Carie profonda e devitalizzazione dente
Scritto da Roberto / Pubblicato il
Sono quattro settimane che il dentista a cui mi sono rivolto tenta invano di devitalezzarmi un molare , il 6 inferiore dx . Dall'ortopanoramica risultava una carie profonda che arrivava fino alla polpa quindi il dentista ha deciso di devitalizzarlo , tale procedura è risultata molto dolorosa quasi insostenibile specialmene nella prima seduta . Sono state praticate innumerevoli anestesie sia tronculari che intrapulpari con scarso esito . La seconda seduta sempre con diga di gomma dopo anestesia, al sondaggio ho visto le stelle, ha continuato con lavaggi antisettici e otturazioni medicate fino alla quarta seduta, la quale è risultata su due delle tre radici molto dolorosa al sondaggio.In conclusione mi ha detto che la prossima volta toglierà il dente perchè non può costruire nulla su delle fondamenta che non sono sicure. Volevo un consiglio ,sono preoccupato da questa sua decisione drastica , inoltre il dente non è sintomatico tra una seduta e l'altra e a me dispiacerebbe perderlo .grazie
Pubblicato il 08-07-2010
Secondo me non ci sono gli estremi per una estrazione, bensì c'è la necessità di migliorare la tecnica anestetica e di intervenire su un dente non infiammato, magari dopo cura antibiotica se necessario. Infatti se c'è infiammazione l'anestesia può essere difficoltosa
Pubblicato il 08-07-2010
Gentile Sig. Roberto, salvare un dente e soprattutto un primo molare è imperativo e costituisce un dovere da parte di ogni professionista che svolga con coscienza e dedizione la propria attività. Vi sono, tuttavia, casi estremi o limite che, nonostante tutti i tentativi messi in atto e, cmq, rarissimi, l'avulsione è l'estrema ratio. Non conoscendo il suo caso specifico il consiglio che posso darLe è di far presente al suo dentista che non vuol perdere il dente e di mettere in atto tutte le opportunità per poterlo salvare e/o eventualmente di inviarlo presso un collega che si occupi prevalentemente di endodonzia. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 08-07-2010
Caro Roberto, togliere un dente per un difetto di anestesia è un gravissimo errore. Probabilmente è da migliorare il tipo e le modalità di somministrazione dell'anestesia utilizzando l'articaina e procedendo ad anestesia tronculare del nervo alveolare inferiore. E' sicuramente certo che l'anestesia nella mandibola è un poco più complicata rispetto alla mascella ma sicuramente con i metodi descritti solitamente non ci sono problemi. Quindi le consiglio di verificare bene prima di procedere ad una estrazione che può essere evitata. Cordialmente
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Pubblicato il 08-07-2010
Caro Signor Roberto.....ma da chi è capitato..mi dispiace dire così..ma quando è troppo, è troppo!....un mese per TENTARE di devitalizzare un dente e giungere all'insana e "criminale" decisione di estrarlo!....NON LO FACCIA ESTRARRE ASSOLUTAMENTE... l'anestesia perchè faccia effetto, bisogna semplicemente saperla fare..evidentemente c'è una infezione ben radicata che rende l'ambiente acido e sappia che l'anestetico rilascia la sua base (parte attiva) in ambiente basico o alcalino quindi bisogna agire energicamente con gli antibiotici giusti sulla infezione e contemporaneamente fare una anestesia chirurgica alla base del tronco nervoso (in questo caso alla spina di spix assia al nervo alveolare inferiore alla sua emergenza dalla parte interna mediale della mandibola....poi si potenzia l'anestesia con una peripress nello spazio parodontale che avvolge tutta la radice e poi nei canali aperti e stia certo che in 33 anni di professione onorata non mi è mai successo di non poter concludere una anestesia..poi esistono le anestesie regionali da grossa chirurgia ma non sto qui a descriverle...quindi il mio consiglio è di cambiare Dentista e andare da un eccellente endodontista di chiara fama .....le spiego qualcosa sulle sue infezioni..e le lascio una foto di un caso (tra i tanti) pressocchè impossibile che è stato possibile:.............:........LE SPIEGO::....:....Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza...ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine.... ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! .....................Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci…) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!..... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente....questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!..........Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata.... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice.... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente…ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile…ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma (che è molto probabile che lei abbia...o possiamo chiamarla più genericamente area di osteolisi periapicale, espressione dell'infezione) è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca…appunto in una cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno.... le lascio una foto di un caso di frattura, con sfondamento del pavimento della camera pulpare e difetti ossei complessi e misti a più pareti con gravi problemi parodontali ed endodontici......CURATO ed in bocca da 30 anni!!!.... legga tra le mie pubblicazioni cliccando il nome: Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente...........:.......Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 08-07-2010
Gentile signore questa sua decisione va comunicata al suo dentista, al quale dovra' chiedere tutte le dovute spiegazioni Sulla/e terapie che ha intenzione di effettuare. Considerato il fatto Che il medico ha la necessita' del consenso del paziente per praticare la terapia in questione lei vi si puo' opporre. Non avendo idea delle condizioni cliniche dell'elemento dentario in questione non e' possibile esprimere pareri definitivi comunque l'avulsione di un elemento dentario deve essere attentamente vagliata, cordialita' .
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Pubblicato il 08-07-2010
Secondo me bisognerebbe espedire ancora qualche tentativo per non perdere un molare così importante come un sesto inferiore. Un ulteriore tentativo potrebbe essere quello di devitalizzare la polpa dentaria chimicamente, per poi strumentarla. Ne parli col suo Dentista, prima di decidere per l'estrazione.
Pubblicato il 08-07-2010
Caro Sig. Roberto, non si faccia togliere nessun dente ma si rivolga ad un altro dentista. Per quanto a volte l'anestesia dei molari inferiori in preda a pulpite sia di non facile ottenimento, in genere si riesce ad addormentare la parte (anestesia tronculare, anestesia intraligamentare, anestesia intrapulpare ed infine anestesia intraossea). Estrarre un dente perché non si riesce ad addormentarlo mi sembra follia. Sappia d'altra parte che se la sua polpa è così infiammata, è perfettamente inutile che prenda gli antibiotici, che sarebbero efficaci solo in caso di ascesso, che non è il suo caso. La informo che in Italia esiste la Società Italiana di Endodonzia (la Società scientifica cui aderiscono quelli che prevalentemente o esclusivamente si dedicano a questa branca super-specialistica di cui ha bisogno lei) con numerosi iscritti, alcuni dei quali vivono ed esercitano anche nelle sue vicinanze. Cerchi un bravo Endodontista e si rivolga a lui. Vedrà che così potrà conservare il suo preziosissimo dente senza più problemi. Cari saluti e auguri. Dr. Arnaldo Castellucci
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Pubblicato il 08-07-2010
Controlli che il suo "dentista" sia veramente tale e che abbia i titoli per esercitare ed eventualmente lo cambi. Cordialmente
Pubblicato il 08-07-2010
Sig.Roberto, non trovo giusto criticare l'operato di un collega senza conoscere la sua versione, probabilmente la carie non interessava solo la camera pulpare ma anche il tetto, questo potrebbe spiegare la sintomatologia al sondaggio da lei riferita. Le ricordo che non tutti i trattamenti arrivano a buon fine e che alcuni sfociano in avulsione.
Pubblicato il 08-07-2010
Gentile Sig. Roberto, concordo con il collega Ruffoni, aggiungendo che molte volte l'intenzione di conservare un elemento dentario non si rileva con il risultato di ottenerlo, ma almeno si tenta. Nel caso estremo si rivolga ad un altro collega per confermare l'eventuale infausta diagnosi.
Pubblicato il 08-07-2010
Gentile Roberto, anche a me il fatto sembra molto strano. Per poter rispondere alla sua domanda bisognerebbe effettuare una visita ed eventualmente una radiografia che lei può effettuare in modo del tutto gratuito e senza impegno presso il mio ambulatorio di Tivoli. Se vuole la posso ricevere nella giornata di venerdì 09/07 o, se le è più comodo anche sabato 10/07 in mattinata. Per qualsiasi informazione mi può contattare al numero 3384169353. Cordiali saluti. Dottor Alessandro Gentile.
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Pubblicato il 08-07-2010
Non conosco nel dettaglio la situazione del suo dente non avendo a disposizione radiografie o possibilità di visitarla, ma è comunque strano non riuscire a devitalizzare un dente e a decidere senza remore l'avulsione, che, a mio parere, deve rimanere sempre l'ultima strada da percorrere. Cordialmente
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