Il dentista sostiene che lo sbiancamento lo possa rendere fragile
Scritto da giulia / Pubblicato il
Salve, lo scorso anno ho dovuto devitalizzare un incisivo laterale superiore morto nel tempo per cattiva occlusione a quanto pare. Il dentista non ha voluto sbiancarmelo da dentro e no ha nemmeno provveduto a proteggerlo. Lui sostiene che lo sbiancamento lo possa rendere fragile. Quindi meglio evitare . Ha detto inoltre che probabilmente tra 20 anni mi cadrà . È vero? Che ne pensate?
Pubblicato il 26-06-2014
Della serie...perché non togliamo subito? un dente "morto nel tempo per cattiva occlusione" è una definizione diagnostica un po' anomala, così come pronosticare una dipartita del suo dente nel giro di vent'anni. Sul fatto che non "abbia voluto proteggerlo" non posso pronunciarmi, non è molto chiaro in che senso: se molto distrutto potrebbe incapsularlo, ma se la struttura è complessivamente integra non è necessaria. Lo sbiancamento lo può fare tranquillamente, o se preferisce non fare quello (o non risulta risolutivo), può fare una faccetta estetica. Il tutto senza ovviamente averla visitata, quindi le mie sono solo indicazioni di massima.
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Pubblicato il 26-06-2014
Sig. Giulia, lei non conosce le diagnosi di discromia e nemmeno come trattarle e non può certo imporle al suo odontoiatra. Se ci dei problemi estetici deve rivolgersi a un odontoiatra che si occupa di estetica dentale.
Pubblicato il 26-06-2014
Non ho idea di dove venga l'informazione che lo sbiancamento interno renda un dente fragile. Non certo da una rivista scientifica; non ho però guardato su Topolino. Cambi dentista.
Pubblicato il 26-06-2014
Mah???che dire? Cambi dentista!
Pubblicato il 26-06-2014
Cara Signora Giulia, come dice giustamente il caro Dottor Sbarbaro, dire "un incisivo laterale superiore morto nel tempo per cattiva occlusione " non significa niente dal punti di vista Medico Odontoiatrico Diagnostico, Clinico, Semeiologico, Prognostico e Etiopatogenetico" e quindi anche Terapeutico! Tanto meno vale il dire "tra 20 anni mi cadrà"! Cosa è un "mago" o un "Odontoiatra"? Ma non scherziamo suvvia! Per lo sbiancamento ci sarebbe da parlarne ore ed ore! Sappia solo che può essere, in certe condizioni cliniche ed in senso lato, nocivo sia al dente (quello interno molto ma molto di meno, quasi per niente nocivo) che al Parodonto. Lo "sbiancamento" già di per se non è scevro da problematiche nei confronti della salute dell'unità Dento-Parodontale!Se uno sbiancamento interno fosse pericoloso per i motivi addotti da lei e , ripeto, pericoloso non è, ancor più pericolosa sarebbe la faccetta estetica in presenza ovviamente di una corona clinica dentale precaria dal punto di vista ipotetico per entrambe le procedure! La radice sarebbe comunque salvabile con un perno-moncone e con un allungamento della corona clinica se necessario, ricorrendo alla chirurgia parodontale estetica e preprotesica! Legga nel mio profilo "La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale" e "Restauro conservativo di un elemento dentale recuperato con intervento parodontale gengivale e osseo" e "Restaurazione protesica di un elemento dentale, fratturato, recuperato con un piccolo intervento parodontale" Lo smalto è rivestito da una Membrana che si chiama membrana di Nashmit e che è in contatto non solo coi prismi dello smalto ma anche con la sostanza amorfa interplasmatica come dirò più avanti! Non posso cero mettermi qui a scrivere un trattato sullo sbiancamento e sulle pigmentazioni dello smalto e della sua sostanza amorfa! dovrebbe più saggiamente domandare e domandarsi se tutte le bocche possono ricevere lo "sbiancamento" e non con quale tecnica che interessa solo al Dentista come solo lui a lui interessa il meccanismo miochimico dello sbiancamento! Comunque, per "risponderle", deve sapere che lo sbiancamento si ottiene con gli ioni O- e HO2- derivanti dalle due modalità di scissione di H2O2 In genere si usa il perossido di idrogeno ma anche il perossido di carbamide è molto potente. E' importante sapere che gli ioni ossidanti vanno a colpire anche il collagene, l'azione sul collagene pulpare determina un lento rilascio di agenti dell'infiammazione che possono danneggiare la polpa radicolare. Ho parlato di queste due sostanze per semplificare, ma ne esistono tante altre. Però tutte possono essere nocive per il collagene che è presente soprattutto nel connettivo delle gengive ed in particolare dell'attacco di esse al dente ed al periostio sottostante, per cui lo sbiancamento è potenzialmente pericoloso per esse con formazione speso di danni parodontali anche seri. Poi consideri che dopo diversi mesi bisogna ripeterlo e così per tutta la vita e questo danneggia lo smalto dei denti. Molto importante è il colore da scegliere che non deve essere un colore molto bianco come un A1 che "spara un bianco apparentemente bellissimo" ma assolutamente "artificale ed artificioso". Il colore scelto si adatterà allo sbiancamento. I denti non devono e non possono essere tutti perfettamente uguali, sarebbero troppo "finti". Va bene che oggi conta più l'apparire che l'essere, in tutti i campi, ma apparire "artificiali" non lo considero un risultato estetico. Questo a mio giudizio! Ovviamente durante lo sbiancamento le gengive devono essere protette con la diga di gomma se possibile, per i motivi spiegati anche se questo non è sempre sufficiente ad evitare e scongiurare le complicanze descritte! Quindi la sua bocca per ricevere lo sbiancamento deve essere sana, lei deve mantenere una igiene orale corretta, fare l'igiene professionale in studio ogni tre mesi, all'incirca. Lo deciderebbe il Dentista dopo una accurata visita Parodontale perchè non ci deve essere assolutamente Gengivite, Parodontite, Recessioni Gengivali, patologie del colletto dentale o discromie pericolose dovute non a semplici cambiamenti di colore ma ad alterazioni della sintesi e formazione e sviluppo dello smalto! Ecco perchè si deve domandare:"Posso fare uno sbiancamento?" e non "Che tecnica usare" ! A lei della tecnica non deve interessare se non come informazione doverosa da parte del Dentista per avere il suo "Consenso", dopo averle spiegato tutto però, cose positive e aspetti negativi!Cordialmente
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Pubblicato il 26-06-2014
In effetti mi sembra strano che uno sbiancamento renda fragile un dente, ma non conosco la sua situazione. Se il suo dentista è un vero dentista non le resta che fidarsi, altrimenti provi a sentire un altro parere.
Pubblicato il 26-06-2014
A volte uno sbiancamento interno se non eseguito secondo protocollo può determinare un riassorbimento interno della radice. Non mi sento ne mi permetto, non avendola visitata, di commentare la condotta del suo dentista. Auguri
Pubblicato il 26-06-2014
Gentile Sig.ra Giulia, una sbiancamento (interno o esterno) se fatto a regola d'arte non provoca nessun danno. Poi addirittura prevedere la dipartita del dente tra 20 anni mi sembra singolare. Cordiali saluti
Pubblicato il 27-06-2014
Per rimediare alla discromia di un dente che si è scurito per la devitalizzazione o per la patologia precedente alla terapia endodontica, ci sono diverse tecniche. La più "conservativa" è lo sbiancamento interno che se fatto bene non crea nessun danno al dente. Ma alle volte non basta, e non si riesce ad ottenere un effetto idoneo. Ma bisogna iniziare con questo, perchè le soluzioni successive, ovvero faccetta o corona verranno meglio esteticamente se il dente "sotto" non è troppo scuro..
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