A causa del calcolo sarò costretto ad asporatare il dente o si può fare una devitalizzazione specifica?
Scritto da carlo / Pubblicato il
salve, circa un anno fa ho subito un piccolo intervento per asportare una sacca paradontale sotto un molare devitalizzato circa dieci anni fa, fin qui tutto bene, subito dopo mi è stato detto che bisognava devitalizzare il premolare accanto in quanto poteva essere soggetto ad infezioni perchè troppo vicino alla sacca asportata, però durante la devitalizzazione è stata riscontrata la presenza di un calcolo endocanalare e quiundi si è deciso di sospendere la devitalizzazione in quanto non essenziale ma solo preventiva, ma in caso di problemi non si escludeva la totale asportazione del dente. A distanza di qualche giorno ho avvertito forti dolori sul dente interessato e con una terapia di antidolorifici mi è passato, premesso che da quel giorno ho sempre avvertito fastidio sul dente e sulla gengiva adiacente, oggi a distanza di un anno circa è ricomparso il forte dolore e sto eseguendo la stessa terapia di antidolorifici da due giorni circa, la mia doimanda è se a causa del calcolo sarò costretto ad asporatare il dente o si può fare una devitalizzazione specifica,poi, perchè andare ad infastidire un dente sano o addirittura in casi estremi asportarlo?
Pubblicato il 28-06-2012
Se le è possibile alleghi una lastra endorale del dente, nella quale sia evidente la presenza del pulpolita (calcolo pulpare). A prima impressione la spiegazione non mi convince granchè, prima di tutto perchè la stragrande maggioranza dei calcoli pulpari si forma all'interno della camera pulpare ed è quindi accessibile e rimuovibile in modo relativamente facile. Se davvero si tratta di un pulpolita e non di un problema di altra natura, e se la posizione è endocanalare, si può risolvere la questione e terminare correttamente la terapia canalare dispondendo di strumenti opportuni, quindi microscopio operatorio e punte a ultrasuoni: in questo caso deve rivolgersi a uno specialista in endodonzia, meglio se socio attivo SIE, che sia in grado tecnicamente e per esperienza di completare la terapia. Le faccio i miei auguri.
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Pubblicato il 28-06-2012
Il fatto che si parli di calcolo mi induce a pensare che il sistema canalare sia visibile alle rx, quindi una terapia canalare appare fattibile avviamente con le opportune strumentazioni e cautele.
Pubblicato il 28-06-2012
Caro Signor Carlo, impossibile risponderle senzavalutare clinicamente la presenza del "calcolo"! Di regola lo si supera e si porta a termine la terapia canalare. Altre volte, molto più rare non è possibile ma il dente lo si salva lo stesso con terapie endocanalari particolari! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
Pubblicato il 28-06-2012
Bisogna fare una distinzione che è tutt'altro che teorica. Se si tratta di un pulpolita, questo può obliterare il canale a diverse altezze dello stesso, ma non in maniera completa, consentendo di fatto il passaggio anche di una singola cellula nervosa. In questo caso l'ostacolo va rimosso con mezzi e tecniche adatte, e da mani esperte e allenate, pena il rischio reale di creare false strade e/o perforazioni, e va terminata la cura canalare in apice come se si trattasse di qualsiasi altro dente. Se invece si tratta di un tappo di dentina reattiva, il canale può essere completamente obliterato e la terapia può terminare all'ostacolo senza cercare di procedere oltre, innescando i rischi che ho sopra descritto. Stabilire quale dei due problemi abbia il suo dente è una diagnosi essenzialmente radiografica e clinica, eventualmente con radiografie sproiettate e con la cauta esplorazione a ricercare emorragia (se sanguina, il lume canalare non è completamente obliterato). Cordiali saluti.
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Pubblicato il 28-06-2012
Sig. Carlo si tratta probabilmente di perle di dentina, di norma prima dell'avulsione si tenta l'asportazione o il superamento fino all'accesso dei canali.
Pubblicato il 28-06-2012
Gentile Sig. Carlo, se si tratta di un calcolo può essere tranquillamente rimosso e terminata la devitalizzazione. Mi preoccupa la sua affermazione che il calcolo è stato riscontrato durante la devitalizzazione, quindi a camera pulpare aperta. In questo caso sospendere la terapia non è stata la scelta migliore. Cordiali saluti
Pubblicato il 28-06-2012
Buongiorno. E' necessario avere una radiografia endorale periapicale al fine di poter formulare una diagnosi. Comunque sia un'ostacolo alla percorribilità del canale radicolare non significa necessariamente dover estrarre il dente. Deve rivolgersi ad uno specialista in endodonzia, ad un dentista esperto in cure canalari, che dopo aver fatto diagnosi in modo corretto potrà trattarle il dente sia tramite una cura canalare attraverso particolari tecnologie sia tramite chirurgia periapicale. L'estrazione è l'ultima spiaggia. Nel frattempo prenda dei farmaci antibiotici ed antidolorifici. Cordiali saluti. Livio Gallottini (Roma)
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Pubblicato il 28-06-2012
La sua descrizione non permette di darle una risposta certa, ma sembra strano dover estrarre un dente a causa di una calcificazione. Un endodontista saprà consigliarla sul da farsi.
Pubblicato il 28-06-2012
Sigor Carlo, se il problema è dovuto al calcolo pulpare o pulpolita è facilmente rimovibile e quindi portare a termine la terapia; bisogna solo avere le attrezzature idonee :un sistema ingrandente e delle punte ultrasoniche specifiche. Cordiali saluti.
Pubblicato il 29-06-2012
Sign. Carlo, dalla mia esperienza il pulpolita, (calcolo), l'ho sempre riscontrato nella camera pulpare e facilmente rimosso, ma non è detto che lo si possa incontrare anche a livello radicolare,comunque con idonei strumenti si asporta e non si estrae il dente. Alleghi la rx. Cordiali saluti.
Pubblicato il 29-06-2012
Con una Sua radiografia attuale potremmo dirLe qualcosa in più. Mi lasciano dubbioso alcune Sue affermazioni 1) che si devitalizzi un dente perchè troppo vicino a una "sacca asportata" 2) che si sospenda una endodonzia iniziata perchè "solo preventiva". legga su questo sito i vari articoli sull'endodonzia. Riconosce fra le procedure di cui si parla quelle che sono state fatte su di lei? comunque, prima di togliere un dente sano, chieda al Suo dentista se non è il caso di chiedere la consulenza di un endodonzista esperto.
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Pubblicato il 29-06-2012
Bisogna assolutamente cercare di portare a termine la terapia canalare una volta aperta la cavità pulpare. E' normale che adesso il dente dia dei sintomi con la polpa aperta e quindi potenzialmente infetta. Poi bisognerà affrontare il problema parodontale che reputo grave: se, addirittura, si è voluto devitalizzare il dente coinvolto, significa che la lesione parodontale arrivava ad interessare l'apice della radice (altrimenti non vedo il senso della devitalizzazione). Lei ha bisogno di un bravo endodontista e poi di un bravo parodontologo. Cordiali saluti
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Pubblicato il 29-06-2012
Gentile sig. Carlo, esistono in commercio i chelanti di calcio che possono essere molto utili in un caso di questo tipo. Mi permetto anche di sottolineare che facendo una rx previa si sarebbe potuto vedere la calcificazione, e quindi astenersi dall'intervenire.ora infatti che il dente reclama le cure, a causa della polpa esposta e dei batteri, i guai si complicano. Tuttavia un bravo endodonzista può sempre intervenire, ne cerchi uno, cordiali saluti
Pubblicato il 01-07-2012
Gentile paziente, in accordo con i colleghi che mi hanno preceduto, le consiglio una consulenza con un collega che si occupi prevalentemente di endodonzia. Potrebbe non trattarsi di calcolo pulpare. Cordialità
Dentista Calabria, Reggio Calabria
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