Devitalizzazione molare superiore
Scritto da Massimo / Pubblicato il
Buongiorno dottori, vi chiedo gentilmente un aiuto per capire meglio la mia situazione e vi ringrazio anticipatamente. Un mese fa dopo forti dolori alla masticazione mi viene devitalizzato un molare superiore in un’unica seduta. Il dente viene medicato e la chiusura definitiva e’ prevista per la settimana successiva. Esco in mattinata dallo studio del dentista e per tutta la giornata il solito dolore da trattamento. Il giorno dopo mi sveglio senza nessun dolore e la sera mi reco in pizzeria con degli amici. Provo a mangiare sopra il dente curato e non sento nulla, il paradiso dopo mesi di dolori. Probabilmente in modo incosciente mangio liberamente sulla parte senza timore la mia bella pizza e concludo la serata felicissimo, adesso sembra tutto ok. La mattina seguente mi sveglio con dei dolori lancinanti sulla parte curata, la compressione diventa impossibile. Anche senza masticare ho dolore pulsante sul dente devitalizzato. Chiamo immediatamente il dentista che mi dice che non dovevo masticarci subito. Mi prescrive Oki. Dopo 10 giorni di antinfiammatori riesco a masticare comunque solo dalla parte opposta ed il dolore permane. Vado dal dentista che mi dice che probabilmente si e’ infiammato l’apice anche se con una radiografia endorale non si vede nulla. Mi dice di attendere altri 10 giorni senza fare nulla. Effettivamente dopo 20 giorni dalla devitalizzazione il dolore alla masticazione era diminuito notevolmente e soprattutto non era continuo, anche se il dente sporadicamente durante le giornate mi pulsava ancora. Richiamo il dentista che mi dice che per risolvere il problema devo prendere un antibiotico. Si parte con il bel Klacid 250 2 volte al giorno. Mi trovo oggi ad antibiotico terminato ma nulla e’ cambiato. Il quadro e’ questo; il dolore insopportabile dei primi 15 giorni, che mi impediva di masticare sulla parte e’ rientrato parecchio. Mi trovo pero’ ancora con un’alternarsi di momenti in cui non sento nessun male ad altri in cui sento la parte dolorante e pulsante (soprattutto la sera). A volte anche quando bevo qualcosa di caldo/freddo il dolore si acutizza. Stranissimo, ma quando bevo la coca cola parto con una situazione senza dolore ed alla fine del bicchiere sento quella sensazione di nevralgia sulla parte. Questa cosa non me la spiego. Mi scuso veramente per essermi dilungato nel messaggio ma vorrei che qualcuno di voi mi facesse capire quale potrebbe essere il quadro del mio dente. Potrebbe essere la devitalizzazione non fatta bene? Il mio dentista dice che e’ perfetta. Devo aspettare ancora sperando che pian piano l’infiammazione passi da sola? Come mai il dolore pur non lasciandomi e' diminuito nelle ultime 3 settimane? Prima non riuscivo neanche ad appoggiare le 2 arcate. Grazie ancora a tutti coloro che vorranno aiutarmi con un consiglio. Buona serata.
Pubblicato il 12-07-2010
Gentile Sig. Massimo, la persona più candidata a fornire risposte alle sue domande è il dentista che ha effettuato la devitalizzazione del suo molare e che conosce la situazione clinica. Normalmente, a seguito della terapia canalare, soprattutto quando il dente in questione è affetto da paradentite apicale, è consigliabile sin da subito effettuare una terapia antibiotica onde prevenire possibili complicanze quali quelle da Lei accusate. Cordiali saluti.
Pubblicato il 12-07-2010
Caro signor Massimo....le spiego qualcosa sulle sue infezioni..e le lascio una foto di un caso (tra i tanti) pressoché impossibile che è stato possibile:.............:........LE SPIEGO::....:....Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza...ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine.... ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! .....................Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci…) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!..... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente....questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!..........Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata.... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice.... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente…ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile…ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma (che è molto probabile che lei abbia...o possiamo chiamarla più genericamente area di osteolisi periapicale, espressione dell'infezione) è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca…appunto in una cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno.... le lascio una foto di un caso di frattura, con sfondamento del pavimento della camera pulpare e difetti ossei complessi e misti a più pareti con gravi problemi parodontali ed endodontici......CURATO ed in bocca da 30 anni!!!.... legga tra le mie pubblicazioni cliccando il nome: Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente...........:.......Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 12-07-2010
Senza la visione di un rx endorale,senza una valutazione dei contatti del molare ricostruito è difficile darle una risposta.
Pubblicato il 12-07-2010
Gentile Massimo, sicuramente il suo dentista ha più elementi per valutare la sua situazione. La persistenza di un lieve dolore potrebbe essere causata dalla periodontite che ha reso necessaria la devitalizzazione e molte volte è necessario un tempo ragionevole per ridursi e poi scomparire. Credo comunque che il suo dentista possa sicuramente rassicurarla circa il buon esito dell'intervento. Cordialmente
Pubblicato il 12-07-2010
Caro Sig. Massimo, senza una radiografia è impossibile darle una risposta accurata. Dal suo racconto, inoltre, non è chiaro se il suo dente ha ancora la medicazione provvisoria o se i canali sono stati otturati definitivamente. Se sono ancora medicati, forse è il caso di ricontrollarli, fare degli abbondanti lavaggi con ipoclorito, ricontrollare la lunghezza di lavoro, tutte cose che il dentista dovrebbe fare invece di tenerlo parcheggiato con antibiotici. La informo che in Italia esiste la Società Italiana di Endodonzia che raccoglie i migliori endodontisti del nostro paese. Tra l'altro Milano e la Lombardia sono tra le zone più ricche di ottimi endodontisti iscritti alla nostra Società. Se non è sicuro che il suo dentista abbia fatto tutto lege artis, si rivolga ad un altro esperto. Cari saluti e auguri. Dr. Arnaldo Castellucci
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Pubblicato il 12-07-2010
Sig Massimo, dalla sua missiva è chiaro che le problematiche che riferisce possono essere legate all'uso a cui è stato sottoposto il dente non ancora finito. Leggendo tra le righe sembrerebbe una sintomatologia tipica da frattura dentaria ma non è ovviamente possibile averne la certezza senza una visita approfondita. Torni dal medico prima dell'interruzione estiva. L'antibiotico non è la cura. Cordiali saluti.
Pubblicato il 12-07-2010
....puo'darsi che ci sia la presenza di un quarto canale sfuggito alla terapia....ma senza una rx del trattamento concluso è difficile esserle di maggior aiuto...cordialmente
Pubblicato il 12-07-2010
Gentile signore la parziale remissione della sintomatologia non deve indurla erroneamente a pensare che la patologia sia in via di risoluzione dato che la terapia antibiotica e antinfiammatoria da lei effettuata hanno inciso in questo, per il resto non posso che associarmi a quanto scritto dal dott. Castellucci, cordialità .
Pubblicato il 12-07-2010
Caro Massimo, la sensazione è che il dente dolente alla masticazione non sia il dente responsabile del dolore agli stimoli termici. Un dente trattato in modo completo da un punto di vista endodontico non può essere sensibile e addirittura ipersensibile agli stimoli termici. Si tratta di due problemi diversi. Però purtroppo senza una radiografia e una visita clinica è impossibile fare una diagnosi precisa. Saluti
Pubblicato il 12-07-2010
Sig. Massimo in alcuni casi i pazienti depistano l’odontoiatra, perché involontariamente indicano una sintomatologia riferita a un particolare dente. Questa è una mia supposizione, che dovrà essere confermata dal suo odontoiatra, che dovrà escludere che la sintomatologia particolare non provenga dai denti vicini.
Pubblicato il 12-07-2010
Gentile paziente, concordo pienamente con quanto detto dal prof. Castellucci. Se il trattamento endodontico non è stato fatto lege artis, corretto accesso alla camera pulpare, individuazione dei canali (i primi molari superiori hanno pressochè sempre 4 canali), corretta lunghezza di lavoro, detersione e sagomatura sono elementi imprescindibili per il successo in endodonzia. Cerchi internet, il Dentista SIE più vicino a casa Sua e vedrà che risolverà in breve tempo il Suo problema. Auguri.
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Pubblicato il 12-07-2010
Senza una visita ed una radiografia endorale non è possibile darle una risposta chiara. I canali vanno riaperti, sondati ed irrigati con ipoclorito di sodio oltre che sagomati con gli strumenti in nichel titanio. Si affidi al suo dentista e, se non ripone fiducia in lui, ne cerchi uno esperto in endodonzia. Cordialmente
Dentista Piemonte, Torino
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Dentista Puglia, Barletta Andria Trani
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