Seguito alla domanda: Ho dei diastemi tra gli incisivi dell'arcata superiore.
Scritto da Cristiano / Pubblicato il
Nel ringraziarvi per le numerose e puntuali risposte mi permetto di "riaprire il caso" corredandolo di foto, panoramica e teleradiografia del cranio. Aggiungo anche rispetto all'altro post che la soluzione della ricostruzione estetica in composito è quella che preferirei tenere come ultima chance. Ripropongo la domanda, sarebbe possibile lavorare solo sull'arcata superiore (ed eventualmente colmare lo spazio che rimarrebbe tra incisivo laterale e canino con del composito)? A quale tecnica dovrei affidarmi secondo voi? Ortodonzia classica o invisibile? Ripeto che ho 25 anni e non ho mai fatto uso di apparecchi ortodontici.
Precedente:
http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/diastema/11203_diastemi-tra-gli-incisivi.html
Pubblicato il 09-03-2016
Buongiorno, dalla valutazione delle foto e delle radiografie vedo che lei è in prima classe canina ed ha una occlusione con overjet uguale a zero. Vedo complessa la terapia ortodontica, premesso che non la ho visitata, in quanto l'arretramento del gruppo frontale superiore troverebbe ostacolo nel gruppo frontale inferiore e non trascurerei neanche l'aspetto estetico in quanto potrebbe ritrovarsi con un minor sostegno del labbro superiore da parte dei denti. Sono per una terapia addizionale. Bisognerebbe montare i modelli delle sue arcate dentarie in articolassero a valori individuali ed effettuare una creatura diagnostica per vedere se con delle faccette di ceramica è possibile chiudere i disattesi senza ritrovarsi dei denti troppo grandi. Successivamente vengono realizzate delle faccette di prova in composito per testare direttamente in bocca la soluzione con i restauri estetici adesivi prima di una eventuale finalizzazione. Cordiali saluti
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Pubblicato il 09-03-2016
Sig. Cristiano, l'ortodonzia è sicuramente possibile ma devono essere spostati tutti i denti, per poi arrivare ad un estetica che le potrebbe non piacere, per cui dovrebbe prendere in considerazione anche di rimanere con l'estetica disegnata da madre natura.
Pubblicato il 09-03-2016
Caro Cristiano, del suo caso posso vedere foto e radiografie ma. A mio parere manca un elemento fondamentale: la valutazione della funzionalità articolare con presenza o meno di rumori articolari, un esame palpatorio della capsula articolare temporomandibolare, la presenza o meno di contratture muscolari, punti triggers, etc, etc. Se presenti tali segni il suo caso propenderebbe per un approccio riabilitativo del tutto diverso da quello usuale.
Pubblicato il 09-03-2016
Caro Signor Cristiano, buongiorno nuovamente. Le ho già abbondantemente risposto il 15-02-2016, spiegandole che esiste una terza soluzione che è quella Protesica Fissa. Questo per armonizzare meglio l'estetica, i rapporti tra Gengiva e Corone ("Natural smile")e soprattutto non creare sottosquadri dannosi per il parodonto e "dominare" meglio, con la preparazione protesica, la chiusura dei diastemi, "rubando" distalmente ed aggiungendo mesialmente ed inclinando i monconi mesialmente. Le ropropongo la mia spiegazione che evidentemente non ha compreso od io mi sono spiegato non bene! La invito pertanto a venire in Studio da me per parlarne di persona dopo accurata Visita Clinica. Ed ecco la spiegazione, nuovammente. La legga con attenzione e ci mediti e vedrà che comprenderà perché non si può "agire" solo sui due incisivi di cui parla ma bisogna estendere la terapia di "trasformazione estetica- funzionale a tutto il grippo di denti frontali. RIPETO: Con una accurata Visita ed eventuale preparazione iniziale, oltre che sondaggio parodontale, si può fare Diagnosi e pianificare quali delle soluzioni prospettate sia la più Idonea alla sua situazione gnatologica e Clinica! Non a caso ho parlato di quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l'estetica rosa (dovuta alle gengive) e l'estetica bianca (dovuta ai denti). Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell'una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell'altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti.Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà.E' normalissima routine Odontoiatrica ma di Odontoiatria "Seria e Colta", come deve essere! Non Bisogna valutare solo il Dente in questione ma analizzare tutto l'apparato Stomatognatico, Gnatologicamente, Parodontalmente, Conservativamente, Funzionalmente, Esteticamente. Tutto questo, senza estrapolare la "bocca" dal contesto dell'Organismo intero in cui si trova che va valutato quindi insieme alla "bocca", Clinicamente, Anamnesticamente, Semeiologicamente per fare Diagnosi Differenziali che Nascono Solo dalla conoscenza delle varie patologie ed emettere infine un sospetto Diagnostico che diventa poi Diagnosi Certa con "Ragionamento Clinico e Strumentale e eventualmente analitico ematologico". Si emette così una Prognosi ed infine la Terapia ed ho detto "La", non "Una" Terapia che sceglie il Dentista e solo il Dentista! La Visita Parodontale diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell'apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore in cui si emette una Diagnosi, una Prognosi, un Piano Terapeutico non solo Parodontale ma Totale di tutti i problemi e Patologie presenti! Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo". Le devo dire le nozioni fondamentale sull'aspetto della gengiva sana e sulla sua funzione protettiva nei confronti del parodonto profondo. Le papille hanno forma conico piramidale, riempiono gli spazi interdentali fino ai punti di contatto interprossimali dei denti. Esse presentano (ma non sempre) docce naturali; per il passaggio del cibo durante la masticazione. In corrispondenza di queste docce, sulla superficie esterna dei setti ossei si trovano dei solchi incavati, detti canali di scarico, che assolvono la funzione dello scorrimento del cibo. I margini convessi, il solco gengivale e le papille interdentali costituiscono la gengiva libera. Tra essa, in senso apicale, e la linea di giunzione mucogengivale, e la gengiva aderente. La linea di giunzione muco gengivale è ben riconoscibile (mettendo per esempio in trazione il labbro inferiore) aderente (ad essa coronale, rosa nel disegno) dalla mucosa alveolare (ad essa apicale, viola nel disegno). La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poichè in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il pr imo sintomo di gengivite. Ovviamente queso danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia"da solo",il parodonto e la sua patologia "da solo",ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c'è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale",come già detto. Cari Saluti :)
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Pubblicato il 10-03-2016
Se proprio vuole modificare la sua dentatura, che comunque è una buona e sana dentatura, cerchi di optare per una soluzione non invasiva. O meglio. Se proprio è da scartare e non soddisfacente la soluzione protesica fissa (faccette additive no - prep o comunque a preparazione minimale, da valutare come ha scritto il collega con provvisori prelimatura in composito), si affidi ad uno studio dove è presente un Ortodontista esperto in riabilitazioni estetico - funzionali nell'adulto sia tramite metodica tradizionale che Invisalign. Via Internet le foto e le radiografie aiutano, ma solo un accurato ceck-up clinico diretto (con impronte - modelli di studio - tracciato cefalometrico), può darle un piano di trattamento adeguato, anche se il suo non rientra certo nei casi semplici e potrebbe esitare, in caso di trattamento, in un risultato alla fine non soddisfacente nè esteticamente nè funzionalmente.
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