Il mio dentista ha notato da una panoramica dentale che vi è un granuloma
Scritto da Maria / Pubblicato il
Innanzi tutto chiedo scusa per la scarsa dimestichezza con i termini esatti espongo a parole mie. Circa 15 anni fa un incisivo si è "autodevitalizzato", recatami da un dentista mi è stata effettuata una sterilizzazione del dente, almeno così credevo. A distanza di anni il dente si è scurito molto e recatami da altro dentista per ovviare tale problema ha notato da una panoramica dentale che vi è un granuloma, mi disse che avrebbe eseguito una cura canalare con lavaggi del dente, per sei mesi ogni 3 settimane mi recavo per tali lavaggi con successivo inserimento nel canale di un prodotto di disinfezione, mi ha poi fatto fare una nuova radiografia per vedere come procedeva e notando un lieve miglioramento, ha detto che avremmo continuato tale procedura per altri 6 mesi (questo per evitare l'apicectomia). Al termine di questi 6 mesi, per la prima volta ha effettuato i lavaggi facendomi una leggera anestesia per consentirgli di arrivare alla radice e mi ha fatto ripetere la radiografia per verificare che fosse arrivato in radice. Dall'esito di questa radiografia ha detto che il granuloma si sta un pò riassorbendo e poichè il riempimento di disinfettante è arrivato in apice ora può chiudere il dente. A questo punto mi sono sorti dubbi: non avrebbe potuto arrivare prima in apice? E' vero che poi sono sicura che il granuloma si riassorbe? Mi sono recata da un altro dentista che, oltre ad avermi detto che queste cose si risolvono in 1-2 sedute, non ha neanche correttamente riempito tutto il canale e che la chiusura temporanea che mi è stata fatta in tutti questi mesi non ha impedito ai batteri di penetrare. Ora mi trovo con il dente non ancora chiuso definitivamente e non so cosa fare. Quale sarebbe stata la corretta procedura? Chiedo scusa per la lungaggine, ma spero di aver esposto il mio caso in maniera chiara nonostante la mia ignoranza in materia. Ringrazio per la risposta.
Pubblicato il 15-03-2011
Gentile Maria, effettivamente corrisponde a realtà che per devitalizzare un dente, anche se necrotico, occorrono poche sedute e non dei mesi. Per il resto debbo dirle che è necessario confermare con una radiografia endorale la presenza di granulomi, in quanto la panoramica non ci può dare assoluta affidabilità. Le consiglio di consultare un endodontista esperto che possa fare chiarezza ed evitare di confonderla e risolvere velocemente il suo problema. Cordialmente
Pubblicato il 15-03-2011
Cara Signora Maria, un dente in necrosi come il suo, non si cura con lavaggi del dente, per sei mesi ogni 3 settimane! Poi continua per altri 6 Mesi per evitare una apicectomia. O lei scherza o e' semplicemente ridicolo. Sicura che il suo Dentista sia Iscritto All'Albo dei Medici e degli Odontoiatri? Rispondo: certo che avrebbe non solo potuto, ma dovuto trattare la terapia endodontica in poche sedute. C'è chi ne fa una sola. Chi ne fa tre o quattro a distanza di pochi giorni. Personalmente procedo così: inizio circa tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram negativi come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4 giorni. Poi inizia la prima seduta con la strumentazione canalare con lavaggi, sotto diga ovviamente, di ipoclorito di sodio neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi dolore. Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione, si vede se c'è pus , si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile. Nella terza seduta si chiude il dente . Io mi comporto così da 34 anni, con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi. Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di impedimenti raramente insormontabili, però, , tipo calcoli di dentina nella radice, si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica, si scolpisce un lembo di accesso all'osso, si perfora l'osso a livello degli apici delle radici e si curano le radici entrando in esse dall'apice per via retrograda,sigillando l'apice materiali idonei. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 15-03-2011
Gentilissima Sig.ra Maria, io sono daccordo con il secondo dentista da cui lei si è recata. Una devitalizzazione (questo in definitiva le è stato fatto dal primo collega) viene ormai generalmente iniziata e finita in pochissime sedute (compresa la ricostruzione finale). Meno tempo passa dalla fine della devitalizzazione alla seduta in cui il dente viene ricostruito meglio è. Quanto al granuloma, nella quasi totalità dei casi esso si riassorbe dopo una buona devitalizzazione, altre volte (in una minore percentuale dei casi, veramente esigua!!!) il granuloma non si riassorbe. Tenga presente che a volte alcune devitalizzazioni eseguite perfettamente (perfetta chiusura all'apice, ecc.) a volte presentano dei granulomi; altre devitalizzazioni eseguite non proprio alla perfezione non presentano tale problema. E' lapalissiano però che meglio è eseguita la terapia canalare minori sono i rischi che si formi un granuloma (o, nel caso di un dente che presenta già un granuloma, che esso si riassorba dopo il trattamento canalare). Saluti
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Pubblicato il 15-03-2011
Sig. Maria, continui le cure del secondo collega.
Pubblicato il 15-03-2011
La gestione del suo problema, peraltro routinaria, è alquanto discutibile...si affidi ad un dentista che le faccia una corretta terapia endodontica del suo incisivo.
Pubblicato il 15-03-2011
Basandomi esclusivamente su ciò che afferma (e quindi senza in alcun modo voler dare dei giudizi) sembra che la tecnica del secondo dentista sia più consona a ciò che si legge sui libri e nei trattati di endodonzia, a meno che con i "lavaggi" che menziona non si stia parlando di sbiancamento interno (che è tutta un'altra questione). La cosa importante è che la lesione stia lentamente invertendo la tendenza a crescere. Cordiali saluti.
Pubblicato il 15-03-2011
Cara Signora,il suo racconto ha dell'incredibile, una lesione endodontica si cura in una - due sedute, prima si sigilla il tutto (radice e corona dentale ) meglio è. L'ultimo collega è quello che ha le competenze per risolverle il problema, si affidi a lui con tranquillità, cordiali saluti.
Pubblicato il 15-03-2011
Gentile signora, per devitalizzare un dente, anche se necrotico, occorrono poche sedute. Le consiglio di consultare un endodontista esperto. saluti
Pubblicato il 15-03-2011
Gentile Sig.ra Maria, un bravo ed esperto endodontista chiude i canali del dente da devitalizzare in una o due sedute. Cordiali saluti
Pubblicato il 15-03-2011
Un anno di sedute per una terapia canalare per il ritrattamento di un monoradicolato è un tempo al di fuori di ogni logica, uno specialista in endodonzia è in grado di effettuare questa terapia in monoseduta e in ogni caso anche un dentista generico la realizza di norma in 2 sedute. L'endodonzia moderna è una disciplina chirurgica, le medicazioni intermedie infinite non hanno nessun effetto curativo: si apre il sistema canalare, lo si strumenta e lo si deterge per abbattere la carica batterica, si sigilla per evitare una ricontaminazione... molto semplice. Continui le cure dal collega che la sta seguendo attualmente, auguri per il suo dente
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Pubblicato il 15-03-2011
Cara Signora Maria, il suo dentista l'ha semplicemente presa in giro e le ha fatto sicuramente spendere inutilmente un sacco di soldi, dato che non penso che i vari "lavaggi" glieli abbia fatti gratis... Un consiglio? CAMBI dentista immediatamente. La sua città è piena di validissimi endodontisti. Consulti il sito della Società Italiana di Endodonzia www.endodonzia.it e si rivolga a quello a lei più vicino. Grazie e auguri. Se vuole un nome fidato, eventualmente mi contatti sulla mia posta elettronica. Dr. Arnaldo Castellucci
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Pubblicato il 16-03-2011
Tutto ciò è assolutamente RIDICOLO e fuori da ogni logica.....Prima si chiude il canale e meglio è...evitando la ricolonizzazione batterica!Poi per quanto riguarda il granuloma, scomparirà nel tempo,ci vorranno dei mesi ... ammesso e concesso che la cura canalare sia stata eseguita a regola d'arte "condicio sine qua non" con chiusura a caldo. Distinti saluti.
Pubblicato il 16-03-2011
Gentile sig.ra Maria, in un caso simile è necessario eseguire una terapia antibiotica per un tempo sufficiente, e delle disinfezioni del canale per due-tre sedute, intervallate da un certo tempo. Successivamente, quando il canale è completamente asintomatico e soprattutto asciutto si esegue un'ottima chiusura canalare, che, come dice il suo nome, è ovviamente all'apice, e dimostrabile, cioé Lei stesa la vede mediante radiografia. Dopo di che, dato che la guarigione del granuloma avviene nel tempo, si chiude il dente mediante la ricostruzione più opportuna, e si rinvia il paziente per il controllo nel tempo. In una-due sedute queste cose non si possono realizzare,è evidente. In una- due sedute si può chiudere un dente che non abbia problemi rilevanti, non un dente con un granuloma e quindi una malattia focale possibilmente in itinere . Cordiali saluti
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Pubblicato il 20-03-2011
Si accerti che il suo primo "curante" sia effettivamente iscritto all'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri andando al seguente link: http://application.fnomceo.it/Fnomceo/public/ricercaProfessionisti.public;jsessionid=49320182901ED0EDEFEB314FCF295A81 e qualunque sia il risultato di tale ricerca si affidi al secondo dentista. Non a caso il primo l'ho definito "curante" ed il secondo "dentista".
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Pubblicato il 01-04-2011
Cara Maria sono d'accordo in pieno con i miei colleghi anche se personalmente a volte non procedo direttamente alla chiusura ma temporeggio un mesetto per vedere la recessione della patologia. Tuttavia 1 anno con 3 lavaggi a settimana mi sembra ridicolo, distinti saluti
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