Secondo il vostro parere la devitalizzazione è necessaria?
Scritto da Laura / Pubblicato il
Salve, vorrei un vostro parere. Nel 2010, a seguito di una carie, il mio dentista ha eseguito l'otturazione del dente. Nel 2013 ho avuto un episodio di forte dolore al dente in questione e sono andata a farlo vedere: dalla visita l'otturazione risultava perfetta e non c'erano segni di problemi al dente; dalla panoramica il dentista ha notato che avevo la sinusite e mi ha prescritto la cura antibiotica con ciproxin. Da allora non ho avuto più problemi al dente, pur essendo spesso raffreddata e con leggere sinusiti. La settimana scorsa ho sentito un dolore sulla gengiva ma non vedevo niente, tre giorni dopo è comparso un piccolo ascesso in alto sulla gengiva (abbastanza lontano dal dente, non intorno ad esso) e a metà tra il dente in questione (molare superiore sinistro, quinto dente dopo l'incisivo) e quello successivo. Non avevo alcun dolore al dente ma l'ascesso si è ingrossato e sono andata dal dentista: mi ha fatto una panoramica e secondo lui l'otturazione va bene ma a seguito di queste "ripetute" infiammazioni è il caso di devitalizzare il dente. Mi ha dato una cura antibiotica con augmentin per 6 giorni, oggi sono al terzo giorno di cura e l'ascesso non è diminuito. La mia domanda è: secondo il vostro parere la devitalizzazione è necessaria? Ho 23 anni e avrei preferito conservare il dente "vivo" ancora per un po' dal momento che a parte questi casi non mi ha creato problemi. Grazie per la disponibilità!
Pubblicato il 10-03-2014
Sig. Laura, le sole RX non bastano per stabilire se occorre un trattamento canalare, occorrono altre ben precise indagini strumentali. Controlli se chi opera su di lei è iscritto all'ordine dei medici, se così fosse lo inviti a iscriversi al mostro portale dove troverà un forum a lui dedicato, dove molti colleghi potranno dare a questo odontoiatra tanti consigli per risolvere questo semplice caso. Trovo non corretto e inutile spiegare a lei, come si potrebbe risolvere il suo caso senza il parere del collega.
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Pubblicato il 10-03-2014
Cara Signora Laura, un Dentista che per valutare radiologicamente una patologia dentale fa sempre una panoramica e non una Rx endorale, mi lascia molto perplesso anche perchè la panoramica, al contrario della Rx endorale, richiede molte più radiazioni nocive per il corpo umano. Poi non serve perchè deforma l'immagine riportando su un piano la bocca che è curva e sovrapponendo i piani è molto meno dettagliata e leggibile di una semplicissima Rx endorale. Infine la Rx endorale costa infinitamente meno! Non collezioni Radiazioni inutili già dalla sua giovane età! La visita clinica che evidentemente è mancata avrebbe dovuto consentire la Diagnosi. La Rx endorale sarebbe stata e sarebbe ora una conferma e basta! Sarebbe bastato fare una stimolazione termica dei denti interessati. Evidentemente il suo dente soffriva già di una patologia pulpare, probabilmente da iperemia passiva. Le spiego. Avrà sentito, probabilmente da me, parlare di iperemia attiva e iperemia passiva, di danno arterioso e danno venoso, di pulpite e di Necrosi e di Sindrome Radicolare della polpa! Le chiarisco un pò le idee se permette. Le spiego che il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente (iperemia passiva) e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata,si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta, che è il suo caso ed il dente va devitalizzato senza "scampo" o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, o una cisti. Ecco che si forma come conseguenza dell'infezione, un ascesso. La spiegazione datalee dal suo Dentista, delle ripetute infiammazioni che avrebbero danneggiato il dente è una spiegazione di comodo e niente più! Tutto questo lo si vede e lo si sarebbe dovuto vedere subito, con una visita clinica banalissima e una Rx endorale e basta e se il dente è o fosse stato in iperemia passiva, pulpite o necrosi deve essere curato o lo si sarebbe dovuto curare dalla prima volta, endodonticamente, ossia devitalizzandolo, usando un termine improprio! Cordialmente
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Pubblicato il 10-03-2014
Cara Laura, è impossibile darle risposte senza un esame clinico. E' possibile, comunque,che la polpa del dente già curato precedentemente (magari per una carie molto profonda) sia andata in necrosi nonostante la ricostruzione risulti ancora integra. In questo caso si spiegherebbero i suoi disturbi e la comparsa dell'ascesso e la terapia canalare sarebbe la terapia corretta.
Pubblicato il 10-03-2014
Con buona probabilità il dente non è più "vivo" quindi il trattamento canalare si impone. Cordialità
Pubblicato il 10-03-2014
Cara Laura, dopo visita accurata e test di vitalita' si decide la terapia che, in questo caso, sembra confermare quello che le e' stato detto. Se l'otturazione e' perfetta bisogna cercare la causa, ma anche se non fosse sicura l'origine dell'ascesso, credo sia la strada giusta quella della apertura della camera ove e' contenuto il nervo e tutto il resto; dopo di che' si completa la terapia canalare
Pubblicato il 10-03-2014
Dopo una cura odontoiatrica c'è la possibilità che il dente vada in contro a necrosi e richieda quindi la devitalizzazione.
Pubblicato il 10-03-2014
Gent.ma Sig.ra Laura, i solo esami rx sono insufficienti per stabilire se un dente "è morto" (necrosi della sua polpa dentale ). Il suo dentista dovrebbe aver fatto almeno una prova "del freddo" per stabilire se ci sono dei segni di vitalità su tutti i denti della zona in cui si è verificato l'ascesso. La diagnosi è possibile farla solo integrando i dati dei vari esami (clinici e radiografici). In ogni caso non si devitalizza mai un dente sulla base di sole panoramiche dentarie e credo che ciò il suo dentista lo sappia molto bene. Esprima i suoi dubbi al collega che dovrebbe saperla rassicurare. Cordiali saluti
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Pubblicato il 10-03-2014
Gentile signorina, se c'è un ascesso, specialmente se è in alto, lontano dal bordo gengivale, e data la sua giovane età, escluderei un problema parodontale. Per cui uno dei due denti è "morto". Per sapere quale: niente rx, specialmente panoramiche, io spruzzo un po' di ghiaccio spray su un batuffolo di cotone in cima ad una pinzetta e tocco delicatamente, all'inizio, poi con più insistenza il dente in esame. Se ha subito una necrosi il paziente non sente nulla, se è vitale sente il freddo (per quello si fa piano all'inizio) che insistendo diventerebbe dolore ed un inutile stress termico alla polpa. Come dice il Dott. Ruffoni verifichi l'iscrizione all'albo del suo dentista, sono situazioni facili e comuni...
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Pubblicato il 10-03-2014
Gentile Laura, concordo con le perplessità dei colleghi, è sempre importante controllare l'iscrizione all'albo. La diagnosi deve essere completa e chiara per poter stabilire una terapia adeguata. Cordiali saluti.
Pubblicato il 11-03-2014
Per sapere se necessario eseguire una devitalizzazione basta inserire un cono di guttaperca all' interno della fistola ed eseguire un rx endorale, così si può vedere dove arriva il cono e quindi si capisce quale è la fonte dell'ascesso e quindi intervenire con una devitalizzazione al dente causante l'infezione acuta. Buona giornata Fabio VAja
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