Seguito alla domanda: Devo devitalizzare tre denti
Scritto da Mario / Pubblicato il
Salve, ho scritto a luglio in merito ad alcune devitalizzazioni ( tre, purtroppo ancora non eseguite ) e a problemi con l'anestesia ( che non riesce ad "addormentare" completamente un dente ). Nel frattempo, lo stesso dentista, ha rifatto una vecchia otturazione che era caduta ed ha anche (ri)otturato un molare che in teoria sarebbe stato uno dei tre da devitalizzare. L'otturazione invece della devitalizzazione, e' stata fatta un mese e mezzo fa e per ora va tutto bene ( il dentista si diceva "scettico, ma forse potrebbe andar bene", invece ha verificato piu' volte e ha detto "pero', va tutto bene. Il problema resta quello del molare adiacente" ). Premetto che ho seguito almeno due volte la cura preventiva con antibiotici, una con tanto di cortisone, mi ha anche applicato due volte un prodotto desensibilizzante dandomi appuntamento a tre giorni dopo ma, al momento di fare l'anestesia, il risultato non e' mai cambiato: quel dente resta estremamente sensibile. Avevo gia' parlato, a luglio, del fatto che questo dentista non e' un ragazzino, quando possibile usa il laser, sembra aggiornatissimo ( e non e' un "falso dentista", tanto per evitare dubbi e sospetti e passare direttamente ad eventuali suggerimenti ). Sicuramente si tratta principalmente di una mia componente psicologica, credo di avere un soglia del dolore quasi inesistente. Per intenderci, se non fosse per la mia mente che "va in tilt", sarebbe possibile infilarmi spilli in profondita' ovunque e sentirei solo una leggera puntura. Suppongo che, per questa ragione, la mia mente vada in "allarme" dopo alcuni minuti che il dentista "armeggia in bocca con strani ferri taglienti, mentre sento rumori e avverto piccoli dolori" ( probabilmente inizio a pensare a "scene truculente subliminali" ). Per essere chiaro, cosi' da fugare fantasiose ipotesi, aggiungo che questo lunedi': ha riprovato brevemente ad anestetizzare il dente critico senza che nulla sia cambiato, visto che c'ero gli ho detto che non sentivo liscia la superficie del molare adiacente (l'ultimo molare prima del "giudizio" ) che aveva riotturato a settembre, verifica e dice che in effetti c'e' un piccolo "scalino". Fa montare all'assistente un attrezzo "con disco" e, mentre "scaravetrava" il dente, ecco che il disco gli scivola provocando un taglio di due o tre centimetri di lunghezza nella guancia sinistra! Dolore praticamente zero, piu' che altro ho sentito il disco che tagliava la carne e mi sono sentito malissimo. Tanto che e' stato costretto a inclinare la poltrona fino mettermi a testa in giu', mi sono ripreso in pochi secondi, ma mi ha dato comunque delle gocce e infine voleva mettere dei punti. Ma appena ha parlato di punti, dicendo che il taglio sanguinava ed era lungo e abbastanza profondo, sono tornato nella situazione di pochi secondi prima: bianco e semi svenuto, non per il dolore, ma per una serie di processi mentali. A questo punto sono alla ricerca di uno studio che pratichi l'anestesia con ogni cura. A partire dallo spray prima delle iniezioni, in modo da evitare in partenza l'innescarsi dei meccanismi mentali che poi mi portano a stare malissimo. Voglio dire, "ferrucci e ariette", poi due o tre punture, poi ancora "ferrucci e ariette", poi trapanata e dolorino.. "ah, non dovresti sentir niente, forse c'e' un'infezione" ! Mi piacerebbe conoscere l'indirizzo di un dentista che parta con lo spray prima dell'iniezione e che usi la mascherina e il banale PROTOSSIDO D'AZOTO, altrimenti starei talmente male da preferire qualsiasi conseguenza futura alla tortura Grazie per l'attenzione e gli eventuali consigli
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Pubblicato il 22-11-2010
Sig. Mario, probabilmente il protossido d'azoto potrebbe essere indicato nel suo caso, perché quando il paziente non è tranquillo e si muove durante gli interventi, possono nascere le complicanze da lei descritte. Ricerchi su questo portale un professionista che utilizzi sistemi di sedazione cosciente.
Pubblicato il 22-11-2010
Salve sig. Mario. il Dottor Ruffoni le ha dato un buon consiglio.. aggiungerei anche la possibilità di una ansiolisi con benzodiazepine. Cordialmente, Gianluigi Renda.
Pubblicato il 22-11-2010
Caro Signor Mario, se ha simili "serie di processi mentali", le consiglio di andare da uno Psicologo o da un Analista che la curi! Quello che lei definisce il " banale PROTOSSIDO D'AZOTO", NON è per niente banale. Utile, forse risolutivo e ben venga, ma NON E' BANALE NEL MODO PIU' ASSOLUTO e non è lei certamente che deve decidere il tipo di anestesia ma è solamente il Medico Dentista od Odontoiatra! Che per fare una sedazione cosciente deve avere sia le attrezzature, sia la preparazione in medicina d'urgenza e rianimazione per poter intervenire in caso di complicazioni! Quindi pur apprezzando molto la sedazione cosciente o semi cosciente, in linea di massima ritengo che debba prima essere visitato accuratamente per valutare il tipo di anestesia da fare e le garantisco che l'anestesia locale, magari preceduta da una preanestesia da contatto, ANESTETIZZA in pratica SEMPRE! Cambi Dentista! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia,Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 22-11-2010
Gentile Mario, sembra assurdo credere alle sue parole di assoluta refrattarietà agli anestetici locali. Come le ha già detto il dott.Petti l'uso del protossido d'azoto non è una procedura banale. Inoltre con una buona tecnica il dente si anestetizza con facilità. Cordialmente
Pubblicato il 22-11-2010
Caro sig. Mario, le faccio presente che qualsiasi procedura anestetica comporta dei rischi ed il "banale", come dice lei, protossido d'azoto non è da meno. Detto questo, sarebbe una procedura di compendio all'anestetico locale che sicuramente gioverebbe nel suo caso e che permetterebbe al collega di devitalizzare tranquillamente il suo dente. credo che il suo problema sia nell'arcata inferiore che generalmente viene anestetizzata con una tronculare, il suo dentista ha anche altre tecniche di anestesia a disposizione per il suo caso, come l'intraligamentaria o, più dolorosa ma certamente efficace, l'intrapulpare. Associando queste tecniche è praticamente impossibile che il suo dente risulti alla fine ancora sensibile. Spero di esserle stato di aiuto.
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Pubblicato il 23-11-2010
Gentile signore, tutti noi dobbiamo mettere al primo posto il comfort del paziente. Se dimentichiamo questo passaggio, diventiamo dei "venditori di denti". Non è certo il solo che soffre di queste fobie, anche se è vero che tutti noi diamo pesi diversi alle diverse cose. Secondo me dobbiamo fare un distinguo tra tre diversi aspetti della medesima cosa. La prima è assicurare che il paziente non senta male, e ciò si ottiene con la molecola di anestetico. La seconda è assicurare una buona visibilità del campo operatorio, e si ottiene con il vasocostrittore presente nell'anestetico. La terza è azzerare la componente emotiva dell'intera operazione, che si può ottenere con il protossido (che mi associo coi colleghi a non considerare banale) o farmacologicamente con l'assunzione di benzodiazepine. E' probabile che lei abbia bisogno di tutte e tre le fasi sopradescritte, ma tutto finisce lì. Cerchi tra le pagine di questo portale un professionista che abbia la strumentazione necessaria e vedrà che le sue cure dentarie diverranno meno traumatiche. In bocca al lupo.
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Pubblicato il 24-11-2010
Caro Mario c'è poco da dire se non ci riesce cerchi qualcuno che le faccia la sedazione cosciente ma dubito che possa risolvere la cosa distinti saluti
Pubblicato il 24-11-2010
Caro sig Mario...... Se lei dovesse Mai presentare nel mio studio, io non le somministrerei nè benzodiazepine nè nient'altro (mi sembra come minimo RIDICOLO parlare di protoss.............) nazi nn l'accetterei come pz xchè secondo me I denti non sono il suo problema più grave, a meno che lei nn possa cacciare tanti soldi. Allora troverà tanti odontoiatri ma i suoi soldi nn potrebbero mai ripagare i problemi che lei mi potrebbe procurarmi................ Continui cmq a cercare, nn è mai detta l'ultima parola, ma si ricordi sempre di me, xchè spero che lei nn decida mai di frequentare il mio studio. Senza offesa
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