Non bisognerebbe agire al più presto sul dente?
Scritto da carolina / Pubblicato il
Salve, Ironia della sorte, avevo scritto qualche giorno fa per un problema puramente estetico, e mi trovo ora a chiedere un consulto per un problema effettivo. Da 5 giorni accusavo fastidio ad un molare inferiore, che, ho notato essersi annerito quasi tutto. Sono quindi andata dalla mia dentista che mi ha detto che ho le gengive infiammate e soffro di parodontite. Io le ho chiesto perchè quel dente mi facesse male e perchè si fosse annerito; lei mi ha fatto i raggi al dente e ha visto che c'è una vecchia otturazione e dice che il colore può averlo dato la vecchia otturazione. Io le faccio quindi presente che è di questo colore da non più di una settimana, fatalità più o meno quando sono iniziati i fastidi, ma lei dice che il dente è sano e che il problema sono le gengive. Mi fa quindi una pulizia profonda. Oggi (un'ora fa per la precisione), sono andata per il controllo delle gengive dopo la pulizia, e le ho riferito che il dente ancora mi dava fastidi. Lei allora fa la prova di vitalità, mi appoggia un cotoncino gelato sul dente e io vedo le stelle, il dolore continuava anche dopo 10 minuti (in realtà continua ancora adesso che è passata un'ora), e allora lei ha detto che ho una pulpite e che il dente sta morendo, quindi se il dolore non passa dovremo devitalizzarlo. Il mio quesito è: ma se il dente sta morendo, se sta diventando nero, e se sta pure facendo male, perchè aspettare? lei mi ha detto di tornare il 28 per fare la pulizia alle gengive dal'altra parte e vedremo il dente come sta. Ma io non ho male alle gengive, io ho male al dente, e sono anche preoccupata per la colorazione. Vi chiedo quindi Dottori, Non bisognerebbe agire al più presto sul dente? è forse meglio che vada da un altro dentista oppure è effettivamente corretto ciò che sta facendo la mia di dentista? grazie mille a tutti
Pubblicato il 14-11-2014
Cara Signora Carolina, Buongiorno. Ricordo, circa una Settimana fa e le ho precisato che il suo sorriso era molto "personale" e particolare e molto gradevole e mi sono dilungato sulla spiegazione delle funzioni che hanno la forma dei denti e del loro parodonto. Ora veniamo al suo attuale problema. E' stata Diagnosticata una Pulpite. Il Dente deve essere Curato Endodonticamente. Non si deve aspettare niente. A meno che non sia solo un sospetto Diagnostico e si debba fare una Diagnosi differenziale tra iperemia attiva della polpa ed iperemia passiva della stessa ed inoltre anche con la sindrome radicolare della polpa. Se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Un dente come il suo potrebbe avere una patologia che si chiama Sindrome Radicolare della Polpa, come le ho detto e questa è la terza Diagnosi Differenziale che deve essere fatta. La caratteristica è proprio quella di avere parte della polpa viva e vitale e parte viva e non vitale ossia parte sana in iperemia attiva e parte in necrosi. Alle prove termiche si ha una risposta particolare, ossia risponde allo stimolo freddo proprio per una iperemia attiva e non passiva) portato sul dente durante la visita clinica e risponde invece in modo patologico allo stimolo del caldo (guttaperca rovente alla fiamma). Evidentemente non è stata fatta una Diagnosi Differenziale tra Iperemia attiva, passiva, sindrome radicolare della polpa e necrosi della stessa! Il cambiamento di colore del Dente potrebbe essere proprio dovuto a questo! Come quarta Diagnosi Differenziale bisogna valutare la presenza di una Endo-Parodontite che sarebbe "Rivelata" dalla presenza d i una o più tasche Parodontali, diagnsticate con un Sondaggio Parodontale che dovrebbe essere il completamento di qualsiasi Visita Odontoiatrica. Questo perché Lei chiede ed io devo rispondere al "meglio"! Stia tranquilla, parli con la sua Dentista. Cerchi di farsi Ricevere al più presto per una "velocizzazione" della Diagnosi e della Terapia appropriata! Cari saluti, e faccia un bel sorriso :) particolare e personalissimo.
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Pubblicato il 14-11-2014
Purtroppo nella sua esposizione ci sono una serie di elementi non chiari, così come nelle parole che riferisce dette dalla Collega, e manca quanto meno una radiografia endorale, che già di per sè, sarebbe d'aiuto e non poco. Ora, un dente molto scuro nel giro di una settimana è altamente improbabile, mentre è più probabile una progressiva discromia legata ad una otturazione in amalgama estesa e presente da diversi anni; il molare in questione non è in necrosi (se lo fosse, potrebbe scurirsi visibilmente) dato che risponde al test del freddo, probabilmente, come suggerito dalla collega, dato che la sensibilità è molto forte potrebbe trattarsi di una pulpite (il test del caldo l'ha fatto? È sensibile solo al freddo? In quest'ultimo caso potrebbe trattarsi di una pulpire reversibile, se la sensibilità non durasse così a lungo e che come tale non richiederebbe la devitalizzazione, ma dato che il sintomo si protrae per tanto tempo, propenderei più per una pulpite irreversibile) Parla di parodontite?.....dove? Come? Perchè? Ha eseguito sondaggio parodontale specifico e diagnosi specifica? E ancora, Se il dente è in pulpite e non verrà trattato, alla lunga andrà in necrosi, ma alla lunga.....cosa vuol dire che è in pulpite e sta morendo? C'è qualcosa che non quadra o in quello che ha capito lei o in quello che le ha detto la sua Dentista, decisamente.
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Pubblicato il 14-11-2014
Gentile Sig.ra Carolina, sicuramente il dente è in pulpite. Esistono due tipi di pulpite, reversibile e irreversibile. Non basta il test di vitalità per decidere quale tipo di pulpite sia, però sembrerebbe irreversibile che ha un'unica terapia, la devitalizzazione. Cordiali saluti
Pubblicato il 17-11-2014
Sig. Carolina, controlli se chi opera su di lei è iscritta all'ordine dei medici, se la trova iscritta ponga a questa odontoiatra la sua domanda, senza attendere oltre.
Pubblicato il 18-11-2014
Sig.ra Carolina, premesso che non è possibile, né corretto fare diagnosi con la sola descrizione degli eventi e della sintomatologia, i fatti raccontati fanno protendere ad una ipotesi di pulpite acuta. Molte volte la pulpite può essere reversibile e forse per questo il suo dentista ha preferito aspettare! Ma se il dolore é persistito tanto tempo anche dopo il test del freddo e se comunque percepisce una sensazione di differenza , che la preoccupa, non esiti a rivolgersi con fiducia e ad informare anche il suo dentista. Saluti.
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