Ho una sorta di dolore fastidio al dente incisivo superiore
Scritto da maria cristina / Pubblicato il
Salve! Ho una sorta di dolore/fastidio al dente incisivo superiore. Questo dente (vicino all'impianto) mi era stato devitalizzato almeno 15 anni fa. Recentemente - la scorsa primavera/estate - il mio attuale dentista ha deciso di sbiancarlo. Quindi lo ha riaperto, in parte ricostruito e lo ha sbiancato. Inizialmente tutto bene. Finchè da questa estate mi ha cominciato a dar fastidio. La sensazione che provo è di pressione interna, fastidio al freddo e caldo, sorta di dolore se lo tocco. Questi sintomi non sono continui. Comunque avvengono quasi ogni giorno. Il dentista mi ha detto che è impossibile che questo dente possa darmi fastidio e che probabilmente è un dolore irradiato. Così di mia iniziativa ho fatto un ortopanoramica e glielo fatta vedere. A tale vista, mi ha risposto che non sa perchè mi fa male. Che fare? Potrebbe esserci un infezione? Vi allego l'orto. Per quanto riguarda l'impianto invece, anche quello mi ha dato molto fastidio nel tempo. Ogni tanto si infetta la gengiva sovrastante, manda pus, è dolente... I dentisti che ho consultato mi dicono che c'è una infiltrazione fra l'impianto e la capsula. Qualcuno voleva togliere l'impianto e rimetterlo. Altri hanno proposto di lasciarlo stare così. Altri ancora proverebbero a rifare la capsula. Che dite?
Pubblicato il 07-11-2014
Buongiorno, cara Signora Maria Cristina. Il dente è "devitalizzato" (anche se con una terapia canalare corta ed incompleta) quindi non può essere in causa nei sintomi di sensibilità al freddo ed al caldo. Invece potrebbero essere in causa o l'incisivo laterale Dx o il sinistro che sono otturati entrambi e le otturazioni potrebbero essere infiltrate da carie. In particolare il sinistro sembrerebbe avere una carie distale ma la radiotrasparenza che la fa sospettare potrebbe essere un artefatto dovuto alla inadeguatezza per queste valutazioni, della OPT. Occorrono Rx Endorali singole e soprattutto una visita clinica con anche stimoli termici al caldo ed al freddo per valutare se ci sia una patologia pulpare o no. Valutare la Vitalità dei denti è importantissimo. Le spiego meglio: se ci fosse una iperemia passiva da danno venoso che non sarebbe altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Le spiego ancora meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Sappia anche che esistono sintomi detti Sinalgie ossia dolori a partenza da altre zone della metà omolaterale della bocca o del massiccio facciale e quindi di altri organi, dolori che si chiamano appunto Sinalgie , ossia una serie di Sintomi che sembra che ora partano da un punto ora da un altri e così via. Le Sinalgie sono sintomi che, praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca e del massiccio cranio-facciale, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o da altri organi. Ha bisogno di due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente!Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Ho parlato del sondaggio parodontale perché è parte esssenziale di qualsiasi visita per qualsiasi motivo venisse fatta. Inoltre vedo degli spazi parodontali aumentati con frammentazione della corticale ossea che indicano una "sofferenza" parodontale o endo-parodontale o endodontica. Occorre una Visita Odontoiatrica ben fatta e che valuti anche l'apparente lieve e possibile anche se improbabile perimplantite a livello naturalmente dell'impianto che non si può certo diagnosticare da una OPT per via web ma solo sospettare per l'aspetto della conformazione ossea! Cari saluti
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Pubblicato il 07-11-2014
Sig. Maria, prendere iniziative sottoponendosi a inutili radiazioni è la peggior cosa che può fare per la sua salute, in questo caso era più indicato come accertamento diagnostico una semplice endorale. Non commento le risposte dei miei colleghi da lei consultati, perchè potrebbero essere anche non veritiere, le consiglio di richiedere al suo odontoiatra di fiducia di presentare il suo caso nel nostro forum, dove ci saranno delle competenti e serie risposte che saranno da lui correttamente interpretate. Ora qui troverà ancor più confusione, con il rischio di commettere altri errori, perchè lei non è un esperta della materia.
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Pubblicato il 07-11-2014
Gentile Maria Cristina, il dott.Petti le ha detto esattamente come stanno le cose. Aggiungo che la presenza di pus in prossimità dell'impianto deve far pensare ad un iniziale processo di perimplantite che se dovesse progredire comporterebbe la perdita dell'impianto. E' necessario verificare attentamente la situazione con una accurata visita, sondaggio gengivale ed analisi delle radiografie endorali (non la panoramica) per giungere ad una DIAGNOSI. Senza una diagnosi certa non si può eseguire alcuna terapia ma di solito si procede per tentativi che non risolvono il problema. Cordialemnte
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Pubblicato il 07-11-2014
L'unica cosa che si può aggiungere a quanto hanno già correttamente scritto i Colleghi, è che la terapia endodontica all'incisivo è incompleta. Se fossi in Lei non perderei tempo per quanto riguarda i "fastidi" all'impianto. Giusto cosi, "a naso", mi preoccuperei anche del livello di igiene orale con uso del filo. Per il resto, senza una accurata visita, è solo una chiacchiera tra amici. Cordialmente
Pubblicato il 07-11-2014
Per quanto riguarda l'impianto questa appare correttamente osteointegrato, con ovvio riassorbimento osseo in corrispondenza del colletto implantare (fisiologico con il passare degli anni) e formazione di tasca parodontale (rilevabile con adeguato sondaggio parodontale), da ciò i sintomi da lei riportati: flogosi gengivale con dolorabilità e pus (tipo raccolta ascessuale). Questi sintomi non sono da sottovalutare, è vero che sarà probabilmente presente un colletto mucoso piuttosto lungo, ma alla lunga possono influire piuttosto negativamente sull'impianto stesso: un accurato controllo dei tessuti parodontali e del sigillo marginale della corona sul pilastro implantare (ed eventualmente il rifacimento della stessa) sono opportuni; assolutamente non rimuovere l'impianto e mi raccomando l'igiene sopratutto in quella zona con filo interdentale super floss / scovolino. Per quanto riguarda la sensibilità termica (caldo/freddo) e dolore alla pressione che avverte con riferimento all'incisivo centrale precedentemente sbiancato, è possibile notare che: la cura canalare è incompleta, "corta", e manca di sigillo apicale, quindi è da ri-vedere; lo sbiancamento del dente devitalizzato può essere piuttosto pericoloso e traumatico per lo stesso (fra le complicanze cito fenomeni di riassorbimento coronale esterno); il sintomo dolore alla pressione può essere legato a quest'incisivo, il caldo / freddo è da ricercarsi maggiormente in altri denti (controlli i due incisivi laterali, faccia eseguire i test di vitalità). No panoramica, sì radiografie endorali mirate eseguite dal suo Dentista.
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Pubblicato il 09-11-2014
Gentile Maria Cristina, sono pienamente d'accordo col il dott.Petti le ha detto esattamente come stanno le cose. Aggiungo che la presenza di pus in prossimità dell'impianto deve far pensare ad un iniziale processo di perimplantite che se dovesse progredire comporterebbe la perdita dell'impianto. E' necessario verificare attentamente la situazione con una accurata visita, sondaggio gengivale e pulizia domiciliare con scovolino e gel parodontale successive visite di controllo.-
Dentista Abruzzo, Pescara
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