Il dentista, mi ha fatto la radiografia al molare riscontrando una carie secondaria
Scritto da Francesco / Pubblicato il
Mi trovo fuori città. Il dentista da cui sono andato, per una tasca gengivale, mi ha fatto la radiografia al molare e riscontrando una carie secondaria (il dente è già stato otturato e ricostruito in passato) mi ha rifatto l'otturazione e pur verificando che il dente non risponde allo stimolo del freddo con la prova dello spray, mi ha detto che vedendo la radiografia "non essendoci una lesione periapicale benché il dente sia asintomatico, non è il caso di devitalizzarlo poiché può essere che si sia formata molta dentina a riparo della polpa". Io sarei ben contento di non devitalizzarlo, ma volevo sapere la Vostra opinione su questa diagnosi visto che io sapevo che la prova del freddo dovrebbe sempre far "saltare" il paziente a causa del dolore di pochi secondi. Sbaglio? Buona giornata!
Pubblicato il 06-06-2011
Gentile Francesco, con dei testi di freddo e di caldo generalmente si evince sulla vitalità del dente e, nel tuo caso, poichè il molare presenta una tasca gengivale è probabile che si sia instaurata una necrosi ascendente. Cordiali saluti
Pubblicato il 06-06-2011
Gentile Francesco, di solito l'applicazione di freddo intenso provoca una reazione più o meno prolungata di fastidio ma a volte ci possono essere dei dubbi poichè si può formare dentina di reazione che invalida il test di vitalità che deve quindi essere integrato da accurata visita ed analisi delle radiografie endorali con centratore. Di solito si riesce a fare una giusta diagnosi e decidere se il dente deve essere devitalizzato o meno. Cordialmente
Pubblicato il 06-06-2011
Caro Signor Francesco, la sua patologia richiede più attenzione! In una visita ben fatta con stimolazione diretta del dente con caldo intenso (guttaperca riscaldata alla fiamma) e Freddo, (sostante criogene che abbassano la temperatura all'improvviso a -4 gradi dai 37 gradi normali che si hanno in bocca e dalle percussioni assiali e trasversale e sondaggio parodontale e curettage e scaling della tasca per "sentire" lo stato patologico dei tessuto molle e del cemento necrotico e con una o più ( per avere diverse proiezioni) Rx endorali, si arriva sempre ad una Diagnosi sullo stato di vitalità e di patologia della polpa. La presenza della tasca parodontale deve indurre poi a sospettare una endopartodontite. Non basta che non ci sia osteolisi periapicale per dire che non ci sia sofferenza pulpare. Bisogno avere un occhio esercitato a rilevare un ampiamento dello spazio parodontale, una frammentazione della corticale ossea prospicente tale spazio che sono due segni importantissimi di iniziale sofferenza pulpare o addirittura di necrosi endoparodontale!La presenza della tasca impone poi una visita Parodontale con sondaggio di tutti i denti ed ognuno in sei punti per fare una diagnosi di eventuale Parodontite in atto. Legga nel mio profilo:"VISITA PARODONTALE" e La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!'.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 06-06-2011
Se c'è necrosi l'unica terapia è quella endodontica.
Pubblicato il 06-06-2011
Gentile Sig. Francesco, in questi casi e' obbligatorio fare test comparativi fra l'elemento sospettato e i denti simili: pulp test elettrico, test della percussione, test della pressione con varie metodiche accentuando pure le lateralità, test termici e rx endorale con centratore. Nel caso che qualcuno dei test sia positivo (ma le risposte possono essere parziali, incerte) procedere alla devitalizzazione. Se le risposte sono dubbie il mio suggerimento e di valutare il dente nel tempo tramite richiami periodici e al primo segno di sofferenza pulpare procedere alla devitalizzazione. Cordiali saluti
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Pubblicato il 06-06-2011
Oltre al test al freddo vi è quello con la turbina e comunque se non risponde va devitalizzato, cordiali saluti
Pubblicato il 06-06-2011
Sigr. Francesco, generalmente è come lei dice, ma in alcuni casi il dente reagisce al processo carioso deponendo del tessuto calcificato che può alterare la sensibilità agli stimoli termici. Se il dente è asintomatico segua il consiglio del dentista, a devitalizzarlo se fosse necessario si è sempre in tempo. Cordiali saluti.
Pubblicato il 06-06-2011
Gentmo sigr Francesco, i test che evidenziano o meno la vitalita'della polpa dentale dovrebbero essere fatti in modo piu' accurato. Se viene accertata la necrosi pulpare, la terapia endodontica e' indispensabile. Cordialmente.
Pubblicato il 06-06-2011
E' indispensabile fare diagnosi di vitalità pulpare. Se c'è bene così, altrimenti serve terapia endodontica. Cordiali saluti.
Pubblicato il 06-06-2011
Gentile Francesco, per poter rispondere alla sua domanda è necessario effettuare una visita accurata, eventualmente una radiografia e ripetere il test di vitalità, che può fare in modo del tutto gratuito e senza impegno presso il mio ambulatorio di Roma. Cordiali saluti. Dott. Gentile Alessandro tel. 3384169353.
Pubblicato il 06-06-2011
Sig. Francesco la carie secondaria è stata curata in anestesia locale.
Pubblicato il 07-06-2011
Il test termico talvolta può dare risultati dubbi, dovuti al ritirarsi della polpa in seguito ad un stimolo leggero e prolungato (la carie che è avanzata lentamente). Il test elettrico è già più affidabile, in caso sia anche esso negativo è corretto fare la prova cavitaria (cioè iniziare ad "aprire" il dente senza anestesia per vedere se c'è una risposta dolorosa). Se anche questa è negativa ad un certo punto verrà raccolta la polpa necrotica ("morta") e si procederà quindi con la terapia canalare. Aspettare non è utile, l'eventuale formarsi di una lesione può rendere l'apice più difficile da sigillare ed abbassa le probabilità di successo.
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