Come è possibile un ascesso ad un dente devitalizzato?
Scritto da Gianni / Pubblicato il
Salve. Ho 26 anni. Circa 2 mesi fa mi sono recato dal mio dentista per l'asportazione di una carie estesa. Mi è stata asportata e richiuso provvisoriamente. Mi sono recato nuovamente un mese dopo (a causa di miei impegni). Il dentista ha rimosso l'otturazione provvisoria e ha detto che sarebbe stato il caso di devitalizzarlo, perché eravamo in prossimità ormai del canale. Ha proceduto alla pulizia del canale (Primo molare inferiore dx). Ha solamente raschiato con gli aghetti (con un solo tipo). Non ha utilizzato ipoclorito o altro. (Non è la prima volta che mi viene devitalizzato un dente). Il tutto è durato 5 min. circa. Poi ha richiuso tutto provvisoriamente e mi ha rimandato a casa, dandomi appuntamento per il fine settimana successivo. Per intenderci, la devitalizzazione è stata effettuata lunedì scorso, e l'appuntamento per terminarla mi è stato dato per venerdì (scorso). Ma giovedì scorso il dente ha incominciato a diventare dolente. Il dolore sembrava simile a quello di una pulpite, lo controllavo solo con l'uso di acqua fredda sul dente. il giorno dopo, venerdì, ha cominciato a gonfiarsi. Ho subito pensato si trattasse di un ascesso e preso l'antibiotico. Il dentista mi ha controllato e confermato l'ascesso, che già nel pomeriggio si era notevolmente gonfiato. Ho preso fino ad oggi 3 compresse di augumentin al dì e 1 o 2 si sinflex, all'occorrenza. La particolarità di questo ascesso è che mi ha comportato un leggero addormentamento del labbro inferiore parte destra. Addormentamento che continuo ad avvertire tutt'ora. Ad oggi la guancia sembra essersi quasi del tutto sgonfiata. Ma continua a rimanere addormentato il labbro che a volte sembra come se bruciasse. L'ascesso non si è fistolizzato e non ha trovato sbocchi, infatti guardando la gengiva sembra che non ci sia nulla. Venerdì chiesi al dentista come fosse possibile l'ascesso ad un dente devitalizzato e mi è stato risposto che durante la pulizia forse gli aghetti hanno portato giù dei batteri. Secondo voi è normale il labbro addormentato? Come è possibile un ascesso ad un dente devitalizzato? e tornerà alla normalità? nel giro di quanto tempo? Grazie mille,
Pubblicato il 23-07-2012
Caro Signor Gianni, un racconto di fantascienza! Molto bello se fosse un romanzo, purtroppo molto brutto dato che è la realtà, la sua realtà! Qui si parla di un solo tipo di strumento, ma potrebbe non essere vero perché mi domando come lei possa aver visto e riconosciuto che era un solo strumento canalare. Si parla di microbi portati con gli strumenti e se fosse vero che questo è stato detto dal Dentista, sarebbe inammissibile, perché gli strumento devono essere ovviamente sterili e il Dentista deve avere guanti sterili e deve avere isolato il dente con la diga per evitare infezioni ed operare n microchirurgia! Si è formato un ascesso. Probabilmente intendeva trasporto di microbi oltre apice con gli strumenti, ma durante la strumentazione non deve accadere e se accadesse non ci sarebbe una carica batterica sufficiente per innescare una risposta ascessula da parte dell'organismo, quindi????!!!Certo, era il minimo che le sarebbe potuto capitare in una situazione così ed in un modo così non medico di procedere ad una terapia che non si può neanche chiamare terapia se fosse avvenuta veramente così! Riguardo al formicolio, che dire, o l'ascesso è un flemmone e crea tanta pressione da comprimere le pareti del canale mandibolare inferiore determinando una sofferenza del nervo Alveolare inferiore che vi transita o con quell'unico strumento è stato leso il nervo suddetto. A questo punto, sempre che il Romanzo fantascientifico sia vero, è legittimo pensare anche questo! Che consigliarle? Di andare da un Dentista privato, noto per le sue capacità professionali per un consulto e perché porti a termine a regola d'arte la terapia!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 23-07-2012
L'ascesso con il suo essudato in fase espansiva potrebbe aver compresso il nervo alveolare inferiore e aver determinato un risentimento nervoso che è causa della parestesia da lei denunciata. Dovrebbe essere sufficiente fare drenare l'ascesso riaprendo momentaneamente il canale, per riprendere la terapia successivamente. La causa dell'infezione potrebbe essere quella citata dal collega, tantopiù se non è stata effettuata la detersione dopo la strumentazione. Si rivolga al suo dentista e si faccia spiegare perchè non ha usato l'ipoclorito. Ma non si preoccupi eccessivamente, il tutto dovrebbe risolversi rapidamente. Legga poi le risposte esaustive del dott. Petti, che le spiegherà in maniera compiuta ed approfondita i processi flogistici che stanno alla base della patologia in atto. Cordialmente
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 23-07-2012
Si chiama sindrome di Vincent, dovuto all'irritazione infettiva o infiammatoria del fascio nervoso mandibolare che decorre in prossimita' dell'apice radicolare del dente in questione. Non penserei a una lesione diretta da strumentino canalare in quanto i sintomi non sono stati immediati ma solo a distanza di tempo. Soluzione: medicazioni intermedie con idrossido di calcio, quindi preparazione canalare ed otturazione. La sintomatolofia regredira' con la risoluzione dell'infezione. Mi dissocio totalmente dalla prima risposta in quanto film e fantascienza non sono risposte professionali e il loro tono ingenera una facile induzione al litigio e al contenzioso. Il collega operante ha probabilmente aperto soltanto la polpa e sondato i canali e medicato temporaneamente il dente in questione. Magari e' stato solo sfortunato in quanto una lesione silente, sempre presente microscopicamente agli apici di un elemento dentale necrotico, e' stata riacutizzata dalla comunque necessaria strumentazione del canale. Serve piu' rispetto e solidarieta' tra colleghi, troppo facile giudicare e fare illazioni. Cordialita', giuseppe sepe
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 23-07-2012
Gent.le sig. Gianni mi piacerebbe sapere se abbia eseguito delle radiografie endorali pre e post trattamento perche' cosi' il quadro sarebbe piu' chiaro. Bisognerebbe capire se il dente fosse gia' necrotico o se in prossimita' ci siano altri denti gia' trattati in quanto un ascesso che crea simili problemi in meno di una settimana non e' mai capitato salvo ci sia gia' un focolaio quiescente ...... dunque con qualche dato in piu' sarebbe piu' semplice rispondere. Per quanto riguarda la restitutio ad integrum della sensibilita' possono passare anche molti e molti mesi. Il tutto dipende dall'entità' della flogosi. distinti saluti Vurro dr Francesco
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 23-07-2012
Sig. Gianni, mi trova in accordo con la competente risposta del dott.Sepe.
Pubblicato il 24-07-2012
Sig. Gianni ma perchè rivolgersi a noi e non al suo dentista? vada agli appuntamenti e lo faccia lavorare! il suo dente è stato solo medicato. Evitiamo le inutili considerazioni sull'operato per lo meno fino a terapia conclusa. Noi non stiamo qui a criticare o peggio a svilire il lavoro dei colleghi.
Pubblicato il 24-07-2012
Gentile Sig. Gianni, probabilmente vi è una irritazione del fascio nervoso che decorre sotto il dente dovuta all' infezione. Poi il dente poteva essere già in necrosi prima dell' apertura della camera pulpare, semplicemente si è resa evidente in un secondo momento. Cordiali saluti
Pubblicato il 24-07-2012
Sig Gianni è tutto possibile, ma senza radiografie prima e post-trattamento è difficile fare commenti. Comunque si fidi al suo dentista che sicuramente risolverà il tutto. Dott Fausto Perrone / Catanzaro
Pubblicato il 24-07-2012
Gentile paziente, l'evenienza di un ascesso dopo la terapia canalare di un dente necrotico è alquanto probabile. L'ipoestesia del labbro potrebbe dipendere dall'edema tissutale periascessuale che esercitando una certa compressione sul fascio nerveo-vascolare interferisce con la percezione sensitiva. Col riassorbirsi dell'ascesso, ritornerà una normale sensibilità nella zona interessata. Cordialità Prof. Dott. Russo Ciro Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia.
Pubblicato il 25-07-2012
Purtroppo eccezionalmente può capitare su cure non complete o per la persistenza di microrganismi in apice ed in tal caso se possibile si esegue una nuova devitalizzazione o ritrattamento, altrimenti la chirurgia è l'ultima spiaggia con l'apicectomia o l'estrazione. Cordiali saluti
Dentista Campania, Salerno
Vedi la scheda
Dentista Campania, Napoli
Vedi la scheda
Dentista Lazio, Roma
Vedi la scheda
Dentista Lombardia, Varese
Vedi la scheda
Dentista Puglia, Bari
Vedi la scheda