Diversi anni fà mi fu devitalizzato il canino superiore
Scritto da giancarlo / Pubblicato il
Buongiorno gentilissimi dottori,
vi vorrei esporre il mio caso clinico per avere un vostro parere e soddisfare una mia legittima curiosità.
Dunque, diversi anni fa mi fu devitalizzato il canino superiore di destra e da allora non mi ha dato alcun dolore. In quel periodo mi fu anche realizzata una corona in metallo ceramica sul medesimo elemento dentario. Dopo 5-6 anni per cause di natura occlusale ci fu la frattura del moncone protesico e del perno in fibra di carbonio che era stato inserito nel canale. Il mio dentista mi consigliò di estrarre il dente vista la presenza di un piccolo granuloma e di una serie di problematiche occlusali che comunque sottendevano alla necessitàdi una più ampia riabilitazione orale. Purtroppo dovendo assentarmi per lavoro ho dovuto rimandare l'inizio delle cure e quindi mi è stata riposizionata la corona con un nuovo perno. Questa soluzione non ha dato grossi problemi senonchè la necessitàdi ricementare la protesi un paio di volte nell'arco di 4 anni. Come potete capire sono un globtrotter sono sempre in viaggio e non ho mai tanto tempo....ma tra un un anno al massimo per fortuna sarò in grado di iniziare le cure. Ultimamente ho dovuto far cementare la corona da un altro dentista poiche il mio di riferimento era assente e quest'ultimo mi ha detto che ogni qualvolta si va incontro ad una decementazione con esposizione del materiale da otturazione canalare bisogna obbligatoriamente ritrattare il dente dal punto di vista endodontico.
Alla luce del fatto che c'è un piccolo granuloma che verràtrattato in maniera radicale estraendo in dente e che non ho MAI avuto fastidi cosa fareste voi? c'è un protocollo con fondamenti scientifici (evidence based mi pare si dica ) che guida l'operato in questi casi.
Vi ringrazio anticipatamente e vi saluto. P.S. intanto mi sono fatto ricementare il perno
Pubblicato il 31-07-2015
Giusto che la veda un chirurgo. Talvolta con fori piccoli vi può essere una chiusura spontanea altrimenti con una plastica gengivale si chiuda soluzione migliore, dato che allo stato attuale non ha tempo, è quella che sta adottando lei, cioè farsi ricementare il tutto. Quando avrà tempo per dedicarsi alla sua bocca, valuti e rifletta bene prima di estrarre un canino (un dente molto importante in arcata, vedasi guida canina) e sostituirlo con un impianto, dato che, in linea di massima, le infezioni peri-apicali si recuperano e le radici (non fratturate) anche. Il discorso ri-trattamento da un lato é vero, ma non é sempre necessario, dipende da caso clinico a caso clinico, e solo il Collega che la visita ed esegue una radiografia endorale mirata può decidere.de il foro. Probabilmente è una fistola oro-antrale. Cordiali saluti
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Pubblicato il 31-07-2015
Gentile Giancarlo, come le è stato giustamente e saggiamente suggerito, prima di farsi togliere il canino ci pensi bene anche perché la bozza ossea canina è spesso molto sottile ed a rischio rottura durante le manovre di estrazione. Valuti bene prima di decidere. Cordialmente
Pubblicato il 31-07-2015
In queste situazioni esiste il buon senso la professionalita e la collaborazione del paziente. I cosidetti granulomi apicali quando e' possibile si trattano endodonticamente o chirurgicamente (APICECTOMIA) e li sta alla conoscenza in materia del professionista, personalmente non mi piacciono i perni in fibra, che mi danno meno affidabilita' per via delle decementazioni ma, preferisco i perni individuali in lega, sicuramente l'estrazione del canino cercherei di evitarla se possibile poichè è un dente guida della bocca e solo per cause estreme lo toglierei, non sta a me che non posso vederla e valutarla sapere se il dente e' da estrarre o no ma la rimando al collega che la seguee
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Pubblicato il 31-07-2015
Dio ci ha dato anche i denti e noi dobbiamo conservarli, il suo canino si può e si deve conservare, il granuloma si risolve, la scementazione si risolve, lei è iun cliente o un paziente? NON CONDIVIDO NULLA DI QUANTO LE E' STATO PROSPETTATO
Pubblicato il 31-07-2015
Caro Signor Giancarlo, buongiorno. “Il mio dentista mi consigliò di estrarre il dente vista la presenza di un piccolo granuloma”! Ma non diciamo “assurdità” per favore, siamo Medici Dentisti, non “dilettanti cavadenti”. Si deve semplicemente curare endodonticamente e conservativamente il dente. Tutto qui. Le spiego: Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Si riassorbe anche la eventuale fistola, se fosse presente, che è solo un tramite epiteliale che mette in comunicazione l'osteolisi con l'esterno per fare uscire il pus! Le lascio un Poster di una Retrograda. “Alla luce del fatto che c'è un piccolo granuloma che verrà trattato in maniera radicale estraendo in dente”. Guardi che si deve trattare radicalmente nel modo che le ho spiegato. Procedere alla avulsione del dente è una mutilazione inaccettabile ed inutile. Il canino è il dente, insieme ai primi molari, più importante delle arcate dentarie perché mantiene la “Guida Canina” in lateralità, ossia la disclusione di tutti i denti della bocca in lateralità scivolando canino contro canino. Cosa essenziale per la salute Gnatologica della bocca intera. Poitenga presente che è ill dente con la radice più robusta e lunga perché mentre le altre radici hanno una lunghezza media di 14 mm, quella del canino può arrivare ai 30 mm e questo dal punto divista Parodontale è importantissimo e spesso risolutivo. Infine, la radice del canino è contenuto nella “Bozza Canina” che è una “struttura ossea” tra le più robuste ed importanti della intera bocca. Estrarre un canino quando lo si può curare benissimo è assolutamente un gravissimo errore medico! E’ una Menomazione vera e propria”. Curarlo è normalissima routine odontoiatrica di tutti i giorni! Ci mancherebbe altro. Cari saluti e si metta in mani buone e sapienti. Ricordi sempre che non esiste il facile o il difficile ma solo ciò che si sa fare e ciò che non si sa fare! Ricordi anche che un Dentista è tanto più "bravo" quanto meno denti estrae e quanto meno impianti fa, come dice il "Buon" Collega Dottor Carpinteri, da queste stesse pagine! Ancora cari saluti
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Pubblicato il 31-07-2015
Gentile Paziente, Il fatto che la corona si decementi può dipendere da diverse cause:
1. mancata registrazione della corretta occlusione, con contatti non corretti in lateralità e protrusione;
2. imperfetta preparazione del dente, con conseguente mancata ritenzione dell'elemento protesico.
Inoltre, il granuloma apicale, che indica antica infezione, indica mancanza di disinfezione canalare di vecchia data, che porta alla malattia focale.
Data l'importanza del canino ai fini dell'occlusione,Le consiglio:
a) un ottimo ritrattamento canalare in terapia antibiotica eseguito da un professionista con microscopio, seguito da radiografia digitale che attesti il riempimento canalare perfetto;
b) una corona con annesso il perno moncone, in cui si provi l'ottima occlusione in tutte le direzioni.
c) Il fatto che non ci sia dolore non indica salute del distretto.
Auguri
1. mancata registrazione della corretta occlusione, con contatti non corretti in lateralità e protrusione;
2. imperfetta preparazione del dente, con conseguente mancata ritenzione dell'elemento protesico.
Inoltre, il granuloma apicale, che indica antica infezione, indica mancanza di disinfezione canalare di vecchia data, che porta alla malattia focale.
Data l'importanza del canino ai fini dell'occlusione,Le consiglio:
a) un ottimo ritrattamento canalare in terapia antibiotica eseguito da un professionista con microscopio, seguito da radiografia digitale che attesti il riempimento canalare perfetto;
b) una corona con annesso il perno moncone, in cui si provi l'ottima occlusione in tutte le direzioni.
c) Il fatto che non ci sia dolore non indica salute del distretto.
Auguri
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Pubblicato il 31-07-2015
Gentile Sig. Giancarlo, il materiale da otturazione canalare se esposto va incontro a colonizzazione batterica. Questo però non è istantaneo, qualcuno parla di una settimana, altri di più. Ora se fa ricementare subito la corona non capita nulla. Non conosco il suo caso pertanto non posso dare pareri sulla estrazione. Però un canino non si estrae solo se è proprio necessario. Cordiali saluti
Pubblicato il 01-08-2015
Corretta l'affermazione che contaminata la cura canalare andrebbe rifatta, il paziente decide se farla o no, se lei è convinto di togliersi il canino può, per sua scelta, decidere di non rifare la cura canalare. Cordiali saluti
Pubblicato il 02-08-2015
Buongiorno Giancarlo. Sono diversi i parametri da valutare nel suo caso prima di decidere se estrarre il dente e sostituirlo con un impianto. Il cosiddetto "ponte" per il solo canino lo eviterei per ragioni estetiche e funzionali che per lettera sarebbe lungo dire. Quindi se esistono ragioni di validità anatomica ( ad es. lunghezza residua della radice, adeguato spessore delle pareti radicolari, sufficiente tessuto dentinale per sorreggere perno e corona ) potrà pensare di tenersi il dente. Se per esempio dovesse rendersi necessario un piccolo intervento di allungamento di corna clinica ( cioè una riduzione dei tessuti periradicolari per esporre parte della radice da "agganciare" alla corona per ottenere un legame stabile tra corona e dente ) occorre capire di quanto si allungherà il dente e se sarà accettabile esteticamente quando sorriderà. Viceversa se farà un impianto dovrà discutere col suo dentista se e come occorra prevenire la riduzione della bozza canina ( dopo l'estrazione è fisiologica e talvolta può rendersi necessario innestare contestualmente all'impianto o successivamente tessuti duri e molli a compenso ), come realizzerà il provvisorio ed il dente definitivo, vista la grande rilevanza estetica e funzionale del canino. Per quanto riguarda il "granuloma" è facile pensare che possa essere o un semplice insuccesso per difetto tecnico o una ricontaminazione del canale vista la scarsa tenuta al sigillo del suo perno "ballerino". In assenza di sigillo qualsiasi buona terapia fallisce . Si faccia quindi spiegare dal suo dentista quante possibilità ha il suo canino di guarire dal granuloma. In ogni caso le do un consiglio. Se decide di tenersi il dente, prima del lavoro definitivo metta alla prova la validità della nuova terapia canalare per un periodo sufficiente a valutare con rx il successo di essa. In un anno il granuloma deve scomparire. Auguri.
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Pubblicato il 05-08-2015
Do per scontato che tutti gli altri denti attorno stiano bene (funzionali ed in occlusione correttamente, ovvero il canino non deve fare anche doppio lavoro). Un dente si restaura sempre, se ci sono le indicazioni a farlo. Questo per vari motivi etici, pratici, biologici e non solo. Non ultima da citare la questione che la sostituzione completa con estrazione e corona protesica su impianto, nella zona del canino, non è delle più semplici e nemmeno delle più predicibili come risultato. Un canino per anatomia propria caratteristica, è mediamente più agevole da restaurare, è il dente più lungo che c'è in arcata, ha uno spessore dei tessuti duri abbondante (è un dente grosso), ha un canale solo e nella media piuttosto accessibile per qualsiasi cura conservativa (endodonzie, ricostruzioni) rispetto al resto della bocca. In due casi il dente andrebbe irrimediabilmente estratto e sotituito, in caso di frattura verticale, ed in caso di perdita di "effetto ferula" di almeno 2mm, ovvero la corona protesica finale, deve poter abbracciare tessuto sano nativo del dente (non il moncone ricostruito) per almeno 2 o più mm, o meglio per almeno un terzo della lunghezza totale. Diagnosi di granuloma la fa solo l'anatomopatologo (col dente in mano), se ci sono aree di lesioni periapicali (nero attorno alla radice), noi supponiamo sempre la cosa più verosimile, ovvero reazione infiammatoria cronica, batteri infiltrati nel canale. Quando si rifà un restauro protesico di un dente con terapia canalare remota, si esegue sempre la nuova terapia canalare, per riottenere la sterilità nel canale. Tutto questo però, ha bisogno di tempo, non moltissimo ma necessita di disponibilità di tempo, e le ricementazioni potrebbero peggiorare la situazione.
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Pubblicato il 09-08-2015
Sig. Giancarlo, lei si definisce un "globtrotter" parla di evidence based e trascura la sua salute fino ad arrivare alla mutilazione di un dente canino! Stia con i piedi per terra, vada al più presto da un semplice odontoiatra e stia semplicemente alle sue indicazioni.
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