Mi è stata riscontrata la non corretta devitalizzazione di tre denti
Scritto da Rossana / Pubblicato il
Facendo degli accertamenti per problemi di masticazione, mi sono sottoposta ad una radiografia dal seguente esito: "Si osservano segni di osteite periapicale in 37, 46 e 47". Questi tre molari erano stati devitalizzati ed incapsulati parecchi anni fa. Mi sono rivolta a 2 dentisti che mi hanno confermato la non corretta devitalizzazione, ma che divergono totalmente sulle soluzioni: in un caso mi è stato detto di togliere i 3 molari ed applicare degli impianti; nell'altro di intervenire con un ritrattamento solo quando mi faranno male, visto che fino ad oggi non ho avuto disturbi. Ma di chi mi devo fidare??? Aiutatemi!!
Pubblicato il 26-07-2010
Cara Rossana, assolutamente da evitare l'estrazione dei tre molari. Sicuramente preferibile il ritrattamento, ed in caso di fallimento di quest'ultimo c'è ancora la possibilità di salvare un dente con la chirurgia retrograda. Purtroppo al giorno d'oggi ci sono ancora delle persone che scelgono la via più sbrigativa ma sicuramente la meno conservativa. Se posso darle un consiglio, segua il dentista che ha proposto il ritrattamento. Cordialmente
Pubblicato il 26-07-2010
Cara Signora Rossana...nessuna delle due soluzione va bene...il Dentista che le ha proposto l'estrazione per fare implantologia non lo frequenti assolutamente più...come consiglio...non cura i denti..non fa quindi la sua professione!...l'altro ...che dirle, anche... perchè c'è una osteolisi periapicale e quindi una patologia in atto pericolosa per l'organismo intero a prescindere dal fatto che sia o no in fase acuta... come le spiegherò più avanti......:.....Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza...ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine.... ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! .....................Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci…) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!..... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente....questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!..........Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata.... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice.... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente…ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile…ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma (che è molto probabile che lei abbia...o possiamo chiamarla più genericamente area di osteolisi periapicale, espressione dell'infezione) è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca…appunto in una cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno.... le lascio una foto di un caso di frattura, con sfondamento del pavimento della camera pulpare e difetti ossei complessi e misti a più pareti con gravi problemi parodontali ed endodontici......CURATO ed in bocca da 30 anni!!!.... legga tra le mie pubblicazioni cliccando il nome: Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente...........:.......Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 26-07-2010
Sono ben d'accordo col dr. Savino, ma aggiungo una cosa: non si deve aspettare che facciano male per rimetterci le mani...!! Sono infezioni, quello è pus, nella bocca, nell'osso di una giovane donna, che deve essere sana da tutti i punti di vista, compreso questo. Che razza di discorso è, li ritrattiamo quando fanno male?? Anzi, se la situazione si riacutizza, oltre le sofferenze da affrontare (ora invece il recupero potrebbe essere tutto indolore o quasi) le probabilità di recupero diminuiscono notevolmente. Quindi, scoperto che c'è questo problema si deve intervenire ora a costo di rifare tutto, capsule etc. Infatti i propri denti sono superiori a qualsiasi altra soluzione. Poi bisogna vedere la fattibilità del recupero. Secondo me i dentisti hanno dato tutti e due una risposta sbagliata. Ci vuole un terzo parere dal vivo...
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Pubblicato il 26-07-2010
Cambi dentista e vada da chi le propone una nuova terapia canalare, la quale nella stragrande maggioranza dei casi le risolverà definitivamente il problema. E se anche non fosse possibile ritrattare i canali può sempre intervenire con una chiusura retrograda eseguita nel contesto di un banale intervento di piccola chirurgia ambulatoriale. Ma per nessun motivo al mondo tolga quei denti e li sostituisca con degli impianti. Nessun dente artificiale è paragonabile ai suoi denti. Saluti
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Pubblicato il 26-07-2010
Gentile signora credo che entrambi i colleghi le abbiano dato delle indicazioni non propriamente ineccepibili dato che la prima soluzione, avulsione e sostituzione mediante implantoprotesi, e' forse un po' troppo invasiva, dico forse perché andrebbero attentamente valutati clinicamente; la seconda soluzione e' senza alcun dubbio errata dato che delle lesioni infiammatorie croniche vanno curate per essere completamente risolte; in conclusione, sarebbe auspicabile valutare l'opportunità di effettuare dei ritrattamenti endodontici e monitorarne nel tempo la guarigione solo allora avendo scartato anche la soluzione chirurgica ( apicectomia+otturazione retrograda) orientarsi verso la soluzione implantare, cordialità .
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Pubblicato il 26-07-2010
Difficile dare un consiglio senza l'ausilio di rx endorali, comunque la soluzione più auspicabile è il ritrattamento. Buona giornata
Pubblicato il 26-07-2010
La osservazione radiologica di osteite periapicale dei tre denti devitalizzati è la prova di una devitalizzazione non perfetta che provoca ancora dei danni. Però è un evento abbastanza comune che si risolve con un ritrattamento dei canali radicolari ed una perfetta loro otturazione. Non è quindi indicata una estrazione con i successivi problemi di ripristino dell'occlusione con tecniche protesiche o implantari
Pubblicato il 26-07-2010
Sig. Rossana, senza RX è difficile quale sia la soluzione migliore, forse la giusta risoluzione potrebbe essere un ritrattamento. Tutti tre i denti sarebbero da estrarre?
Pubblicato il 26-07-2010
L'avulsione è l'ultima strada da percorrere. Il ritrattamento canalare, affidato alle mani di un bravo endodonzista, è la terapia di scelta, oltre che la più conservativa. In caso di insuccesso endodontico si potrà valutare la possibilità di una endodonzia chirurgica retrograda. Diffidi da chi le propone le soluzioni più sbrigative, spesso pensate più al proprio portafogli che al bene del paziente. Cordialmente
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