Cosa mi consigliate di fare? Procedere con la devitalizzazione?
Scritto da Gabriele / Pubblicato il
Buongiorno, vado ad esporre il mio problema. Circa un anno fa mi è stata fatta un'otturazione ( a dire del mio dentista si trattava di una piccolissima carie) e da quel momento il dente ha cominciato a farmi male. Il dolore si verifica soltanto con la pressione e non con gli stimoli caldo freddo. Mi fa male quindi quando mastico e se ci "gratto" sopra con l'unghia. Il mio dentista ha provato a limarlo un pò per vedere se si trattasse di un precontatto, ma non è cambiato nulla. A distanza di qualche mese mi ha rifatto l'otturazione, e non è cambiato nulla. Dopo alcuni mesi ha nuovamente rifatto l'otturazione (questo è avvenuto a gennaio scorso) ma la situazione non si è modificata. Aggiungo il particolare che durante il periodo in cui avevo l'otturazione provvisoria il dolore mi era totalmente scomparso. Il mio dentista mi ha detto che il dente è OK e l'otturazione anche. In alternativa c'è solo la devitalizzazione. Io ho provato ad aspettare per vedere se, alla lunga, il fastidio passasse, ma ad oggi, alla distanza di 10 mesi la situazione è rimasta totalmente invariata. Non so più cosa fare ed ormai sarei propenso alla devitalizzazione. I miei dubbi derivano dal fatto che, innanzi tutto, non si tratta di un dolore insopportabile, ma di un fastidio che si verifica durante la masticazione. Tale situazione però mi costringe a modificare drasticamente il mio modo di mangiare, obbligandomi a masticare solo da una parte. Inoltre il dente lo sento sempre diverso dagli altri, più sensibile e diciamo "dolente" (anche se poco) e sto sempre con la lingua a passarci sopra sentendo un leggerissimo fastidio. Cosa mi consigliate di fare? Procedere con la devitalizzazione? E' sicuro che dopo risolverei il problema? Mi dispiace rovinarmi un dente che, a dire del dentista, è un dente a posto, ma d'altronde continuare con questa situazione di "disagio" mi condiziona parecchio. Non ho più piacere nel mangiare certi tipi di cibi più duri e sto sempre a pensare (e a passare la lingua) a questo dente. Spero di aver esposto esaustivamente il mio problema. Una vostra risposta ed un consiglio mi sarebbero molto di aiuto. Cordiali saluti
Pubblicato il 05-10-2011
Allucinante!!! Caro Signor Gabriele non si procede ad una devitalizzazione , che è bene chiamare col suo nome Medico, terapia endodontica se non si è fatta prima una diagnosi. Mi sembra di aver capito che una visita del dente sia stata già fatta e che le prove termiche, le percussioni assiali e trasversali, l'esame occlusale gnatologico nelle tre disclusioni ed in relazione centrica per evidenziare precontatti, siano già stati fatti (almeno spero) ma non si è trovato niente di patologico nè di etiologico! Ed allora con quale criterio scientifico e clinico si procederebbe ad una terapia endodontica? Da tutto questo si evince che non è stata considerata "L'Unità Dentale nel suo insieme" ma solo una parte di essa, il dente! Ed il parodonto? Sottolineando che gli ignoranti le diranno senz'altro di non dar credito a questi suggerimenti, dimenticando che la sua età di 40 anni è la più colpita dalla parodontite!NON DICO CHE ABBIA UNA PARODONTITE, dico solo che non è stato esaminato nè valutato il suo parodonto! Non è stato fatto un sondaggio parodontale in sei punti canonici del dente in questione e di tutto i denti della bocca e una serie completa di Rx endorali, non è stata valutata la mobilità dentale, non è stata fatta una preparazione Parodontale iniziale nè una visita di Rivalutazione Parodontale, per evidenziare le tasche parodontali, manifestazione di Parodontite!Ma che modo di fare visita è mai questa? In cui non si considera l'Unità Dentale nel suo insieme ed in rapporto con tutte le altre unità Dentali? Questo non significa fare Odontoiatria seria e ma alla "trallalera", scusi il termine e la veemenza! E' probabile che lei abbia una patologia Parodontale o endoparodontale o una semplice gengivite misconosciuta per "ignoranza del Dentista"! Vada da un Parodontologo, non faccia nè curare nè estrarre il dente perchè vedrà che si arriverebbe a questo: per sostituirlo con un impianto, magari! Segua il consiglio e poi mi faccia sapere!Legga sul mio profilo tutto ciò che riguarda la Visita, la tasca parodontale, la parodontite, troverà decine e decine di casi clinici ed articoli!Le lascio una foto di tasche parodontali e della loro terapiaCordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 05-10-2011
Vada da un ottimo professionista che sappia fare una diagnosi corretta e un piano di trattamento altrettanto valido
Pubblicato il 05-10-2011
Intanto consiglio di diffidare di un medico che a priori aggredisce e irride un collega che sta cercando di risolvere un problema molto frequente in conservativa: la sensibilità post operatoria in otturazioni in composito. In primis: Non credo si tratti di un problema parodontale, anche se non lo si può escludere senza una visita corretta e completa di sondaggio gengivale e analisi rx. Però però....visto che il dolore è comparso dopo l'otturazione (peraltro piccola) e scomparso con la otturazione provvisoria ( tipico anche l' esempio dell'unghia che dà fastidio)... La conclusione più logica è che si tratti di un dolore dentinale e non parodontale che esisterebbe facilmente da prima ( sarebbe una coincidenza incredibile) ma soprattutto non passerebbe affatto con la otturazione provvisoria. Per concludere è proprio con otturazioni piccole che il materiale adesivo( do per scontato sia una otturazione estetica in composito) crea problemi di distacco e quindi cattivo isolamento per via delle molte pareti alle quali è in contatto. Quindi, a meno che la polpa non sia stata esposta accidentalmente a furia di tutte queste "trapanazioni" , e allora la cura canalare potrebbe essere dietro l'angolo, ma dico e concludo,escludendo tale eventualità verificabile solo dal vivo e non via email, la cura più adeguata sarà fare l'otturazione nuovamente sotto diga seguendo tutti i crismi dell'adesione senza saltare alcun passaggio o scorciatoie in modo da isolare bene tutti i tubuli dentinali, Quelli che stimoli dolorosamente se tocchi un otturazione che a livello microscopico non sigilla e che nei suoi margini non sigilla bene i bordi, magari consumati in eccesso nello smalto esponendo nuova dentina che prima era coperta, Proprio nel tentativo di alleggerire quel tuo fastidio in masticazione . Se non è esposta la polpa pertanto com una nuova otturazione lege artis, passerà
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 05-10-2011
Gentile Sig. Gabriele, ma è stata esclusa una malattia parodontale o la "sindrome del dente incrinato". La sintomatologia che descrive può essere anche data da una cattiva tecnica adesiva o di stratificazione del composito. Ma lei asserisce che l'otturazione è stata già rifatta. Interessante anche che il dolore sia scomparso durante il periodo in cui vi era una otturazione provvisoria. La cosa mi fa venire molti dubbi. Cordiali saluti
Pubblicato il 05-10-2011
Gentmo Signor Gabriele, mi pare che sino ad adesso si sia "proceduto" solo per tentativi e non in rapporto ad una diagnosi precisa. E' difficile arrivare ad una soluzione definitiva procedendo solo per tentativi. Cordialmente.
Pubblicato il 05-10-2011
Le dico cosa è capitato a me molti anni fa. Otturazione in amalgama infiltrata e quindi da rifare. Risultato? una bellissima otturazione in composito che ha fatto male alla pressione dalla prima masticata. Rifatta, non cessava la sintomatologia. Rifatta di nuovo, ma in amalgama e i problemi sono cessati del tutto come se non fossero mai esistiti. Ipotizzo per quel caso, come per lei, che il composito utilizzato per la riabilitazione non abbia sufficiente modulo di elasticità e che quindi "trasmetta" le sollecitazioni della masticazione al tetto della camera pulpare, comprimendola, e quindi provocando il dolore. Riconosco che una otturazione in amalgama possa non essere gradita in relazione all'estetica, ma se fosse verificata la mia ipotesi, si può provare con un intarsio in ceramica. La devitalizzazione la lascerei come strategia di scorta. Cordiali saluti.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 05-10-2011
Prima di fare la tac o la risonanza magnetica o andare su marte io guarderei il punto di contatto se e' una otturazione che coinvolge due pareti, oppure potrei pensare che l'otturazione e' stata fatta un po' velocemente con stratificazioni non corrette. Se con la provvisoria stava bene tutte le due ipotesi ci stanno. La devitalizzazione secondo me puo' aspettare ( pardon pulpectomia)
Pubblicato il 05-10-2011
Caro Gabriele, per poter rispondere alla tua domanda è necessario fare una visita ed eventualmente una radiografia che puoi fare in modo del tutto gratuito e senza impegno presso il mio studio di Roma. Cordiali saluti. Dott. Gentile Alessandro tel. 3384169353 e-mail: alexgentile@supereva.it.
Pubblicato il 05-10-2011
Trovo la risposta del Dott. Chiavarini completa ed esaustiva in ogni suo punto , pur non potendo fare diagnosi certa senza vedere il paziente. Sig. Gabriele ne parli col suo dentista di fiducia.
Pubblicato il 05-10-2011
Gent.mo Gabriele, la sua é una problematica frequente per quanto riguarda i restauri diretti in composito. Escludendo problematiche parodontali o la sindrome del dente incrinato,si accerti che il suo dentista utilizzi la diga di gomma per evitare contaminazioni di saliva o sangue della cavità da otturare. Cordiali saluti
Pubblicato il 05-10-2011
Gentile sig. Gabriele, mi fa pensare il fatto che in otturazione provvisoria il dente non dolga. Le prove di occlusione sono state svolte in centrica, in laterale e in protrusiva? E' stata fatta una radiografia digitale per valutare parodonto e apice? Ci faccia sapere. Auguri
Pubblicato il 05-10-2011
Il Dr. Chiavarini, a mio avviso, ha centrato il problema. Anche lavorando a regola d'arte talvolta può capitare di avere una adesione difettosa (i materiali estetici sono molto sensibili alla tecnica e basta una imprecisione in un solo passaggio per avere un insuccesso). Se poi si trascurano certi fondamentali (tipo non usare la diga) la cosa è quasi sicura...
Pubblicato il 05-10-2011
Caro signor Gabriele, condivido pienamente (dalla prima all'ultima parola) quanto detto dal dott. Chiavarini. Screditare a priori un collega ed ergersi a "depositario della scienza infusa" rinviando alla lettura di decine, ma che dico decine, centinaia o forse migliaia di articoli pubblicati in merito non solo non serve a nulla ma soprattutto non risolve il Suo problema. L'ipersensibilità dentinale post-operatoria è una evenienza, ahimè, frequente e di sovente si risolve rifacendo l'otturazione "lege artis", applicando quindi correttamente le tecniche di adesione stratificazione e polimerizzazione. Il tutto rigorosamente sotto diga di gomma. Auguri
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 05-10-2011
Sig. Gabriele, quello che riferisce non è raro, stimo il suo odontoiatra per tutto quello che sta facendo, ma prima di uccidere il dente, perchè non proviamo a cambiare materiale d'otturazione.
Pubblicato il 05-10-2011
Gentile sig. Gabriele, sottoscrivo in pieno la risposta del Dott. A. Chiavarini Padova (PD), spece le prime tre righe.... Pertanto la esorto a seguire i consigli suggeriti dal dott. Chiavarini; in caso di ulteriore persistenza del problema, potrebbe tentare di farsi fare l'otturazione con la vecchia e cara...amalgama !! Infatti esistono casi documentati di allergia o quanto meno di ipersensibilità a componenti resinose dei compositi e bonding. Buonasera
Pubblicato il 06-10-2011
Gent.le sig Gabriele, la devitalizzazione del dente rappresenta la terapia per una patologia infiammatoria pulpare irreversibile; viceversa l'otturazione del dente è la terapia ricostruttiva per un dente interessato da processo destruente, senza coinvolgimento pulpare. Dal suo racconto sembrerebbe potersi escludere una grave patologia pulpare, ma poichè si parla di TERAPIE, è indispensabile un attento esame clinico per raccogliere segni e sintomi utili alla diagnosi differenziale tra queste ed altre possibili problematiche. Posso pertanto consigliarla, se non più sostenuto dalla necessaria fiducia verso il suo curante, di cercarsi un nuovo dentista, che magari sappia darle giuste indicazioni prima sulle cause del suo problema, poi sulle modalità con le quali procedere per risolverlo. cordialità Dr Luigi Russo, Torre del Greco (NA)
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 06-10-2011
Gent. Sig Gabriele Tutti i colleghi sono stati molto esaustivi e chiari: Concordo con loro per il fatto che sarebbe opportuno vedere un'Rx per poter fare diagnosi o meno di pulpite e sul fatto che spesso, se si tratta di un dolore dentinale, è sufficiente cambiare materiale di otturazione senza fare una terapia endodontica: lo dimostra il fatto che con l'otturazione provvisoria i suoi sintomi sono scomparsi. Ne parli col suo dentista, che troverà sicuramente la soluzione nel modo meno invasivo possibile. Cordialmente Dott.ssa Cuccuru Graziella
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 07-10-2011
Personalmente rivaluterei la situazione, magari sentendo un'altra opinione con qualche collega che la possa visitare personalmente. Solo da suo racconto è impossibile darle un consiglio sensato, anche se un cosa importante l'ha detta: con l'otturazione provvisoria non sentiva dolore. Questo mi fa dedurre che ci debba essere un modo per farle una otturazione definitiva risolvendo contemporaneamente in problema senza devitalizzare il dente.
Dentista Lazio, Latina
Vedi la scheda
Dentista Puglia, Lecce
Vedi la scheda
Dentista Campania, Napoli
Vedi la scheda
Dentista Lazio, Roma
Vedi la scheda
Dentista Sicilia, Palermo
Vedi la scheda