Granuloma sotto la radice di un dente devitalizzato e incapsulato anni fa
Scritto da Andrea / Pubblicato il
Buongiorno,
Stamattina mi sono recato in un centro medico convenzionato con la mia azienda per effettuare una visita con ablazione del tartaro.
Ho pensato di portare la panoramica che ho fatto in aprile di quest'anno in occasione del controllo semestrale presso il poliambulatorio del Niguarda.
In entrambi i casi (sia al poliambulatorio che nel centro dentistico privato di stamattina) non sono state riscontrate carie, però il medico che mi ha visitato oggi - osservando la stessa panoramica- ha diagnosticato un piccolo granuloma sotto la radice di un dente che mi è stato devitalizzato e incapsulato anni fa, consigliandomi di rivederci fra sei mesi per valutare una pulizia canalare e sostituzione della corona ormai "consumata".
Dal momento che un anno fa in un altro centro convenzionato volevano rifarmi la bocca trovandomi delle "carie fantasma", mi piacerebbe, se possibile, avere un'altra valutazione... questa cosa del granuloma un po' mi preoccupa, anche se io fino ad ora non ho avuto particolari fastidi.
Allego panoramica scusandomi anticipatamente per la qualità dell'immagine.
Grazie mille per il vostro prezioso e gentile riscontro
Andrea
Pubblicato il 21-09-2016
Caro Signor Andrea, Buongiorno. Non capisco questo rinvio di sei mesi per la terapia e non capisco perché non sia stata fatta una Rx Endorale del primo molare inferiore sinistro per valutare meglio l'osteolisi periapicale a livello della radice mesiale. La OPT non serve a questo scopo e non serve neanche per evidenziare le carie, a meno che non fossero gigantesche! La Diagnosi di carie la si fa Clinicamente con Specchietto e Specillo e soprattutto "Occhi esperti"e prove termiche al caldo ed al freddo ed eventualmente le Rx Endorali! Quindi come abbiamo visto esistono Carie Secche e Floride! Tornando alla Carie secca, a costo di ripetere concetti già espressi, ed alla membrana di Nasmyth (o cuticola esterna dello smalto che riveste per intero, come fosse un "cappotto" che lo protegge), essa deriva nell'embriogenesi dall'Epitelio Pavimentoso Esterno dell'Organo dello Smalto e tralascio il resto dell'embriogenesi e dei tre strati di cellule del Sacco Follicolare e che formano i cementoblasti e l'apice radicolare dissolvendo la Guaina Epiteliale dell'Hertwig importante perché i suoi residui possono innescare la formazione di cisti apicali e formano l'altra il ligamento alveolo dentale e la terza la corticale ossea alveolare (cemento radicolare, ligamento alveolo dentale e corticale e teca ossea costituiscono il Parodonto: un po' di "Cultura" non fa mai male :) anche perché così si spiega che non tutte le osteolisi periapicali sono conseguenza di una terapia canalare fatta male e soprattutto se fosse fatta bene, si potrebbe avere una osteolisi di tale origine, questo per far capire quanto sia complessa la patologia odontoiatrica e possa trovare pareri diversi in particolare sul numero di carie presenti dato che basta non tener conto di quanto ho spiegato, che le carie sono di meno di quelle trovate da un Professionista che invece abbia valutato in modo diverso le carie "secche" o l'osteolisi ed il suo contesto clinico ) e, riprendendo il discorso delle carie secche "nerastre", non si approfondiscono quindi nello smalto tra i prismi, nella sostanza amorfa di esso. Hanno una evoluzione molto lenta, spesso di mesi od anni! Ovviamente non basta il colore scuro (nerastro) e la localizzazione (nei solchi e nelle fossette delle superfici occlusali e del termine del solco intercuspidale vestibolare e palatale dei molari dei denti posteriori e palatali di quelli anteriori). Occorre anche che lo specillo, passato su esse, non penetri e non senta una superficie rugosa, che indicherebbe che le carie si sarebbero "attivate" e starebbero per diventare "floride" e quindi andrebbero curate! Quindi, come vede, ci sono carie Secche nerastre in cui lo specillo non penetra, Carie secche e nero-brunastre in cui lo specillo penetra, carie floride, visibili Clinicamente anche solo per una diversa traslucentezza diversa dello smalto, tutte carie, specialmente le secche, che devono essere valutate nel contesto della salute della bocca e dell'intero organismo in cui si trovano. Per esempio, una persona che soffre di Parodontite o ha patologie Gnatologiche od Ortodontiche od occlusali, spesso bisogna curare anche le carie Secche. In bocche perfettamente sane no! E così via! Nei Diabetici, si. E come bisogna tenere in considerazione il Diabete, così bisogna tenere in considerazione e valutare le carie in relazione a qualsiasi patologia locale e sistemica. La Diagnosi di Carie da curare, va quindi al di là della semplice constatazione che c'è una carie (o più carie)! Ecco che le Valutazioni diventano Soggettive! E' il Dentista che Decide se una Carie deve essere curata o deve essere tenuta sotto controllo! E' chiaro questo discorso? Quindi, ogni Dentista interpellato ha "Ragione" se ha Visitato e Valutato tutto con Cura! Vedo dalla OPT (sempre non adatta anche a questo scopo)una architettura ossea alterata nella sua forma, con piccoli difetti ossei come emisetti e crateri e architettura inversa che farebbero sospettare patologie parodontali! bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Inoltre bisogna valutare non solo l'altezza della cresta ma anche la sua larghezza e la Profondità del Fornice e la presenza di una banda sufficiente di Gengiva Aderente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. A soli 26 anni non doverebbe avere problemi seri ma la Parodontite colpisce anche alla sua giovane età, anche se molto meno che in altre età come 40-60 anni! In ogni caso , questo vedo e questo riferisco per Professionalità! Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà! In ogni caso va sicuramente e senza tema di smentita, prima valutata, diagnosticata, espressa la prognosi e curata, la Parodontite sapendo di che parodontite si tratta perchè esistono diverse parodontiti! Questo il Parodontologo lo sa! Si faccia visitare da un Parodontologo esperto! Riguardo la Corona consumata, direi che è per lo meno "curioso" che sia consumata alla sua età di soli 26 anni. Le corone protesiche in lega aurea ceramica o anche altri materiali più scadenti come leghe non nobili e ceramica, non si consumano, si può dire! Dall'aspetto sembrerebbe una corona fusa in oro o in acciaio di pessima qualità! Ma prenda questo con le dovute cautele perché bisognerebbe valutarla clinicamente! Cari Saluti ed in Bocca al Lupo, anzi al Dentista :)
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Pubblicato il 21-09-2016
Gentile Andrea, è bene ripeterlo ma in questo sito è stato detto più volte che la panoramica ha poche applicazioni ed indicazioni per vari motivi ed in casi come il suo è sempre meglio valutare la situazione con una rx endorale con centratore che è sicuramente più affidabile e più definita. L'immagine data dalla panoramica presenta di solito alterazioni che rendono le immagini non definite o addirittura confuse. Effettivamente dalla radiografia allegata si evince la presenza di una lesione periapicale che deve essere ovviamente verificata e se possibile eliminata con eventuale ritrattamento del o dei canali radicolari. Spesso sono lesioni silenti cioè che non danno sintomi e per tale motivo considerate assolutamente innocue dai pazienti ma è necessario informare che queste lesioni potrebbero dar luogo a fenomeni più importanti come fistole, ascessi o addirittura flemmoni o dare focolai infettivi a organi bersaglio lontani dal focolaio primario. Pertanto le consiglierei di non attendere i sei mesi proposti ma di correre ai ripari abbastanza velocemente rivolgendosi ad un buon endodontista che si occupa proprio di queste problematiche con percentuali di successo molto elevate. Cordialmente
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Pubblicato il 21-09-2016
Sig. Andrea, tutto è possibile ma non penso che si inventano delle patologie per curare inutilmente i pazienti. La OPT deve essere supportata almeno da un RX endorale, il termine granuloma è poco corretto e anche se porta la desinenza OMA non è un tumore, il termine giusto è periodontite periapicale cronica che andrebbe trattata o perlomeno monitorata nel tempo.
Pubblicato il 21-09-2016
Conviene non aspettare i sei mesi per tante ragioni (il dente fu curato anni fa e se doveva guarire ormai era guarito etc). C'è quendi una infezione cronica che va risolta. Bisogna tentare un ritrattamento (ripetere la devitalizzazione) e dopo essere certi che sia andato a buon fine (granuloma scomparso) rifare la capsula.
Pubblicato il 21-09-2016
Gentile signor Andrea, come hanno già detto va fatta una rx endorale per una valutazione più pertinente...comunque il suo molare necessita di un ritrattamento endodontico in quanto la radice mesiale presenta una lesione periapicale...le consiglio anch'io di non aspettare molto tempo.
Pubblicato il 21-09-2016
Buonasera , Le confermo la diagnosi di periodontite periapicale cronica ( Granuloma) , non capisco il motivo di attendere 6 mesi, comunque il mio consiglio è di farsi curare quando lo ritiene opportuno senza attendere sei mesi, mi auguro di esseree stato di aiuto e le auguro una buona serata
Pubblicato il 21-09-2016
Buongiorno, sicuramente è necessaria sempre una visita odontoiatrica per poter diagnosticare e decidere il piano terapeutico. La voglio rassicurare anche se dal quel che si vede non è una situazione reversibile senza intervento dell'odontoiatra. La invito però ad una visita odontoiatrica così che possa risolvere il suo problema. Cordialmente.
Pubblicato il 21-09-2016
Gentile Sig. Andrea, le confermo che vi è una lesione periapicale a carico del 36. Però una panoramica non è un esame corretto per valutare la situazione. Adesso serve una rx endorale per proporre una terapia. Cordiali saluti
Pubblicato il 21-09-2016
Premesso che la rx endorale è l'esame di elezione per la diagnosi di patologie periapicali, sembra comunque che un granuloma ci sia. Per risolverlo la prima cosa che si dovrebbe fare è un ri-trattamento canalare. Cordiali saluti.
Pubblicato il 21-09-2016
Come hanno detto i colleghi la panoramica non è lo strumento diagnostico ideale. In ogni caso è sufficiente, questa volta, a far venire il fondato sospetto di lesione periapicale dovuta a terapia "migliorabile"
Pubblicato il 21-09-2016
Buonasera signor Andrea, il suo caso e' semplicissimo, la rarefazione periapicale si e' formata perche' la radice mesiale del suo molare presenta un canale non sagomato e otturato ad apice in maniera eclatante e sarebbe da rivedere anche il canale mesio-linguale. Effettuando sagomatura ed otturazione in maniera corretta, nell'arco di circa 8-10 mesi si riassorbira' tutto e questo non forse ma sicuro e chi mastica pochissimo di endodonzia, di tutto cio' ne e' a conoscenza e alla grande. In bocca al lupo e buona serata.
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Pubblicato il 21-09-2016
Sí la lesione periapicale, seppur asintomatica come spesso avviene, é presente. In linea di massima, rimuovendo la corona protesica e l'otturazione - ricostruzione del molare, andrebbe affrontata con un ritrattamento canalare ad hoc (non semplice). Comunque una rx endorale in tal senso é oppprtuna per fare una diagnosi migliore.
Pubblicato il 21-09-2016
Gentile Sig. Andrea, dalla rx ORTOPANORAMICA si vede a livello delle radici mesiali una lesione di origine endodontica. Previa rx endorale bisogna poi procedere ad un ritrattamento canalare dei canali mesiali e poi effettuare dei controlli con rx endorale a distanza di un paio di mesi e successivamente valutare il riassorbimento della lesione. Il ritrattamento va effettuato sotto diga (come andrebbe sempre effettuato) e misurando per bene la lunghezza di lavoro dei canali (magari con un rilevatore apicale e/o rx intraoperatorie). La chiusura con guttaperca le assicura un ottima possibilità di riuscita ( se tutti gli step precedenti sono stati effettuati correttamente ) Qualora il tutto vada a buon fine( cosa molto probabile se si effettua un buon ritrattamento ) si procederà a riprotesizzare con una nuova capsula. Nel frattempo per non buttare quella che ha si potrebbe procedere con un ritrattamento facendo un foro sulla capsula già presente. Il tutto è una procedura banale sono sicuro che il collega che la seguirà saprà curarla al meglio. Cordialmente
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Pubblicato il 22-09-2016
Buongiorno, e' molto evidente la presenza di un granuloma e di una cura canalare incongrua; il dente esige un ritrattamento e successivamente una riprotesizzazione. Per quel che riguarda l'aspetto morale che ha accennato,pur non volendo entrare nel merito, faccio solo una constatazione; coi prezzi adottati nei low cost, i gestori degli stessi sono piu' contenti se i pazienti hanno piu' terapie da svolgere perche' in questo modo riescono ad ammortizzare meglio i costi delle strutture; per cui sperano che ci siano molte carie, molte corone etc da fare.
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Pubblicato il 07-10-2016
Salve... vorrei fare un appunto ai miei colleghi precisando che effettivamente mi è capitato di leggere cartelle cliniche di pazienti, in cui erano state riportate carie "fantasma". Detto questo non capisco effettivamente il motivo per cui si debba attendere 6 mesi prima di intervenire, a maggior ragione in questo caso dove, come detto su dal collega, si evidenzia un trattamento incongruo. Non deve preoccuparsi della lesione ("granuloma") , non è nulla di grave, ma deve comunque intervenire con un ritrattamento canalare. Non deve lasciarsi cullare dal fatto che sia asintomatico.
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