Problemi durante terapia canalare
Scritto da Michelina / Pubblicato il
Gentili dottori, sono ormai circa due mesi che mi stanno facendo la terapia canalare per la devitalizzazione dell'ultimo molare inf. sin., questo da un dente otturato che nelle feste di Pasqua mi ha fatto impazzire dal dolore, ma anche ora si difende, perchè quasi tutte le volte che viene medicato mi fa male e si infiamma. Quindici giorni fa mi sono gonfiata e non deglutivo ho dovuto prendere antibiotico e cortisone, ieri sono tornata dal dentista a fare la medicazione e subito dolore ed il linfonodo che si ingrossa, per ora sta tamponando con dei rimedi omeopatici, che cosa mi consigliate, se va bene sopportare, fare antibiotico o togliere il dente. Grazie tanto.
Pubblicato il 01-06-2010
Cara Michelina, questo dente se non verra' chiuso definitivamente subito, sicuramente non avra' una sorte positiva.Certamente il suo dentista e' abilitato a fare questa professione e sapra' che :- deve aprire il dente e tenerlo aperto con un batuffolo di cotone nella cavita' affinche' non entri il cibo e faccia da tappo oppure chiuderlo con un materiale osmotico che comunque permetta uno scambio interno delle radici-ambiente esterno....nel frattempo nei canali non ci deve essere niente! Abbassarlo un pochino per toglierlo dall'insulto masticatorio del dente antagonista e una terapia completa di antibiotici forse anche da ripetere e poi lavaggi lavaggi lavaggi di amuchina ri-strumentazione alesaggio dei canali radicolari ed'infine nella stessa seduta chiusura dei canali con un cemento e tecniche appropriate... AUGURI!!!
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Pubblicato il 01-06-2010
Gentile Michelina , sarebbe bene vedere una radiografia del dente in causa, ad ogni modo è necessario che una volta puliti i canali il dente venga chiuso per impedire l'ingresso di batteri al suo interno che sono la causa dei gonfiori che lei riferisce. Personalmente non seguo la medicina omeopatica, ma certamente una cura antibiotica prima e dopo il trattamento è necessaria. Cordialmente dott.D.Cianci.
Pubblicato il 01-06-2010
Cara Signora Michelina... mi dispiace per la sua sofferenza e per il "disonore" per la mia nobile professione:....:....NON E' POSSIBILE e NON E' AMMISSIBILE che dopo due mesi ancora soffra ed ancora ci sia infiammazione e dolore...evidentemente non è stata fatta la cosa più semplice in MEDCINA = la DIAGNOPSI GIUSTA e la CONSEGUENTE TERAPIA....le spiego: lei ha un Dente in necrosi = LE SPIEGO::....:....Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza...ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine.... ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! .....................Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci…) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!..... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente....questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!..........Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata.... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice.... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente…ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile…ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma (che è molto probabile che lei abbia...o possiamo chiamarla più genericamente area di osteolisi periapicale, espressione dell'infezione) è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca…appunto in una cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno.... le lascio una foto di un caso di frattura, con sfondamento del pavimento della camera pulpare e difetti ossei complessi e misti a più pareti con gravi problemi parodontali ed endodontici......CURATO ed in bocca da 30 anni!!!.... legga tra le mie pubblicazioni cliccando il nome: Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente...........e veniamo alla Parulide = ascesso parodontale...esso proviene da una tasca parodontale che accompagna la distruzione ossea e a volte gengivale ad opera di microbo anaerobi e gram negativi, i più cattivi che interagiscono col suo sistema immunitario e il sinergismo di questi due fattori, provocano la distruzione ossea e la tasca parodontale infraossea e gengivale ...legga nel mio profilo il mio articolo (cliccando sul mio nome "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!".... le lascio ripeto una foto in cui sono presenti entrambe le patologie così si fa un'idea = infezione endoparodontale (terza possibilità).........Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Gnatologia, Implantologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 01-06-2010
Pur riconoscendo le difficoltà operative che un collega possa affrontare in una terapia canalare, rimango molto perplesso sull'iter che lei mi espone e soprattutto sul tempo. Le terapie canalari devo avere un inizio una fase intermedia(non sempre necessaria) ed una fine quanto più rapida possibile anche grazie a volte ad una terapia antibiotica di supporto.Le sedute quindi nella maggioranza dei casi sono e devono essere limitate in mancanza di complicazioni legate a casi clinici particolari ad esempio nei ritrattamenti o a difficoltà anatomiche.
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Pubblicato il 01-06-2010
Signora, non avendo nemmeno un rx del suo molare è impossibile darle un consiglio, di sicuro le dico che l'estrazione deve essere "l'ultima spiaggia"...personalmente i canali preferisco chiuderli nella stessa seduta proprio per evitare che si infettino ulteriormente.
Pubblicato il 01-06-2010
Gent.le Michelina, premettendo che trovo oltremodo esaustive le risposte dei miei colleghi dott. Vecchio e dott. Cianci, una spiegazione molto banale al persistere dei tuoi disturbi può essere legata all'anatomia del dente in questione: è un settimo o un ottavo? (dente del giudizio). Può capitare che magari il suo odontoiatra non è riuscito a sondare qualche canale. In sostanza, se il dente è compromesso dal punto di vista parodontale, le conviene farlo estrarre e magari sostituirlo con un impianto in post-estrattiva, altrimenti, provi a contattare un altro professionista per un tentativo di salvataggio del dente. Cordiali saluti dott. D. Narciso.
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Pubblicato il 01-06-2010
Gentile Sig. Michelina, senza una Rx posso solo ipotizzare che ci sia un granuloma apicale, dovuta ad una carie recidivante visto che la otturazione è di vecchia data. Bisogna sterilizzare il granuloma con frequenti lavaggi ed antibiotici canalari, oppure trattare i canali col laser a diodi per velocizzare la guarigione e solo dopo otturare i canali, altrimenti recidiva, per cui il suo dentista sta operando bene. Per saperne di più le consiglio di leggere il caso clinico pubblicato sul mio sito, lo trova tra i casi clinici di conservativa. Cordiali saluti
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Pubblicato il 01-06-2010
Ma il suo dentista che dice?? Perchè fa ancora male?? Penso anche io che se il dente viene lasciato aperto non può guarire. Consiglio di parlare bene col dr.
Pubblicato il 01-06-2010
Gentile Signora, certamente le cure omeopatichenon sono affatto indicate in questi casi:probabilmente per la medicazione vengono usate sostanze irritanti o comunque mal gestite. Mi perdoni la franchezza ma tra 'sopportare, fare antibiotico o togliere il dente' sceglierei di cambiare dentista. Sinceramente non capisco a cosa servano tante medicazioni: la sostanza universalmente ritenuta valida è l'ipoclorito di sodio al 5% per distruggere e rimuovere i residui di polpa ed eliminare i batteri: non sono necessarie tante sedute. Cordiali Saluti
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Pubblicato il 01-06-2010
Sig. Michelina, non tutti trattamenti canalari vanno a buon fine, lei non parla di RX di diagnosi per cui è difficile darle il giusto consiglio. Estremi mali, estremi rimedi, il dente si può anche togliere e sostituirlo con un buon impianto.
Pubblicato il 01-06-2010
Salve signora Michelina, a volte la particolare anatomia dei canali radicolari dei denti del giudizio nonchè la difficoltà tecnica del trattamento non permettono una corretta detersione e sigillatura tridimenzionale degli stessi. Ovviamente se tutto questo fosse vero, io avrei optato per l'estrazione.. cordialmente, Gianluigi Renda
Pubblicato il 02-06-2010
Cara Michelina, NON si faccia assolutamente togliere il dente. Se le propongono questo, il mio consiglio è semplicemente di cambiare dentista. Non è ammissibile che nel terzo millennio si debba soffrire per due mesi di medicazioni con i denti che fanno sempre male. Le devitalizzazioni vanno fatte in poche sedute, spesso una sola, qualche volta due. Nella prima si puliscono e si disinfettano uno alla volta tutti i vari canali del molare, preparandoli in tutta la loro estensione. Se il dente era sintomatico prima dell’intervento, o se i canali stavano drenando un essudato infiammatorio, non è possibile (o meglio, non è consigliabile) otturarli nella stessa seduta, ma conviene fare una medicazione intermedia al solo scopo di vedere che il dente possa stare chiuso (con otturazione provvisoria ma con i canali ancora vuoti da otturare) senza creare problemi. All’appuntamento successivo, i canali vengono di nuovo lavati con gli appositi disinfettatnti (ipoclorito di sodio), quindi asciugati ed otturati definitivamente con guttaperca. Il tutto DEVE essere fatto RIGOROSAMENTE sotto diga. In altre parole, il dente che viene devitalizzato deve essere isolato con un foglio di gomma chiamato appunto DIGA, che serve ad evitare l’ingestione o peggio ancora l’inalazione di disinfettanti e (peggio ancora!) di strumenti canalari da parte del paziente, cosa che può mettere a serio rischio la stessa vita del paziente. Detto questo, non mi resta che farle i miei migliori e sinceri auguri.
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Pubblicato il 02-06-2010
Gentile Michelina, un dente da devitalizzare non va aperto e chiuso molte volte, perchè questo rende più facile la colonizzazione batterica dei canali. Che le faccia ancora male, dopo questi tentativi non è un buon segno. Occorre fare un'ultima seduta canalare efficace che sterilizzi con i metodi opportuni i canali e quindi lo si deve chiudere in modo definitivo. Inutile dire che il tutto deve essere fatto in un campo perfettamente isolato (diga di gomma). Cordialità.
Pubblicato il 03-06-2010
Gentile signora Michelina, una terapia canalare protratta per 2 mesi mi fa venire molti dubbi sulla competenza di chi la ha curata. è vero che in medicina nulla è certo ma attuando le tecniche corrette la percentuale di successo di casi come il Suo è elevatissima. su questo sito trova diversi articoli, anche miei. in quello su "l'endodonzia" e in quello su "la diga di gomma" può farsi un'idea di quelle che sono le procedure corrette. se La hanno curata così e il dente fa ancora male è molto sfortunata... se però scopre di essere stata curata in modo diverso... faccia le sue valutazioni. fra le risposte ne trova anche una (che condivido al 100%) del Prof. Arnaldo Castellucci: è uno dei PIU' GRANDI ENDODONZISTI DEL MONDO, si fidi delle sue parole.
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Pubblicato il 03-06-2010
Non tutti trattamenti canalari vanno a buon fine, su questo sono perfettamente d'accordo ma prima di togliere il dente le provo tutte....Spesso si da' la colpa al dentista (dispiace che molti colleghi qui presenti, senza neanche conoscere il caso, sottolineino l'operato del collega), ma non e' cosi', bisogna capire perche' quel dente ascessualizza e magari, approfondendo l'anamnesi escono altre situazioni flogistiche recidivanti (tonsilliti con placche, ferite chirurgiche suturate che si infettano ecc.). Se il dente e' necrotico le probabilita' di successo diminuiscono, vista la scarsa reattivita' cellulare locale. Se la causa fossero i batteri (semmai potremmo definirli killers) dopo una terapia antibiotica e adeguata detersione tutto sarebbe risolto. Ma cosi' non e', a volte, e questo capita a tutti,nella vita professionale.Concordo, ovviamente, con l'integrazione omeopatica, non potendo far assumere antibiotico per mesi....aggiungendo dei buoni fermenti lattici per qualche mese e indagando sulla funzione intestinale, come fattore determinante dell'ascessualizzazione_Saluti.
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