Ho un molare a cui sono stato sottoposto alla prima seduta di devitalizzazione
Scritto da Marco / Pubblicato il
Salve. Ho avuto un molare a cui sono stato sottoposto alla prima seduta di devitalizzazione. Iniziava ad essere infiammato, il dentista ha detto che c'era già sangue, ma grazie a Dio, dopo una anestesia all'interno della gengiva molto potente (tronculare?), non ho sentito nulla (avevo molta paura visto che in passato ho avuto un genio di dentista che mi ha devitalizzato due denti soggetti a pulpite infilando la siringa dell'anestesia direttamente sul nervo...roba da svenire). Ora, dopo un paio di giorni il dente mi ha fatto male moltissimo, dopo 5 giorni di antibiotico sono tornato e il dentista ha dato un'occhiata SENZA anestesia, ha iniettato del liquido credo disinfettante poi vedendo che non avevo dolore ha avuto la bella idea di spruzzare l'aria fredda e sono saltato dal dolore!! Ora, per arrivare al dunque, il dente sarebbe ancora infiammato, mi ha detto di prendere del Brufen che dovrebbe farlo sfiammare e tra due giorni torno e dovrebbe continuare con la devitalizzazione. Solo che io oramai ho la fobia e i nervi a fior di pelle. Non ho più voglia di provare certi dolori. Ora, io non credo che nel 2010 sia necessario affrontare certi dolori. Chiaramente spero che si sfiammi e non senta niente, ma vorrei sapere in generale cosa fate voi per evitare che il paziente senta nessun dolore, vorrei essere consapevole e informato su come si fa una devitalizzazione coi fiocchi anche su dente infiammato, giusto per stare tranquillo e vedere se anche questo dentista non sia il solito sadico che se ne sbatte di seguire procedure per non farti provare dolore. Grazie in anticipo e spero in vostre risposte che mi tranquillizzino e mi aiutino.
Pubblicato il 24-03-2010
Sig. Marco, il peggior biglietto da visita di un dentista è quando provoca dolore, senza aver avvertito il paziente, per cui dubito che esistano odontoiatri sadici. Nel suo caso, conviene richiedere tutte le procedure in anestesia, in modo da evitare dolori improvvisi, la differenza di costo per più somministrazioni di anestesia sarà contraccambiata da una sua tranquillità durante le cure. Spiegare le procedure di un trattamento canalare, potrebbe crearle confusioni, perché questi procedimenti molte volte sono diversi da un caso all’altro e difficilmente possono essere standardizzati. L’importante è accertarsi se chi opera su di lei, è un dottore, perché solo l’odontoiatra ha studiato e conosce come eseguire i trattamenti canalari.
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Pubblicato il 24-03-2010
Caro Signor Marco...l'infiammazione è dovuta all'infezione e il brufen è antinfiammatorio ma non combatte l'infezione...CI VOGLIONO GLI ANTIBIOTICI E CONTEMPORANEAMENTE LA TERAPIA ENDODONTICA ... mi permetto di spiegarle alcune cose:..............................................bisogna procedere così: 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intra muscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana osmotica per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi dolore! E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana osmotica... 5-infine in terza seduta si chiude il dente. ... se per disgrazia ci fossero problemi veramente insormontabili per una terapia canalare quasi impossibile...però possibile)...allora si curerebbero le radici per via retrograda ossia entrando nel dente dagli apici per via chirurgica e poi sigillando gli stessi con vari materiali chi preferisce l'amalgama chirurgica priva di zinco chi altri particolari cementi chirurgici...curato così...il dente si salva ne stia certo! basta essere esperti endodontisti e chirurghi endodontici ... o più generalmente basta essere eccellenti Dentisti!!!!! ................ Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 25-03-2010
Salve Marco, inizio col dirle che l'anestesia, unica soluzione per evitare fastidi durante le procedure odontoiatriche che ne richiedono l'utilizzo, è utilissima anche per l'operatore.. che riesce così ad operare in tranquillità..e con la giusta perizia. Quindi non perda fiducia perchè non esiste odontoiatra che ne possa fare a meno. Evidentemente il dente in oggetto è infiammato ed infetto, motivo per cui spesso si prescrive un antibiotico ed un antinfiammatorio che in sinergia garantiscono una remissione della sintomatologia e la possibilità di effettuare una anestesia che abbia l'efficacia necessaria. Le procedure per effettuare una buona endodonzia sono molteplici e tutte molto efficaci. Non perda la fiducia per il collega.. non adesso che ha appena iniziato il trattamento. Cordialmente, Gianluigi Renda.
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Pubblicato il 25-03-2010
Gentilissimo paziente, direi prima di tutto di esporre anche al suo dentista quanto lei ci domanda in modo che comprenda bene quali sono le sue richieste, tra l'altro legittime. Qui mi sembra che il problema non sia tanto la devitalizzazione in quanto tale, ma il dolore che si manifesta nell'esplicare tale terapia. Seppur mi sembri una situazione un pò paradossale nel 2010, una anestesia tronculare, eventualmente rinforzata con una plessica risolve il problema. Qualora poi vi sia una infiammazione del dente in questione può prendere un antibiotico, ma certamente l'indicazione allo stesso deve essere data dal suo medico curante o dentista. Al giorno d'oggi credo che le terapie odontoiatriche non debbano essere sinonimo di dolore in quanto per fortuna vi sono farmaci e tecniche che dovrebbero sfatare questi luoghi evidentemente ancora troppo comuni. Cordialmente Dott. D. Cianci
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Pubblicato il 25-03-2010
Esponga al suo dentista quello che ci scrive, deve essere sua cura non provocarle dolore...sono convinto che non esistono dentisti sadici, ma più o meno comunicativi ed esperti si.
Pubblicato il 25-03-2010
Signor Marco se il suo dentista fa le cose secondo scienza e coscienza il dolore è solo una spiacevole eventualità, quindi mi pare che la miglior cosa da fare sia darle la possibilità di sapere cos'è che dice la scienza. endodonzia.it In questo stesso sito poi troverà diversi altri articoli al riguardo cerchi fra quelli di endodonzia scritti da alcuni di noi, me compreso che le spiegheranno molto più modestamente cosa sia l'endodonzia. Cordialmente
Pubblicato il 25-03-2010
In generale, per evitare che il paziente senta dolore, pratichiamo l'anestesia locale. Se il suo dentista non ha questa abitudine, che dire...cambi dentista!
Pubblicato il 25-03-2010
Signor Marco, comprendo la sua esasperazione che la porta ad esprimere giudizi poco carini e leggermente sarcastici... ma le garantisco che pure noi desideriamo intervenire in assenza di dolore; purtroppo talvolta accade(per i motivi già esposti dai colleghi)che l'anestesia non faccia effetto al 100% e in tal caso oltre alla tronculare occorrono altri tipi di anestesia; la intrapulpare che "il genio" del suo dentista(a cui va la mia stima e solidarietà) le fece è un tipo di anestesia usata nei casi più ostinati e quando necessita la faccio; sono un'ex allieva del Dott. Castellucci e in tanti anni di endodonzia raramente ho dovuto ricorrere alla intrapulpare ma quando serve... serve. Spero che il prossimo trattamento sia totalmente indolore
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