Alcuni mesi fa mi sono state cambiate alcune corone per problemi di natura occlusare
Scritto da giuseppe / Pubblicato il
Buonasera ho un problema, alcuni mesi fa mi sono state cambiate alcune corone per problemi di natura occlusare. E' stato fatto un lavoro molto sostanzioso, ora nell'arco di tre mesi dal lavoro concluso, mi ritrovo con un dente in alto che è un pilastro di un ponte di tre elementi che mi crea fastidi e a volte dolore in basso sulle radici, se tocco la zona sento un po di dolore, alla masticazione non ho dolore, ma a volte sento il dolore risvegliarsi spontaneamente. Poiche ho investito tanto è adesso mi trovo come penso un granuloma non vorrei buttare il ponte finito tre mesi fa, come potrei intervenire, allego foto del dente. Grazie
Pubblicato il 18-02-2013
Caro Signor Giuseppe, in effetti, pur essendo la lastra non una Rx endorale (che sarebbe quella adatta), ma una parte di una OPT, per nulla dettagliata, sembrerebbe, "a naso" anzi "ad occhio", che la radice vestibolo distale avesse una terapia canalare corta ed una osteolisi periapicale (granuloma probabilmente). Sembrerebbe anche che lo stesso ci fosse periapicalmente alla radice palatale! Ma bisogna confermare tutto con visita clinica ed una Rx endorale ben fatta!Quindi bisogna ritrattare, se confermato, endodonticamente il dente!Per inciso vedo anche un difetto osseo ad una parete residua interprossimale, distalmente al molare con tendenza a formare un difetto osseo a più pareti misto, in profondità, concavo, detto cratere interprossimale, speculare probabilmente alla forma della corona marginalmente cervicalmente, tipico delle corone "debordanti"! Ricordando che c'è relazione diretta tra forma del dente e quindi della corona protesica e mfestonatura gengivale ed ossea! Si dovrebbe valutare con un sondaggio parodontale da estendere però a tutti i denti per fare una corretta diagnosi parodontale!Le lascio un disegno del suo difetto osseo: guardi la prima foto in alto a sinistra che mostra un emisetto ad una parete residua ed il tratteggio in rosso della osteotomia osteoplastica di chirurgia ossea resettiva Parodontale per curarlo. Ovvio che bisogna anche rifare una corona con adeguata e corretta forma marginale. Nella terza foto in basso a Sin. vede col tratteggio la terapia di un cratere osseo interprossimale tipo la parte più profonda del suo, curato sempre con osteotomia osteoplastica parodontale. Se fosse più profondo di 6 mm, allora bisognerebbe fare una chirurgia ossea non pèiù resettiva ma ricostruttiva o addirittura rigenerativa! Ma dopo Visita Parodontale, preparazione iniziale con curettage e scaling etc e seconda visita parodontale con risondaggio delle tasche parodontali per fare una diagnosi ed impostare la terapia eventuale, corretta!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 18-02-2013
L'rx che ha postato evidenzia una terapia endodontica incongrua, inizierei con un ritrattamento del molare...
Pubblicato il 18-02-2013
Gentile Paziente, concordo perfettamente con la risposta del Dott. Petti. A questo punto, se la radiografia endorale e la visita clinica dovessero confermare la lesione endodontica, l'unica terapia corretta sarebbe un ritrattamento canalare perchè la cura appare radiologicamente insufficiente nell'otturazione tridimensionale dello spazio endodontico (canali). Purtroppo, a meno di non voler distruggere il lavoro protesico appena ultimato, sarà necessario forare una porzione occlusale della corona esistente, ritrattare i canali e poi procedere ad una "otturazione" del manufatto protesico con materiali compositi. Per avere maggiori possibilità di successo è imprescindibile l'uso della diga di gomma: un foglio di gomma che serve ad isolare il dente dal resto della cavità orale e ad evitare pericolose infiltrazioni salivari e quindi batteriche. Cordialmente
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Pubblicato il 18-02-2013
Se non vuoi togliere la capsula apicectomia o rizectomia della radice con granuloma
Pubblicato il 18-02-2013
Gentile Sig. Giuseppe, è probabile che ci sia un problema di natura endodontica per cui se così fosse bisogna effettuare il ritrattamento canalare. Se fatto in maniera corretta risolve il problema.
Pubblicato il 18-02-2013
Gentile paziente dalla lastra sembra un trattamento canalare non completo, per cui necessita di un ritrattamento, per il quale deve essere prima rismontato il ponte per poter rieseguire una terapia corretta, il ponte a volte si riesce a smontare, altrimenti ne parli con il medico vedrà troverete un accordo. Cordiali saluti
Pubblicato il 18-02-2013
Il problema è quasi sicuramente di natura endodontica. La devitalizzazione in questione risulta corta su tutti i canali, ma in corrispondenza di quello distale si evidenzia una rarefazione periapicale ossia un granuloma. Queste lesioni si sviluppano nell'arco di mesi o anni e sono asintomatiche per molto tempo. Prima di fare capsule nuove bisognerebbe valutare la qualità dei monconi sia da un punto di vista parodontale che da un punto di vista endodontico. La terapia consiste nella ridevitalizzazione ed eventualmente nell'apicectomia.
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Pubblicato il 18-02-2013
Gentile Giuseppe, la terapia canalare è incongrua (troppo corta). Se il ponte è cementato provvisoriamente basta rimuoverlo e ritrattare i canali radicolari. Se fosse cementato definitivamente, si può sempre "provare" a rimuoverlo per effettuare il ritrattamento, altrimenti un'apicectomia potrebbe risultare sufficiente (con questa procedura però e difficile trattare la radice palatale ed è meglio sempre il ritrattamento). Inoltre per ritrattarlo, se non si riuscisse a rimuoverlo, l'ultima spiaggia per evitare di buttare il ponte nel cestino è forare la ceramica ucclusale sul molare per avere l'accesso ai canali radicolari. Tutto questo risolverebbe i granulomi periapicali evidenti in rx. Altro capitolo è il difetto osseo tra molare e premolare che sarebbe stato da trattare prima dell'esecuzione del ponte definitivo (come anche il ritrattamento endodontico..)...ma questa è un'altra storia....chieda al Suo dentista. PS: mi sembra, dalla lastra, di evidenziare il difetto osseo tra i due denti che, se cosi' fosse, sarebbe sondabile con una sonda parodontale e Lei avrebbe la gengiva infiammata e sanguinante; ma senza una visita è impossibile dirlo. Se invece ho preso un abbaglio, vedendo in una lastra non ben definita quello che non c'è, chiedo venia.. Cordialità Dr. Luca Baucia
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Pubblicato il 18-02-2013
Sig. Giuseppe, non è lei che deve trovare una diagnosi o il tipo di cura, basta ritornare dal responsabile che aveva gestito la riabilitazione e lasciare il problema, se è un iscritto all'ordine dei medici, non avrà certo problemi a risolverlo.
Pubblicato il 18-02-2013
Gentile Giuseppe, sembrerebbe essere una cura canalare incongrua. Si può smontare il ponte, anche se cementato definitivamente (esistono diversi metodi) e poi rifare la cura canalare (ritrattamento). Cordialità.
Pubblicato il 19-02-2013
Gentile paziente, dalla radiografia in questione si evince una rarefazione apicale sulla radice distale, pertanto andrebbe sfissato il ponte e ritrattato il canale infetto. Cordiali saluti Dr. Tommaso Giancane
Pubblicato il 19-02-2013
Da ciò che evidenzia la radiografia (anche se immagine di qualità bassa) il problema è dovuto alla non corretta terapia canalare. Se lei non vuole correre il rischio di rifare il restauro protesico ... può risolvere il problema con un intervento di apicectomia sulla radice distale e su quella palatale. Si tratta di asportare la parte della radice non trattata e ottenere un sigillo attraverso l'otturazione in senso opposto cioè dall'apice neo-creato verso la corona utilizzando cemento MTA. Personalmente utilizzo questa tecnica con successo da anni innestando nell'osso un concentrato piastrinico che favorisce un rapido riottenimento di osso neoformato. Alessandro Sassi spec. in Odontostomatologia e Chirurgia Orale ed Implantologia Casale Monferrato
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Pubblicato il 19-02-2013
Gentile paziente, la valutazione della lastra sembrerebbe presentare una terapia endodontica un po' carette sulla radice distale, con piccolo granuloma periapicale annesso. Non mi sembra bello gettare la croce contro il dentista che l'ha seguita, che sarà sicuramente un ottimo professionista, spesso nei ritrattamenti endodontici è difficile arrivare all'apice, per cui può essere una evenienza che il suo odontoiatra ha considerato. le soluzioni per il suo problema ci sono e sono varie, vanno da una apicectomia del dente interessato, ad un tentativo di ritrattamento endodontico. Ne parli apertamente con il suo dentista e sono certo che troverete una soluzione. Dott Andrea Oria. dentista Torino, centro odontoiatria microscopica, endodonzia, conservativa, parodontologia implantologia ortodonzia, recupero fallimenti teraoeutici
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