Dopo una normale otturazione del 4.7, il dente non smise di farmi male...
Scritto da sara / Pubblicato il
Buongiorno gentili Dottori, disperata vi scrivo per chiedervi, se possibile, un parere riguardante la mia (disastrosa e dolorosa) esperienza concerne la devitalizzazione del dente molare inferiore di destra (4.7). Il tutto è iniziato 5 anni fa. Dopo una normale otturazione del 4.7, il dente non smise di farmi male e la dentista decise che oramai non c'era più nulla fare (carie arrivata sino alla polpa) oltre che procedere alla devitalizzazione del suddetto dente. Dopo tutta la routine che ne consegue (pulizia canali, medicazione, etc), il dente venne chiuso con la gutta perca, controllo finale con rx con la conclusione che il tutto era posto. Sembrava fosse cosi sino a che tre mesi fa il dente in questione ha iniziato all'improvviso a farmi male, molto male. Dopo un breve consulto da un nuovo dentista (la precedente dentista era andata in pensione) e con la panoramica dentale + rx specifico del 4.7 si scopre che purtroppo i canali non erano stati correttamente chiusi e che evidentemente i batteri presenti nel tratto "libero" si erano risvegliati provocandomi questi forti dolori. Decido cosi di rivolgermi ad un endodentista che mi spiega che l'unica opzione possibile è una nuova più accurata cura canalare. Decido di fidarmi ovviamente e cosi inizia la mia prima seduta durante la quale viene aperto un canale, inserito nello stesso il medicamento mentre per quello che concerne gli altri due sembra esserci un problema, ovvero uno "strumento" sembra bloccare il passaggio delle “lime”. Il dentista mi consiglia quindi di assumere dell'antibiotico (Augmentin) per una settimana per cercare di eliminare in questo modo i batteri dalla zona ostruita. Durante la seconda seduta, con dolore ancora presente, si cerca nuovamente di aprire i due restanti canali, ma senza esito. Mi viene nuovamente inserito del medicinale nel canale libero con la rassicurazione che passerà il tutto e che se non si riesce ad arrivare a fondo dei due canali ostruiti non si può fare nulla ma lasciare cosi e la volta successiva chiudere definitivamente i canali. Siccome il dolore persisteva (antidolorifici a go go nel frattempo), vengo chiamata per una terza seduta (avvenuta esattamente il 16 novembre 2012) in cui il dentista mi spiega che cercherà nuovamente di pulire il canale aperto e di riaprire i due canali ostruiti. Mi viene dato dell'anestetico locale (Ubistesin Forte) e verso la fine di un'ora e mezza di seduta sento all'improvviso tre forti scosse ma penso che sia una cosa diciamo normale. Mi viene detto che per la terza volta non si è riusciti a pulire bene 2 canali su tre per via di questo ipotetico strumento presente nel tratto canalare ma che mi è stato comunque inserito nuovamente del medicinale e in più è stato inserito nei canali radicolari il Ca(OH)2, idrossido di calcio. Se dopo tutto ciò il dolore ancora non passasse, allora non resterà che estrarre il dente. E qui inizia il mio calvario vero e proprio. Passano un paio d'ore dalla seduta dal dentista e l'anestesia stranamente non passa. Dopo oltre 12 ore sento ancora tutta la parte inferiore destra anestetizzata (lingua esclusa), sensazione di pressione/schiacciamento dei denti inferiori, improvvisi formicolii. Il giorno seguente mi reco immediatamente dal dentista che perplesso mi dice che forse è stato toccato il nervo alveolare inferiore durante l'anestesia o durante la cura canalare oppure che si è formato un po' di pus ma insomma nulla di che. Non rassicurata, decido di rivolgermi ad un chirurgo maxillo facciale e spiegatagli la situazione mi diagnostica anestesia del labbro inferiore di destra dovuta a probabile trauma del nervo mandibolare. Cura: Bentelan 1 mg per 6gg e 2 settimane di compresse Benerva 300 mg. Inizio a fare la cura ma la situazione invece di migliorare peggiora e tanto. Da una situazione di anestesia quasi completa inizio a sentire continue scosse nella zona interessata, in particolare nei primi 4 denti inferiori di destra. Scosse elettriche continue, formicolii, sensazione come se mi trapanassero sui denti sani, forte pulsazione come se i denti volessero uscire dalle gengiva, mai provato una situazione simile... non riesco più a dormire un'ora, anche perché il poggiare la testa sul cuscino peggiora la situazione. Sono ritornata dal chirurgo maxilo facciale con una nuova radiografia in cui sembra risultare esserci del materiale al di fuori dell’apice ma il dottore mi dice che non sa come procedere in questo caso o come farmi passare questa atroce sensazione e al massimo di ritornare dal endodontista. Sono disperata, qualsiasi vostro parere sarebbe non gradito, ma di più. Per facilitarvi, allego l’ultima panoramica dentale fatta tre giorni fa (lunedi). Mi scuso inoltre per la lunghezza del post e per l’utilizzo di linguaggio non specialistico ma purtroppo non sono del mestiere. Grazie in anticipo.
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