E' normale che il dente continui a pulsare due giorni dopo la devitalizzazione?
Scritto da Caterina / Pubblicato il
Buongiorno, 1 mese fa ho effettuato una otturazione su un dente più volte otturato negli anni, che tuttavia da 8 anni non dava problemi. 2 settimane dopo l'otturazione, essendo costante un dolore sordo e cronico al dente, torno dal dentista per un controllo e decide per la devitalizzazione. Non esegue radiografia, ma io essendo inesperta non ci faccio caso. Procede quindi subito con la devitalizzazione, che esegue in due sedute, fatte a distanza di una settimana. Dopo la prima seduta provo un variabile dolore continuo e pulsante. Dopo la seconda seduta, avvenuta due giorni fa, provo un dolore molto forte e costante, tanto da assumere inuprofene ogni 6 ore, ma con scarsi risultati. Ho appuntamento tra 5 giorni per eseguire la ricostruzione del dente, mi è stato detto che mi sarà inserito un perno. I miei dubbi sono i seguenti. E' normale che il dente continui a pulsare e "tirare" ancora due giorni dopo la devitalizzazione? E' normale che non mi sia stata fatta alcuna radiografia? Qualora sia tutto nella norma, si procede con la ricostruzione nonostante il dolore o sia aspetta ancora qualche giorno? Lo studio dentistico dal quale sono in cura è di due medici chirurghi, specializzati in odontoiatria, di circa 50 anni. Equivalgono a degli odontoiatri? Vi ringrazio molto delle risposte che potrete darmi. Caterina
Pubblicato il 16-05-2014
Non ė normale che dia disturbi ma può capitare dopo i fastidi da lei riferiti. Non ė invece assolutamente professionale devitalizzare senza neppure una radiografia anche se si usa il rilevatore apicale i medici devono essere iscritti all'albo degli odontoiatri e qualsiasi cittadino può informarsi presso l'ordine dei medici. Cordiali saluti
Pubblicato il 16-05-2014
Cara signora Caterina è difficile risponderle a distanza senza visitarla clinicamente e senza poter stabilire se il dente a "pulsare" sia proprio quello o sia magari un altro! Cerco di spiegarle. Dolore indica una sofferenza pulpare che può essere transitoria o no. Le spiego. Bisogna valutare la Vitalità dei denti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono = necrosi, e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti. IL DOLORE DA NECROSI O DA FRATTURA MICROSCOPICA DI UN DENTE DEVITALIZZATO è invece sordo profondo e non pulsante. La diagnosi differenziale è però ben precisa! Per saperlo bisogna fare una Visita clinica con prove termiche anche se il suo Dentista può indubbiamente risponderle anche per telefono dato che conosce la sua situazione clinica. Parli col suo Dentista e stia serena. Cari saluti
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Pubblicato il 16-05-2014
Sì equivalgono a degli odontoiatri. Sì è normale avere fastidio - dolore per alcuni giorni dopo il trattamento di devitalizzazione (si assumono farmaci quali anti - infiammatori ed antibiotici nel caso). No solitamente una radiografia pre - operatoria si esegue (anche se spesso, viene omessa dal collega). No non è logico chiudere, cioè ricostruire un dente che continua a fare male: in questo caso è opportuno controllare, capire perchè continua a fare male (se si tratta soltanto di sintomatologia post - trattamento o di errori - omissioni intra - operatori) e ricostruire soltanto quando la sintomatologia è scomparsa ed è possibile mangiare sopra al dente senza nessun problema. Tutto questo glielo scrivo sinteticamente, dato che non ho radiografie nè la posso visitare, ma il concetto è semplice: i sintomi di dolore - fastidio devono scomparire (sono, entro una certa soglia temporale, normali), e solo allora si procede alla ricostruzione. Quindi prima di farsela ricostruire, faccia presente che il dente non è ancora "a posto" e sicuramente la controlleranno adeguatamente i colleghi.
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Pubblicato il 16-05-2014
Buongiorno, che il dente riferisca dolore può essere nella norma, io penso che il suo problema sia di tipo batterico, sigillare il dente mi sembra inopportuno , ma questo deve sempre essere avvalorato da una visita e darle spiegazioni precise attraverso il web è decisamente inopportuno. Il fatto che Lei riferisca dolore è perchè il il nervo sia andato in necrosi e quindi deve essere eseguito una terapia endodontica volta alla risoluzione della necrosi pulpare.Io invece di farmi chiudere il dente con una otturazione definitiva in composito, sigillerei i canali radicolari in modo definitivo ed poi terrei il dente chiuso con una otturazione provvisoria in modo che se ci fossero problemi , in modo agevole è sempre in grado di intervenire senza necessari interventi per rimuovere l'otturazione definitiva Buona giornata
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Pubblicato il 16-05-2014
Gent.ma Sig.ra Caterina, dopo una devitalizzazione può essere normale avvertire un certo fastidio/dolore sul dente trattato, specie sotto carico masticatorio. Normalmente questa sintomatologia deve essere in "discesa", gradualmente ridursi fino a scomparire, magari con l'aiuto di analgesici/antiinfiammatori. Se così non fosse è necessario appurare con cautela la causa del persistere della sintomatologia, senza proseguire ulteriori cure. Le Rx endorali preoperatorie fanno parte di una buona diagnosi, per evitare imprevisti o sorprese intraoperatorie; talvolta capita che per eccesso di fiducia nella diagnosi clinica si ometta l'esecuzione di Rx. Sarebbe opportuno a questo punto fare una rx post-operatoria per verificare la correttezza delle cure eseguite. Cordiali saluti
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Pubblicato il 16-05-2014
Sig. Caterina, i due medici equivalgono agli odontoiatri e la sintomatologia può rientrare nella norma, le Rx sono indicate nei trattamenti canalari, ma non sono essenziali; essendo le radiazioni di tipo ionizzante esse sono da utilizzare al minimo, in alternativa vengono utilizzati dei rivelatori d'apice che consentono ottimi trattamenti canalari evitando le radiazioni.
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