Il mio problema riguarda un dente devitalizzato anni fa
Scritto da Valeria / Pubblicato il
Salve, il mio problema riguarda un dente devitalizzato anni fa. Questo dente mi ha sempre dato fastidio, causando sanguinammo alla gengiva, accumulo di cibo tra quel dente e il successivo etc etc.. Ho fatto una radiografia da due differenti dentisti che mi hanno consigliato entrambi di rieseguire una pulizia dei canali e di valutare solo successivamente un eventuale intarsio o una capsula. Nell eseguire la pulizia dei canali si e' spezzato un "ferro del mestiere", queste le testuali parole del dentista che, mi ha informato della cosa solo davanti alla radiografia. Dopo aver già richiuso i canali e cementato l'aghetto con cui tentava di ripulire i canali e che si e' accidentemente spezzato. Il medico sostiene che non c'è nessun rischio di infezioni in quanto gli strumenti che utilizza sono completamente sterili e l'utilizzo della diga non fa che operare in un ambiente altrettanto sterilizzato. Adesso ho i canali completamente sigillati, e una pasta provvisoria in attesa che mi si ricostruisca il dente. Il dentista dice che si può aspettare a palare di intarsio e/o di capsula. Vuole rifarmi una radiografia tra sei mesi e vedere come va. Io sono sinceramente preoccupata per il pezzo di arnese lasciatomi e cementatomi nel canale?! Ho ragione ad essere in apprensione? Volevo risolvere la questione una volta per tutte ed ora devo invece attendere del tempo per vedere come si evolverà la questione. Mi dia un suo parere per favore e mi dica se, per un eventuale infezione il mio dentista può in qualche modo ritenersi responsabile della cosa. La ingrazio cordialmente.
Pubblicato il 07-11-2011
Gentile Valeria, sono cose che ci si auspica che non accadano ma, purtroppo, anche se raramente, possono verificarsi per la particolare anatomia dei canali radicolari e pur usando diligenza, prudenza e perizia. Il suo dentista, ritengo che si sia comportato nella maniera più corretta possibile mettendola a conoscenza dell'accaduto e dell'attesa sul da farsi. Cordiali saluti
Pubblicato il 07-11-2011
Cara Signora Valeria, innanzitutto una patologia del dente non causa sanguinamento alla gengiva. Il sanguinamento può essere causato da una Gengivite o da una Tasca Parodontale espressione di Parodontite dei tessuti intorno al dente o da una banale flogosi (infiammazione della gengiva per cattiva igiene orale). Lo strumento spezzato nel canale va estratto. Onesto il Dentista a dirglielo ma poi lo avrebbe dovuto rimuovere perchè lo strumento anche se sterile e usato sotto diga, non sigilla i canali e si potrebbe creare col tempo una zona di infezione endocanalare con osteolisi periapicale (granuloma) a meno che non si sia rotto solo dopo che i canali erano stati chiusi (ma non vedo come si possa fratturare uno strumento dopo la chiusura dei canali e sigillati) , per il semplice fatto che "dopo la chiusura" non si usa nessun strumento endocanalare se non quelli di Schilder per chiudere i canali che sono grossi ed impossibili da spezzare ( tra l'altro, per chi come me usa la tecnica do Schilder in Endodonzia che a mio modesto avviso è la migliore possibile, uno strumento fratturato non ne permetterebbe il completamento secondo i "canoni di Schilder" e quindi va assolutamente rimosso). Quindi l'unica possibilità è che sia stato bypassato lo strumento fratturato con i coni di chiusura e che non sia stata usata la meravigliosa e sicura tecnica di Schilder, il che permetterebbe di tenerli sotto controllo, in teoria!Io personalmente li tolgo sempre perchè le cavità virtuali che si formano nell'interno del canale principale dove è rotto lo strumento sono in comunicazione con i canalicoli laterali che possono essere via di infezione endoperiradicolare. Non è chiaro da quel che dice se è spezzato a livello dell'apice e in che fase e tempo. Lui, il suo Dentista, lo sa benissimo, quindi se non è capace ad attuare questa terapia, la sua onestà dovrebbe suggerirgli di inviarla da chi lo sa fare, per esempio da un Endodontista Noto e di Chiara fama!Non ascolti chi eventualmente le dicesse che la chiusura dell'apice si ha anche con uno strumento spezzato in esso perchè sarebbe di persona non dedita all'Endodonzia in generale ed in particolare: uno strumento non può sigillare assolutamente un apice radicolare e anche se bypassato, può creare indesiderati scambi biologici ed infettivi tra interno ed esterno tramite i canalicoli laterali, come spiegatole. Quindi, ripeto, lo strumento va rimosso! Se poi il Dentista vuole accettare il rischio ed attendere è un'altro discorso, personalmente non correrei questo rischio! In particolare se è in programma di fare sul dente un intarsio o un pernomoncone con corona in porcellana che sono "costosi" e che porterebbero poi ad interventi di chirurgia endodontica retrograda! Tutto qui!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 07-11-2011
Gentile Valeria, le suggerisco di non far tentare di rimuovere lo strumento fratturato nel canale anche dal miglior endodontista se la chiusura dell'apice viene comunque assicurata in quanto la rimozione dello stesso comporterebbe inevitabilmente una cospicua perdita di dentina radicolare. Cordiali saluti
Pubblicato il 07-11-2011
Se, nonostante la presenza dello strumento fratturato, è assicurata la perfetta chiusura dell'apice si potrebbero anche lasciare le cose così, monitorando eventuali evoluzioni con dei controlli radiografici endorali.
Pubblicato il 07-11-2011
Gentile Sig.ra Valeria, se la terapia è stata eseguita sotto diga e vi è un buon sigillo apicale è molto probabile che la terapia vada a buon fine. Rimuovere uno strumento fratturato provoca perdita di tessuto dentinale (bisogna allargare il canale per estrarre lo strumento). Se fra sei mesi non ci sono segni di sofferenza si può senz'altro finalizzare il caso. L'unico appunto che posso fare è che non lascerei per sei mesi una pasta provvisoria, ma opterei almeno per una ricostruzione "semi permanente" tipo vetroionomerico. Anche il sigillo coronale è importante. Cordiali saluti
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Pubblicato il 07-11-2011
Gentma Valeria, penso che il sanguinamento gengivale sia da attribuire ad altra causa: una tasca parodontale, per esempio. Quanto allo strumento rotto, se i canali sono ben sigillati, non rappresenta un problema. Un "infortunio" del genere può capitare a chiunque, il collega è stato onesto nel dirglielo, l'importante è rimediare. Cordialmente.
Pubblicato il 07-11-2011
Gentile Signora Valeria, sono situazioni che accadono e, a seconda della sua posizione, si valuta il da farsi. Molto probabilmente il collega è riuscito a by passarlo completando il sigillo apicale. Il collega si è comportato onestamente notificandogli l'accaduto, e l'attesa permette di valutare l'assenza di infezione, permettendogli di ricostruire la corona. Piuttosto, se necessario, una corona provvisoria l'applicherei. Cordiali saluti.
Pubblicato il 07-11-2011
Valeria salve, purtroppo sono cose che possono capitare. Raramente, ma possono capitare. Per una serie di motivi non per forza imputabili a negligenza ed imperizia da parte dell'operatore. Comunque, se lo strumento si è spezzato distante dall'interferire con la chiusura dell'apice e quindi questa è avvenuta correttamente, le consiglierei di lasciare le cose come stanno e di monitorare con rx la situazione a distanza di mesi e poi procedere come da programma ad una capsula. Ma senza angosciarsi. Il fatto che abbia utilizzato la diga fa già capire che si tratta di un dentista scrupoloso, e il fatto che gliel'abbia detto conferma la sua onestà. Sono certa che se lo strumento si fosse spezzato in un punto tale da mettere a repentaglio il buon esito del sigillo apicale gliel'avrebbe detto e inviata da uno specialista endodontista per rimuoverlo. Cordiali saluti
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Pubblicato il 07-11-2011
Gentile Signora Valeria, la sua preoccupazione non è del tutto infondata, ma per avere una risposta più precisa bisognerebbe sapere se il canale radicolare è stato ben "pulito" prima che si spezzasse "lo strumento" e se la parte di strumento rotto è piccola ed in prossimità dell'apice radicolare. Se la porzione di strumento è piccola e localizzata all'apice radicolare, non conviene cercare di rimuoverlo (rischioso). La cosa migliore da fare sarebbe controllare a distanza di mesi come le ha proposto l'onesto collega e nel caso in cui si presentasse qualche problema (cisti/granuloma radicolare) e non fosse possibile rimuoverlo si potrebbe rimediare con un'apicectomia, ovvero la rimozione chirurgica dell'apice radicolare. inoltre...un po di fortuna (poco scientifica) non guasta. Il sanguinamento non è dovuto allo strumento rotto.
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Pubblicato il 07-11-2011
lo strumento rotto all'interno del canale di per sè non è un problema, come le hanno risposto tutti i miei colleghi è possibile che il collega sia riuscito a bypassarlo completando la sagomatura del canale sino a un diametro adatto per consentire la chiusura, oltretutto ha rispettato i protocolli lavorando sotto diga di gomma quindi direi che il comportamento d'attesa di sei mesi per valutare l'esito del ritrattamento prima di protesizzare è corretto. Piuttosto, sarebbe necessario vedere una rx endorale, ma dal suo racconto iniziale andrei piuttosto a verificare un'eventuale violazione dell'ampiezza biologica... in poche parole, se il precedente restauro del dente era troppo profondo può aver costituito uno stimolo irritativo cronico per il suo parodonto Questo sarà da valutare attentamente ed eventualmente risolvere prima di protesizzare il dente. Le faccio i miei migliori auguri.
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Pubblicato il 07-11-2011
Il suo dentista si e' e si sta comportando molto bene. Concordo con il tenere monitorata la situazione, magari una radiografia la farei anche prima di sei mesi. In caso di sintomatologia si rechi subito dal professionista. Cordialmente
Pubblicato il 07-11-2011
Sig. Valeria, le posso confermare che non è l'unico caso, inoltre lei si sta curando da un professionista corretto che non le ha nascosto il problema, per cui questo professionista dovrebbe godere della sua massima fiducia. Se lo strumento è stato bypassato, differisce poco da un dente con un perno endocanalare, per cui ascolti tranquillamente i consigli del suo odontoiatra.
Pubblicato il 08-11-2011
Le dico come mi comporto io . Mi e' capitato di rompere uno strumento ( chi e' senza peccato scagli la prima pietra). Se e' un dente necrotico bisogna ssolutamente toglierlo o fare endodonzia retrograda perche' di solito gli strumenti si rompono non quando si sonda ma quando lavorano attivamente e quindi non si e' ancora finita la terapia. Se il dente era vivo cerco in ogni modo di estrarlo (qualche volta si riesce e qualche volta no). Se non riesco , ricostruisco il dente e aspetto qualche mese. Pero' sono conscio di esporre a un rischio il paziente quindi c'e' bisogno di un consenso informato.
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Pubblicato il 08-11-2011
Si fidi del suo dentista
Pubblicato il 08-11-2011
Signora Valeria, la rottura degli strumenti all'interno dei canali è purtroppo un'evenienza che può accadere, se il collega è riuscito a bypassare lo strumento ed eseguire l'otturazione dell'apice non mi preoccuperei, consideri poi che il collega vuole monitorare la situazione con delle radiografie. Non si preoccupi e si fidi del collega(corretto). Cordialità.
Pubblicato il 08-11-2011
Gentile Valeria, la rottura di uno strumento non è frequente ma nemmeno impossibile (c'è un detto: solo il medico che non opera non sbaglia mai!). Le consiglio di aspettare qualche mese e poi con una radiografia il suo dentista potrà decidere il da farsi. Nel frattempo il dente va comunque ricostruito.
Pubblicato il 08-11-2011
Gentile Valeria, premetto che il sanguinamento nello spazio interdentale non dipende da un terapia canalare erronea, ma di una erronea ricostruzione della corona dentaria, probabilmente lei aveva entrambi i problemi ed il suo Dentista ha stabilito di ritrattare il canale e ricostruire poi con una otturazione indiretta (intarsio) o una corona protesica per realizzare per ripristinare la corretta anatomia della corona del dente. Per quanto concerne il problema che l'affligge, invece, non deve preoccuparsi poichè anche se raro la frattura di uno strumento può capitare e diventa spesso arduo rimuoverlo. Nel consigliarle di aspettare 6 mesi prima di farle una riabilitazione definitiva ha agito in modo corretto, poichè vuole essere sicuro al 100% che il dente non dia problemi prima di farle una riabilitazione definitiva. Aspetti tranquilla e fiduciosa che andrà tutto bene. Cordiale Saluti
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Pubblicato il 09-11-2011
Gentile sig.ra Valeria, senza rx è difficile risponderle, tuttavia bisogna vedere a che profondità si trova lo strumento rotto, cioé in quale zona si trova, e valutare se sia possibile recuperarlo, ritrattando il dente, ovviamente non con "aghetti", la cui tecnica è ampiamente superata almeno da una decina di anni, abbia fiducia e si rivolga ad un bravo endodonzista che si avvalga di rx digitali, cordiali saluti
Dentista Campania, Caserta
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