La devitalizzazione è l'unica strada ?
Scritto da massimo / Pubblicato il
Buongiorno, dopo aver posto intarsio in sostituzione di vecchia otturazione con piccola carie al di sotto su molare, ho iniziato ad avere ipersensibilità più al freddo che al caldo. Sono quindi tornato dal dentista che dopo test freddo mi ha diagnosticato eventualità di cura canalare qualora fosse peggiorato. Ora sono passato dal fastidio al dolore vero e proprio anche di notte. Prendo OKI o moment ma presumo dovrò intervenire diversamente. La devitalizzazione è unica strada? e se sì fino a che punto è stato conveniente ( e costoso) mettere intarsio al posto di semplice otturazione? Grazie
Pubblicato il 11-10-2012
Caro Signor Massimo, buongiorno a Lei, lei descrivi i sintomi di una iperemia, che poi che sia attiva e quindi reversibile o passiva e quindi irreversibile che porta ad una pulpite, lo può diagnosticare solo il Dentista. clinicamente. Se così fosse, ossia passiva, il dente va assolutamente curato endodonticamente se la Diagnosi fosse confermata dopo anche Diagnosi Differenziale con altre patologia, per esempio la presenza di tasche parodontali, visto che la sua età è una delle più colpite dalla Parodontite! Guardi che non è niente di particolare ma normalissima routine!Le spiego ancora qualcosa. Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perchè si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perchè si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato.LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e stia certa che si arriva ad una diagnosi.Ma qui non c'è niente di complesso! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 11-10-2012
Gentile Massimo, dalla sua descrizione sembrerebbe trattarsi di una pulpite ma la diagnosi vera e propria si fa con una accurata visita con test di vitalità e radiografia endorale. Solo in questo modo si potrà decidere in tutta sicurezza se il dente è da devitalizzare o meno. Per quanto riguarda l'intarsio, il suo dentista considerate le condizione del suo dente avrà deciso in merito ad una terapia più adatta al suo caso. Cordialmente
Pubblicato il 11-10-2012
Sig.Massimo, probabilmente non ci sono altre soluzioni oltre il trattamento canalare.
Pubblicato il 11-10-2012
Gentile paziente, il dolore notturno indica senza dubbio la irreversibilità della pulpite:Oki da sollievo al dolore ma non lo elimina e nel tempo potrebbe aggravarsi. L'indicazione è di devitalizzarlo, ma è bene che la diagnosi e cura siano affidate al dentista che l'ha in cura. Cordiali saluti
Pubblicato il 11-10-2012
Se è una pulpite irreversibile, si. Auguri.
Pubblicato il 11-10-2012
Il suo molare è in pulpite e l'unico trattamento è l'endodonzia.
Pubblicato il 11-10-2012
Gentile Sig. Massimo, penso proprio che il dente sia da devitalizzare. Comunque l’intarsio è una riabilitazione molto valida, spesso migliore di una semplice otturazione. Cordiali saluti
Pubblicato il 11-10-2012
Gentile paziente, a quanto sembra la sua è una pulpite irreversibile, il che significa che purtroppo dovrà "devitalizzare" quel dente. Cordialmente
Pubblicato il 11-10-2012
Dolore di notte e di forte entità sono normalmente segno di una pulpite irreversibile, perciò la devitalizzazione dovrebbe essere la soluzione al suo problema. In merito alla valutazione tra intarsio e otturazione credo che il suo dentista abbia fatto il possibile, ma a volte ci vorrebbe la sfera di cristallo.
Pubblicato il 11-10-2012
Salve Sig.Massimo. La sensibilità che lei riferisce può essere un possibile "effetto collaterale" della terapia conservativa eseguita sul suo dente. Se si tratta,poi, di una ipersensibilità reversibile o una pulpite, sarà il collega che la segue a diagnosticarlo. Ad ogni modo, se anche dovesse sottoporsi a terapia canalare, se ha un intarsio in materiale composito rinforzato (spero di si), non avrà pagato un lavoro inutile, poichè la cavità di accesso per la devitalizzazione verrà chiusa con materiale estetico dello stesso colore. Mi faccia sapere, buona serata.
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Pubblicato il 17-10-2012
Gentilissimo Massimo, per poterle dare una risposta è necessario effettuare una visita ed eventualmente una radiografia che lei può fare in modo gratuito e senza impegno presso uno dei miei ambulatori di Roma e provincia o di Latina. Cordiali saluti. Dott. Gentile Alessandro
Dentista Lazio, Roma
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Dentista Lombardia, Monza e Brianza
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Dentista Lombardia, Milano
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Dentista Abruzzo, Pescara
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