Voi proporreste di sostituire l'amalgama e vedere come va, oppure se ci sono altre strade da intraprendere?
Scritto da Alessandro / Pubblicato il
Buon Giorno, circa 30 anni fa da bambino mi sono state curate diverse carie nei denti molari, sono sempre stato bene fino a 4/5 anni fa quando ho iniziato ad accusare sensibilità ad un dente, l'anno dopo ad un'altro e adesso sono al terzo dente devitalizzato e incapsulato con ceramica...volevo sapere se questo è l'unico approccio alla sensibilizzazione oppure se Voi proporreste di sostituire l'amalgama e vedere come va, oppure se ci sono altre strade da intraprendere?! GRAZIE p.s. la sensibilizzazione parte con sensibilità al caldo/freddo per poi finire dopo qualche mese in mal di testa e difficolta a schiacciare
Pubblicato il 05-05-2014
Caro Signor Alessandro, buongiorno. Non si tratta di "vedere come va" ma di fare una esatta e completa Diagnosi e emettere una Prognosi e pianificare la terapia idonea. Il dolore indica una sofferenza pulpare che può essere transitoria o no. Le spiego. Bisogna valutare la Vitalità dei denti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata,si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono = necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI O DA FRATTURA MICROSCOPICA DI UN DENTE DEVITALIZZATO è invece sordo profondo e non pulsante. La diagnosi differenziale è però ben precisa! Fatta la Diagnosi si attua la terapia. Non c'è niente da "vedere come va"! Cari saluti e stia tranquillo! Sono "fesserie"!
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Pubblicato il 05-05-2014
Se in un dente otturato si ha un'infiltrazione, l'otturazione va rifatta ma se la carie secondarie è grande o la ricostruzione preesistente è grande l'approccio sarà demolitivo prima e ricostruttivo poi come ha fatto. Cordiali saluti
Pubblicato il 05-05-2014
Sig. Alessandro, le cure non le deve cercare o decidere lei, c'è ha già parecchia confusione, le consiglio di farsi scrivere diagnosi e cure proposte e poi ne riparliamo.
Pubblicato il 05-05-2014
Il problema non è se sia necessario sostituire l'amalgama e "vedere come va" o meno. Mi spiego meglio. Indipendentemente dal materiale che si è utilizzato per fare le otturazioni, se si ha sensibilità al caldo/freddo (sintomo classico di carie in atto) e il dentista vede che la sua otturazione è infiltrata (e quindi da ri-fare), l'otturazione si rimuove e si valuta se sia necessario devitalizzare o meno il dente (e quindi eventualmente incapsularlo). Ovviamente, avendo fatto queste otturazioni molto tempo fa, è realistico e probabile che stiano incominciando a dare dei problemi come lei ha appunto descritto, e che, una volta che si interviene su un dente, la terapia esiti in devitalizzazioni e ricostruzioni importanti anche protesiche. Quindi in teoria quello che sta facendo è tutto giustissimo, ma è solo il collega, quando apre il dente rimuovendo la vecchia otturazione, a vedere come sia necessario procedere.
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Pubblicato il 05-05-2014
Gentile sig. Alessandro, certo che una otturazione si sostituisce nel tempo, e mai quando il dente ha bisogno di una devitalizzazione. Quando si interviene in questo modo, bisogna spesso asportare del dente per trovare la strada ai nervi. Io le consiglio di non aspettare trent'anni per un controllo sulle otturazioni, cordiali saluti
Pubblicato il 05-05-2014
Caro signor Alessandro, credo che le carie otturate sia in amalgama che in composito vanno controllate periodicamente, non dopo 25 anni, anzi mi complimento con il collega per l'ottimo lavoro.
Pubblicato il 06-05-2014
Se le otturazioni in amalgama sono state fatte bene, inutile sostituirle: sono tra le poche cose sicure in odontoiatria. Il problema dell'ipersensibilità che causa del degenerazione della polpa dentaria, dovrà essere cercato altrove. Forse in nuove carie o in erosioni del colletto. Un bravo dentista è capace di individuare prima la causa (diagnosi), e poi interviene (cura)! Cordiali saluti.
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