Da più di un anno ho iniziato una cura ad un molare con un esito purtroppo negativo
Scritto da Valeria / Pubblicato il
Gentili dottori, da più di un anno ho iniziato una cura ad un molare con un esito purtroppo negativo. Senza alcun sintomo, ho effettuato una visita di prevenzione e dopo una panoramica mi è stata segnalata una carie ad un molare inferiore sinistro. Si è proceduto con una semplice otturazione, che si è rivelata l'inizio di un incubo. Ho cominciato ad avvertire forti dolori, e il mio medico mi ha sentenziato che la carie era peggiore di quanto sembrasse e che il dente andava devitalizzato. L'iter è stato piuttosto lungo, perché la devitaliazzazione non aveva effetto: avrò fatto una decina di sedute, durante le quali il mio medico "scavava " regolarmente i canali, procedeva ad una chiusura temporanea, con la previsione della definitiva alla prossima seduta. Dopo una infezione oltre apicale, e una ennesima cura antibiotica, nonostante avvertissi ancora un pò di fastidio, si è deciso per l'otturazione definitiva: purtroppo durante la fase di rimozione dell'amalgama temporanea, il molare si è fratturato. Un taglio verticale, che ha costretto il medico alla estrazione di metà del molare(parte esterna compresa una radice). Prima dell'asportazione della restante parte(consigliata dal medico), mi chiedevo se esiste ancora una possibilità di salvarla e se sì in che modo. Inoltre: la frattura può essere stata causata dalla lunga esposizione del dente ai trattamenti? E' normale tenere un dente con una amalgama temporanea per più di un anno? Vi ringrazio in anticipo
Pubblicato il 19-01-2011
Gentile Valeria, l'amalgama non è un materiale provvisorio ma definitivo. Credo ci sia stata una insufficiente programmazione del suo caso; forse se fosse stata programmata meglio la cura avrebbe già risolto il suo problema. Sicuramente il prolungamento delle operazioni effettuate può aver favorito la frattura del dente. Una devitalizzazione di solito si conclude in pochissime sedute ed a volte anche in unica seduta. Non avendo altri elementi non posso dare consigli sulla possibilità di recupero della parte restante del dente ma se ha dei dubbi nulla le vieta di procedere ad un altro consulto magari optando per un dentista endodontista. Cordialmente
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Pubblicato il 19-01-2011
Gentile Sig.ra Valeria, la descrizione del suo caso sembra fantascientifico in quanto normalmente la devitalizzazione e la cura di un molare, fra l'altro senza nessuna precedente sintomatologia, avviene nel giro di due o al massimo tre sedute. Non conoscendo il reale decorso clinico e le eventuali complicanze riscontrate dal collega con cui è in cura Le consiglio di affrontare l'argomento chiedendo chiarimenti e di farsene una ragione. Cordiali saluti
Pubblicato il 19-01-2011
Sig. Valeria, mi piacerebbe sentire la versione del suo curante, perchè non conosco cure che prevedano nel trattamento endocanalare l'applicazione di amalgama temporanea. In alcuni casi è possibile avere la complicanza della frattura verticale dopo eccessiva strumentazione in denti gravemente compromessi, ma non è possibile stabilire, nel suo caso, se la frattura era dovuta a questo. Le consiglio di controllare se chi opera su di lei, è iscritto all'ordine dei medici, poi farsi rilasciare per iscritto tutti i trattamenti eseguiti nella sua bocca e poi ne riparliamo.
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Pubblicato il 19-01-2011
Cara Signora Valeria, mi sembra veramente tutto così "improvvisato"! E' Mancata sin da subito una accurata Diagnosi, che deve essere Clinica e con Rx Endorale e non certo con una Panoramica che deforma l'immagine e distrugge i dettagli! Non faccia estrarre il dente restante, in linea di massima si può salvare, le lascio una foto dimostrativa, legga le mie pubblicazioni ed articoli cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo:Lembo riposizionato apicalmente con colla di fibrina per la terapia di una frattura coronale linguale estesa sotto gengiva e sotto il margine osseo (classe IV di Ingle) di un elemento dentale 4.7 e poi Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria. Ed ancora Restaurazione protesica di un elemento dentale, fratturato, recuperato con un piccolo intervento parodontale, LE SARA' MOLTO UTILE per capire cosa si può e si deve fare e sono tutti esempi di casi in bocca dopo venti venticinque anni dalla cura! La frattura è stata causata dal fatto che le pareti residue erano deboli e ciò il Dentista non l'ha valutato! Non è normale niente in tutto quello che è stato fatto nel suo Dente! LE SPIEGO QUALCHE COSA:. Nella pulpite, il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti...o dal "picchiettarvi sopra"...o dagli stimoli termici...in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile...la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!......se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata...si ha pressione che può anche scatenare dolori forti...o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta..le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono= necrosi...e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti...IL DOLORE DA NECROSI O DA FRATTURA MICROSCOPICA DI UN DENTE DEVITALIZZATO è invece sordo profondo e non pulsante. potrebbe avere delle sinalgie.....esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e stia certo che si arriva ad una diagnosi. Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato.Sicuramente ha una osteolisi periapicale da necrosi pulpare con formazione di una cisti o di un genuloma (probabilmente). I granulomi (o le cisti) si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! A questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci…) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!..... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente....questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE. Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula), difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata.... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice.... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica, si scolpisce un lembo di accesso all'osso, si perfora l'osso a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice per via retrograda,poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco, o altri materiali quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 19-01-2011
Il suo racconto è una vera e propria disavventura...senza dati clinici e strumentali difficile darle un consiglio...di sicuro una terapia endodontica non può "trascinarsi" per tutto questo tempo!
Pubblicato il 19-01-2011
Un consiglio spassionato: provi a sentire il parere di un professionista che non sia quello attuale. Ci sono troppe cose che non tornano. Auguri
Pubblicato il 19-01-2011
TROPPI eventi negativi! Auguri...
Pubblicato il 19-01-2011
Gent.le Sig.ra, a parte il trattamento che il suo dente ha subito , che è da film dell'orrore, anche Io ho dovuto rimediare alle terapie incongrue effettuate da altri Dentisti, come quello che ha subito Lei; molto probabilmente la frattura verticale della corona e di una radice è dovuta alle troppe alesature dei canali radicolari e conseguente indebolimento della parete radicolare ; non ho mai sentito di una otturazione provvisoria in amalgama ( anzi semmai è il contrario); comunque visto che una radice Le è stata estratta, eviti interventi di riposizionamento apicale e/o parodontologici, andrebbe a soffrire ancora per niente, poichè mancherebbe sempre e comunque una radice ( strumento portante in un molare) si faccia estrarre senza timore la restante radice ; faccia effettuare una buona sutura eventualmente dopo avere riempito l'alveolo con osso sintetico in granuli, applichi un mantenitore di spazio e dopo 7-9 mesi si faccia inserire un impianto in titanio , eventualmente del diametro di 5-7 mm e poi una corona sostitutiva del suo dente ( in genere se l'impianto è fatto a regola d'arte , dura a vita ; E CONTROLLI SE IL SUO PRECEDENTE DENTISTA E' ISCRITTO ALL'ALBO DEI MEDICI CHIRURGHI ODONTOIATRI.Cordiali msaluti Dott. Manfrin Leonardo
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Pubblicato il 19-01-2011
Cara Valeria, per sapere se una parte del dente può essere utile per protesi, bisognerebbe vedere se è stata eseguita una rizotomia, ma viste le condizioni, non sappiamo per esempio se c'è una infezione cronica, la migliore soluzione per uscire dal problema mi sembra l'estrazione, una buona revisione, sotto copertura antibiotica. Per quanto riguarda le altre domande, compresa "l'amalgama temporanea", non sapendo di cosa si tratti, ti consiglio di chiederlo direttamente al tuo dentista.
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Pubblicato il 19-01-2011
Gentile Sig. Valeria. Le dico una sola cosa: CAMBI immediatamente dentista. Le devitalizzazioni dei denti vitali come era il suo si fanno in un'unica seduta. Non so cosa possa aver fatto il suo "dentista" per un intero anno, se non prenderla in giro. Le consiglio di consultare il sito sella Società Italiana di Endodonzia www.endodonzia.it e sicuramente troverà dei validissimi colleghi anche nella sua zona. Cerchi tra i "Soci Attivi". Cari saluti e auguri! Dr. Arnaldo Castellucci
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Pubblicato il 19-01-2011
Salve, sono il dottor Antonio, penso cosi' dalla sua autoanamnesi che non sia normale quanto accaduto. Oggi la moderna endodonzia prevede la cura con la preparazione dei canali e contestuale chiusura degli stessi e della preparazione di accesso. Insomma tutto in unica seduta. Adesso le consiglio, sempre con condizioni anatomiche favorevoli, la estrazione e il contestuale inserimento di un bellissimo dente in ceramica. "tutto, subito e bello"
Pubblicato il 19-01-2011
Cara Valeria, tutto quanto descritto appare perlomeno inconsueto: un tratt. canalare richiede, a seconda dei casi, da una a tre sedute; l'amalgama d'argento non si usa per le otturazioni provvisorie (io non la uso più da 15 anni nemmeno per le definitive), soprattutto in un dente devitale, se mal fatta, può fungere da "cuneo" e fratturare il dente in verticale, che purtroppo è quello che è successo. Consiglio un ultimo tentativo: farsi vedere da un dentista, per capire se la radice residua è conservabile (e soprattutto se ne vale la pena), altrimenti togliere anche quella, in buona pace.
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Pubblicato il 19-01-2011
Cara Valeria, è bene prima di fare qualsiasi cosa eseguire una diagnosi corretta con esame clinico e radiografia. Sicuramente si troverà la soluzione migliore per risolvere il tuo problema. A presto. Sergio Sambataro
Pubblicato il 20-01-2011
Sicuramente l'iter seguito è anomalo (troppo lungo), ma non basterebbe un libro per fare supposizioni. L'unica cosa che posso supporre è che magari ci fosse una crepa misconosciuta nel dente che abbia alimentato un processo infettivo che ovviamente non riparava con la devitalizzazione. Voglio dire che forse il problema del dolore e dell'infezione era dovuto ad altro rispetto alla devitalizzazione. La crepa (sempre che sia vera l'ipotesi) può essersi propagata nel momento in cui il suo dentista ha provveduto a curare il dente, magari con le vibrazioni del trapano. Al di là di queste inutili supposizioni, se il dente si è malamente fratturato, come mi è parso di capire, allora non c'è altro da fare che l'estrazione completa del dente.
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Pubblicato il 22-01-2011
Un anno per la cura di un molare (pur non conoscendo la frequenza degli appuntamenti) mi sembra, francamente, un periodo eccessivo. Valuti attentamente la possibilità di consultare un altro professionista che potrà anche esprimersi in riferimento alla possibilità di conservare, ovvero estrarre, la radice residua. Cordialmente.
Pubblicato il 30-01-2011
Cara Valeria la sua situazione è senza dubbio molto strana tuttavia non si possono fare giudizi senza sapere come sono andati i fatti, purtroppo quando il dente è fratturato verticalmente solo l'estrazione è la cura pertanto deve estrarre la restante parte distinti saluti
Dentista Toscana, Firenze
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