Che tipo di sostanza velenosa incapsulata nel molare potrebbe causare questi problemi?
Scritto da marco / Pubblicato il
Salve 5 anni fa sono capitato in mano ad uno squallido un criminale con estremi falsi per una devitalizzazione di un molare che è durata 1 anno e mezzo, con conclusione di molare estratto presso altro studio, il tutto con la scusa che non avrebbe mai estratto un molare senza aver provato di tutto mi è costato circa 1000 euro a 50 euro la volta, in più ho ancora una piccola otturazione dello stesso individuo, ora il problema è un' altro che solo ora sto collegando a questa vicenda.. allora ricordo che ad ogni seduta lo stesso mi incamerava nelle radici un prodotto puzzolente sembrava odore della famiglia creolina, poi chiudeva provvisoriamente e tempo due giorni mi scoppiava pus a catinelle dalla gengiva, quindi antibiotici e poi stesso ciclo fino al cambio studio, alcuni mesi dopo finita tutta la vicenda inizio a sentire puzza purulenta nel naso che (dura fino ad oggi), poi all' improvviso mi insorge una fobia sociale incomprensibile, poi l' anno scorso ho un episodio cardiaco, visto la giovane età, il peso esiguo, la mancanza di colesterolo e fattori di rischio, e le coronarie indenni il cardiologo rimane spiazzato sulle cause e si pensa ad un avvelenamento. Vi chiedo secondo voi cos' era quella sostanza che metteva nel molare? Che tipo di sostanza velenosa incapsulata nel molare potrebbe causare questi problemi? Vi ringrazio in anticipo inviandovi i Migliori Saluti.
Pubblicato il 16-12-2013
Caro Signor Marco, ma scusi tanto, ci ha messo ben un anno e mezzo di cure per capire che si trovava da un abusivo della Professione Medica Odontoiatrica? Abusivo, dedotto da quanto dice Lei "con estremi falsi", ossia con Titoli Accademici e Professionali Falsi! E tutto questo dopo che aveva già precedentemente fatto fare una otturazione a questo Falso Odontoiatra? Sorge il dubbio che Lei sapesse benissimo che si trattasse di un Abusivo altrimenti, scusi sarebbe proprio molto "sprovveduto" a cascarci più volte e per un tempo così lungo! Lo denunci alla Magistratura e gli chieda i Danni! Poi per rispondere alla sua domanda sul cuore, dovrebbe essere più preciso. Dire " episodio cardiaco", non vuol dire niente! Che diagnosi è stata fatta dal Cardiologo? Se per esempio fosse di natura infettiva tipo endocardite si potrebbe pensare ad una malattia focale a partenza dal dente curato male o se fosse un infarto, si potrebbe pensare a patologie parodontali non curate o endoparodontali curate male, a quanto dice Lei! Parlare genericamente di "Episodio Cardiaco", ripeto vuol dire tutto e niente! Parlare di avvelenamento dopo un anno e mezzo, vuol dire tutto e niente! Le sostanze usate, bah, le chieda a chi le ha usate, tramite magari la Magistratura! Dal suo racconto si potrebbe evincere che forse siano state usate sostanze arsinicali o iodoformiche. Le arsenicali sono particolarmente lesive e nocive ma di regola, come quelle iodoformiche, localmente e non sistemicamente. Un rapporto causa/effetto diretto col cuore, salvo quanto detto sopra, andrebbe dimostrato, anzitutto con una Diagnosi fatta a Regola d'arte, sia Odontoiatrica che Cardiologica , correlata e confortata da analisi ematologiche che potrebbero evidenziare ancora alterazioni anche dopo un anno e mezzo! Si rivolga ad un bravo Medico Specialista in Medicina Interna per farsi fare una Perizia, coadiuvata da un bravo Odontoiatra e da un bravo Cardiologo oltre che da un competente Avvocato che la sappia tutelare! Spero di esserle stato utile! Cosa altro dire? Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Estetica Dentale e del Sorriso e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 16-12-2013
Mi associo alla splendida risposta del dr. Petti. C'è un rapporto fra un dente con infezione (da granuloma o parodontale) e la malattia cardiaca ben accertato, ma da documentare con analisi appropriate del cardiologo. Quanto alle sostanze, in effetti nella storia della odontoiatria è stato usato in tutto e di più, anche sostanze ora desuete ed abbandonate da tempo. Un abusivo potrebbe aver usato chissà che. Dicono che esistono anche dei granulomi chimici sui denti devitalizzati da tossicità locale di cementi endodontici incongrui. Quindi la prima cosa da fare è una serie di radiografie che ci dicano come stanno realmente ora i denti e se ci sono focolai di infezione.
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Pubblicato il 16-12-2013
Potrà anche essere stato un criminale, ma non l'ha avvelenato. Può aver messo nel dente: creosoto, formaldeide, pasta iodoformica, candeggina, antibiotici, eugenolo. Forse mi sfugge qualcosa, ma nulla che possa avvelenarla o che sostenga quanto da lei lamentato.
Pubblicato il 16-12-2013
Sul racconto che ci fa della sua patologia si potrebbe impastire una sessione intera in un nostro convegno e tale sessione io la intitolerei "Marco nel paese delle meraviglie insidiato dal dentorco abusivo ". Ma è mai possibile che nell'era della informatica, (Scienza che si occupa dell'informazione,totale, globale a tutto campo anche attraverso il suo PC), ha accettato passivamente un iter diagnostico terapeutico d'altri tempi, ma nemmeno Doppio Rum e Salasso nel Far West si sarebbero comportati come quel farabutto di cui Lei parla. In soldoni: avvelenamento si, ma da tossine a partenza da quel foco apicale che ha sconfinato nei seni. Si affidi ad un odontoiatra e ad un medico legale. Auguri Dott. Antonio Di Vito
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Pubblicato il 16-12-2013
Il problema non è la sostanza utilizzata ( quasi certamente cresatina) ma la risposta infettiva che si è diffusa a tal punto da interessare il circolo ematico e quindi il cuore. Cordialmente.
Pubblicato il 16-12-2013
Sig. Marco, pensi che la gente si rivolge a dentisti senza laurea, coscienti di quello che stanno facendo, pensando di risparmiare, ma questi sono i risultati, oltre un anno di sofferenze e una mutilazione dentale con 1000 euro andati in fumo. Su cosa era stato inserito nel dente ci può mettere una pietra sopra, perché ora il dente non c'è più.
Pubblicato il 17-12-2013
Le sostanze strane possono essere:pasta iodoformica-principi arsenicali e paraformaldeidici-cresatina-clorofenolocanforamentolo-eugenolo-amuchina---cosa puo' essere pero'che persiste ancora nel naso a distanza di un anno e mezzo? io penso che Lei al solo ricordo di una di quelle sostanze sopra menzionate rimanga suggestionato negativamente.... cosa puo'essere di cosi velenoso che non lo abbia ucciso li per li oppure che lo possa danneggiare ancora a distanza di molto tempo? a questo punto niente che Le possa permettere di raccontarci questa storia a distanza di oltre due anni e piu'.... Stia piu' tranquillo e si metta l'animo in pace che ormai il molare non c'e' piu' e per il futuro impari ad affidarsi a persone (professionisti) piu'serie e meno turlupinatrici!!! e non mi dica che Lei non se ne era accorto per tempo che l abusivo non era un vero dentista. Si ricordi che un vero medico non va per tentativi per un anno e mezzo e neanche il piu' sprovveduto dei pazienti gli va dietro... forse Lei era stato attratto dal fatto che avrebbe risolto il Suo problema con pochi soldi mentre l abusivo e' stato piu' bravo di Lei che glieli ha saputi levare un po' per volta illudendola che Le avrebbe curato il molare.Mi auguro che questa vicenda Le abbia insegnato di diffidare e di rivolgersi a gente seria--Auguri per il futuro. Cordialmente
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