A maggio 2010 mi è stato devitalizzato il dente 16
Scritto da TANIA / Pubblicato il
Buon giorno dottori, a maggio 2010 mi è stato devitalizzato il dente 16. Preciso che questo dente mi è stato curato più volte, da diversi dentisti, come carie e comunque non riuscendo mai a risolvere i fastidi che provavo. Questo nuovo dentista, invece, ha optato subito per il trattamento endodontico seguito dalla ricostruzione con intarsio. Durante la devitalizzazione non è riuscito a trovare il terzo canale e visto che quel dente è sempre stato un mio tormento, per sicurezza e per non spendere più tanti soldi inutili, l'ho fatto lasciare "aperto" temporaneamente, proprio per accertare se i fastidi che provavo da anni scomparivano. Inizialmente non ho avuto nessun problema mentre ora,quando ci mastico,mi fa male e ho leggermente la guancia gonfia in un punto vicino alla narice del naso. Può essere la colpa del terzo canale? Può essere che ho leggermente la guancia gonfia per quel dente visto che le altre carie che avevo sono state tutte curate? ..Ammetto di avere davvero paura.. Buon lavoro e grazie per la risposta.
Pubblicato il 11-11-2010
Gentile Tania, innanzitutto devo dirLe che un grave errore è quello di cambiare, a volte per futili ragioni e senza una motivazione importante, il proprio odontoiatra in quanto quelli successivi sovente si trovano a dover operare su lavori già iniziati e, pertanto, non ci si sente responsabile della prognosi. Alla sua domanda rispondo che non deve essere certamente Lei a gestire la terapia e se fare lasciare il dente aperto o meno, in quanto questo compito è demandato alla professionalità dell'operatore. Cordiali saluti
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Pubblicato il 11-11-2010
Sig. Tania, cambiare frequentemente operatore può dare delle complicanze, i fastidi potrebbero anche provenire dal terzo canale non identificabile. Ritengo meno corretto lasciare a lei la scelta di abbandonare aperto il dente o meno e poi applicare uno splendido intarsio. Sarebbe interessante conoscere anche la versione del suo odontoiatra. Le consiglio di controllare se chi opera su di lei, è iscritto all'ordine dei medici, se cosi fosse dovrebbe ritornare dal curante per nuovi accertamenti diagnostici.
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Pubblicato il 11-11-2010
Cara Signora Tania, se quello che scrive e dice è vero, ossia:"l'ho fatto lasciare "aperto" temporaneamente, proprio per accertare se i fastidi che provavo da anni scomparivano. Inizialmente non ho avuto nessun problema mentre ora,quando ci mastico,mi fa male e ho leggermente la guancia gonfia"ci racconta una cosa assurda. PRIMO: Lei avrebbe deciso di lasciarlo aperto, ossia LEI ha preso questa decisione al popsto del dentista?. SECONDO, il Dentista è tanto incapace e sprovveduto da fare quello che dice il suo paziente in una terapia?. Se fosse così sarebbe allucinante! In ogni caso in qualsiasi modo fossero andate le cose, non si lascia un dente aperto per vedere se!!!!! Le spiego:Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza...ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine.... ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso.... le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi (o le cisti) si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! .........:......a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci…) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!..... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente....questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!..........Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata.... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice.... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente…......................Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 11-11-2010
Gentile Tania,è necessario sondare la sua situazione in maniera più ampia poichè i sintomi riferiti possono essere riconducibili alla impossibilità di trattamento di tutti i canali radicolari del 16, ma è bene valutare anche eventuale presenza di altre patologie che possano essere responsabili del gonfiore in corrispondenza della narice che anatomicamente appare un poco lontano dalla zona del 16. Valuterei l'ipotesi di radiografie allargando la zona di indagine anche con una panoramica proprio per escludere altre patologie che possano confondersi con il problema del 16. Cordialmente
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Pubblicato il 11-11-2010
Credo sia da rivalutare il problema con un'accurata visita ed rx endorali.
Pubblicato il 11-11-2010
Gentile Signora Tania, è giusto fare richieste al proprio curante, ma le operatività è il clinico che le deve decidere, per scienza e coscienza. Il dente non doveva essere lasciato aperto, perchè anche con tutte le migliori cure che lei poteva avere nei suoi riguardi, si è ulteriormente infettato con l'introduzione di tutto ciò che nel cavo orale può ritrovarsi. La ricerca del terzo canale, può essere a volte indaginosa, ma con le dovute cautele e pazienza, avvalendosi di strumentazione idonea, si tratta anch'esso, ai fini di poter completare la terapia. Cordialmente.
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Pubblicato il 11-11-2010
Probabilmente è proprio il terzo canale, ma sappia che il molare superiore nella gran parte dei casi ne ha anche un quarto! faccia effettuare una corretta terapia canalare e tutti i problemi scompariranno. Se cio' non dovesse verificarsi nonostante la cura, sara' necessario indagare su altri denti. Cordialmente dott. Giannfranco Vuolo
Pubblicato il 11-11-2010
Gentile Tania, il dente non deve restare aperto perchè questo lo fa colonizzare da batteri. Che ora sia gonfio significa che rischia l'estrazione. Occorre rivolgersi ad un buon odontoiatra e vedere se è recuperabile con una buona cura canalare, altrimenti sarà da estrarre. Cordialità.
Pubblicato il 13-11-2010
Senza una radiografia è difficile farle una diagnosi, ma una cosa è certa: non può rimanere a lungo con un dente aperto. Cerchi una soluzione rivolgendosi al dentista che le dà più fiducia e segua le sue indicazioni.
Pubblicato il 13-11-2010
Cara Tania sicuramente può essere il terzo canale come può essere uno dei canali medicati deve completare la terapia endodontica e risolverà il problema, distinti saluti
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