Dolore al dente per un ascesso
Scritto da sandra / Pubblicato il
Circa una settimana fa ho iniziato ad accusare uno strano dolore in corrispondenza del dente incisivo superiore dx, sentivo una specie di cordoncino duro, doloroso: praticamente mi è stato diagnosticato un ascesso, dovuto al fatto che su quel dente avevo una vecchia otturazione, e quindi mi è stato detto che era una cosa che poteva capitare. Le diro’ in piu’ che l’ascesso e’diventato nel giro di pochi giorni enorme (come il dolore), finche’da solo si e’ rotto e quindi pian piano sgonfiato. Gli antibiotici che ho preso si chiamano procef(da 500 2 volte al giorno). Oggi sono andata per iniziare la devitalizzazione del dente, quindi adesso ho un buchino che mi e’stato fatto dalla parte interna, perchè a quanto pare deve ancora pulirsi per bene. La mia domanda e’ la seguente: è effettivamente il caso che io devitalizzi il dente, o passato l’ascesso potevo continuare ad andare avanti tranquillamente? Premetto che quel dente mi ha sempre dato un po’di fastidio(caldo-freddo) tanto che a volte er a anche dolorante. Il mio timore e’ praticamente che stia sbagliando a devitalizzarlo.
Pubblicato il 22-02-2008
Gentile paziente quando si sviluppa una ascesso come quello da lei descritto nella maggior parte dei casi il dente è già necrotico cioè la polpa dentaria non è già più vitale. Solo nel caso in cui l'ascesso sia di diversa natura, cioè derivante da problemi parodontali (ma non mi sembra il suo caso) non ha polpa necrotica. Fatta la prova di vitalità, sicuramente negativa nel suo caso, è corretto quello che le è stato fatto cioè l'inizio della cosiddetta terapia canalare volta ad eliminare il contenuto non più vitale della camera pulpare e del canale radicolare. Questi distretti verranno attentamente detersi e sagomati e poi sigillati con guttaperca e cemento radicolare e verrà poi eseguita otturazione del forellino palatale. Quindi la risposta alla sua domanda è: no, non sarebbe stato corretto assumere solo antibiotico. Cordiali saluti
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Pubblicato il 22-02-2008
Una volta che il dente ed il canale è stato aperto, bisogna per forza procedere alla devitalizzazione o terapia canalare. Da come descrive il tutto, è stato corretto devitalizzarlo, anche se si sarebbero dovuti fare dei test di vitalità prima di intervenire, per escludere ascessi di altra origine. Se l'ascesso era causato da problemi legati alla polpa dentaria, lei non poteva andare avanti così tranquillamente come dice, perchè la polpa dentaria andata in necrosi le avrebbe creato ulteriori episodi infiammatori in futuro. Saluti Dott. Roberto Robba Cagliari
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Pubblicato il 22-02-2008
Si, era correttissimo effettuare la terapia praticatale, dopo aver accertato che l'ascesso fosse legato al dente in questione. L'antibiotico da solo non è sufficiente. Deve comprendere che esso è veicolato (trasportato) dal sangue e, poichè il tessuto (polpa) all'interno del canale radicolare dentale è necrotico (morto), il sangue non vi giunge e non si può eliminare la flora batterica presente senza intervento meccanico-chirurgico (la devitalizzazione, come lei dice). Errato è stato da parte sua attendere ancora, dopo la prima diagnosi, permettendo così all'infezione di estendersi ancora. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 22-02-2008
Il suo sdentista sta operando per il meglio,da quanto riferisce...:teorie diverse casomai divergono sulla opportunita' di eseguire medicazioni intermedie oppure no...ma se il dente non era vitale allora e' logico trattare l'scesso con la cura canalare del dente:att.ne che dopo sra' molto probabilmente consigliabile protesizzarlo...(magari in PROCERA...),com'e' la occlusione? cordiali saluti dr.Luca Bolzoni
Pubblicato il 22-02-2008
Mi associo a quanto detto già da gli altri colleghi ed il suo dentista sta facendo la cose giuste. Per pura informazione sua un dente è vivo quando la polpa è sana cioé l'apporto dei vasi sanguinei e linfatici è normale e quindi formazione di ascessi dipendenti dalla radice di quel dente non c'è ne saranno, se invece è presente un ascesso allora il dente è già "devitale"! Gli ascessi possono essere anche di altra natura. Il dentista può procedere ad una "devitalizzazione" cioè rimuove il "nervo" dal canale radicolare quando certe condizioni lo rendono necessario e quindi seguirà quello che è definito un trattamento endo canalare. Dr. A. Braga San Giustino (PG) studio.braga@wooow.it
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Pubblicato il 22-02-2008
Concordo con le risposte dei colleghi. Il suo odontoiatra le sta praticando le cure più adeguate. Dott. Ruffoni Diego.
Pubblicato il 22-02-2008
Cara signora /ina Sandra, stia tranquilla , sta facendo la cosa giusta . Se il canale del dente non viene ripulito dal contenuto necrotico ( io lo chiamo brutalmente il cadavere del nervo che contiene) e quindi pieno di batteri, l'ascesso si ripresenterebbe in breve tempo oppure si creerebbe una fistola, cioe' un piccolo canalino attraverso cui il pus man mano che si forma viene allontanato. ma cosi' l'infezione diventa cronica. Si fidi quindi di quello che le sta facendo il suo dentista Cordialmente Dott Alessandro Cappelli
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Pubblicato il 22-02-2008
Gentile Sugnora, Le risposte dei colleghi sono esaustive e corrette. F.C.
Pubblicato il 22-02-2008
i colleghi che mi hanno preceduto le hanno già risposto in modo puntuale.. il dente in questione va trattato in quanto responsabile del processo infettivo..
Pubblicato il 22-02-2008
gentile signora le posso dire che ciò che sta facendo è giusto anzi necessario perchè il danno che lei ha,potrebbe aggravarsi e addirittura potrebbe perdere il dente.
Pubblicato il 22-02-2008
Cara Sandra, è un dente che di sicuro va trattato endodonticamente, tra l' altro è già devitale, tant' è che è andato in necrosi colliquativa. Non puoi assolutamente lasciarlo cosi', fidati del tuo dentista e della terapia che ti ha proposto. Distinti Saluti Dr. VIncenzo Bifaro
Pubblicato il 23-02-2008
Cara Sandra, se i segni e i sintomi sono quelli che ha descritto, non ci sono altre soluzioni; il dente va devitalizzato. Importante però, successivamente è proteggerlo con una corona.
Pubblicato il 24-02-2008
Sicuramente la terapia che le è stata proposta è la più adeguata. Tuttavia lei deve sapere che il tutto si sarebbe potuto evitare se si fosse recata dal suo dentista alla comparsa dei primi fastidi in quanto la necrosi colliquativa "può" essere stata causata dai continui traumi (caldo-freddo)che hanno attraversato un dente già debilitato da una ricostruzione.Si fidi del tuo dentista e della terapia che le ha proposto e faccia visite di controllo più frequenti. Cordiali saluti Dott. Pietro Meringolo
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