Cura canalare effettuata al dente 14
Scritto da Francesco / Pubblicato il
Gentili Dottori, vorrei approfittare della vostra disponibilità per avere un parere riguardo alla cura canalare effettuata in questi giorni al dente 14. (Anzitutto Mi scuso per l'uso di una terminologia non appropriata ) Purtroppo, per mia imprudenza, mi sono accorto tardi di una carie penetrante del suddetto dente, la quale ha iniziato a corrodere il dente nello spazio interdentale vicino la gengiva ( nel giro di una settimana dalla prima visita mi si è addirittura fratturata la parte vicino al palato ). Per questo motivo mi sono affidato ad un dentista, il quale ha effettuato una cura canalare. Ora le mie preoccupazioni non nascono tanto dalla non fiducia nell'operato del dentista ma piuttosto dal fatto che la prognosi dopo la cura non è stata molto positiva dicendomi che il dente sarebbe durato poco anche per via di radici un po' corte ( riassorbimento apicale da ortodonzia mi pare) . Preciso che il dentista ha utilizzato diga di gomma per pulire i canali . In seguito ha inserito delle viti endocanalari metallici( ha utilizzato uno strumento dorato per avvitarle ) e mi ha ricostruito La Corona (senza diga) con un materiale bianco nonostante questa fosse per 3/4 distrutta e fratturata a livello gengivale . Ora a voi chiedo se, per irrobustire il dente, non sarebbe meglio apporre una capsula e/o un perno in fibra.. non vorrei sostituirmi al dentista ma anche leggendo su questo forum ho letto che le ricostruzioni dirette di premolari distrutti sono sconsigliate, per questo chiedo un vostro parere, anche per assicurarmi che è stato fatto di tutto per salvare il dente o magari è stata effettuata questa cura per non farmi pagare troppo, considerando che a suo dire il dente non avrà vita lunga. Premetto che il dente non mi ha mai creato fastidi se non uno o due giorni qualche settimana prima dell intervento .
In allegato le foto del dente cariato prima della frattura, dopo la frattura e dopo la ricostruzione.
Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità .
Pubblicato il 30-06-2017
Buongiorno il dente mi sembra molto ricostruito, rispondere cosa sarebbe meglio eseguire è difficile, se il medico che l'ha curata ha ritenuto doveroso ricostruito senza pensare ad una corona protesica deduco che l'abbia curata al meglio, non ha speculato, la corona protesica costa molto di più che una semplice ricostruzione, poi se lei ritiene di non essere soddisfatto cullale vieta di apporre una corona protesica in alternativa alla ricostruzione. Buona giornata
Pubblicato il 30-06-2017
Sig. Francesco, il collega ha fatto il possibile per salvarle questo dente ridotto in queste condizioni, per sua negligenza. Da quel che ci racconta le sono state praticate delle cure corrette e le stato detto che questo dente non avrà lunga vita; ora lei, su queste deboli fondamenta vorrebbe una costosa riabilitazione protesica! per cui occorre capire in primis se è una cosa fattibile, poi firmerà all'odontoiatra una discarica, in cui lei non chiederà rimborsi o cure in garanzia, se ci sarà una vita breve di questo dente, forse così il collega potrebbe fare uno strappo alla regola.
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Pubblicato il 30-06-2017
Gentile Francesco, probabilmente anzi sicuramente lei si confonde perché sono sicuro che mai è stato detto su questo sito che le ricostruzioni di un dente sono sconsigliate. Credo che lei abbia mal interpretato qualche risposta.Il buon dentista è colui che cura non quello dalla pinza facile. Dopo questa premessa doverosa credo che le domande le dovrebbe rivolgere al dentista cui si è rivolto non conoscendo noi il suo caso clinico. Tramite una visita accurata con esame delle rx endorali si può decidere se il dente è recuperabile o meno. Purtroppo tramite internet e senza vedere non è possibile rispondere con esattezza. Se il suo dentista ha deciso di procedere con una devitalizzazione non vedo il motivo di dubitare. Dalla foto posso solo desumere che il suo dente è recuperabilissimo (almeno in foto). Casi come il suo sono il nostro pane quotidiano trovando situazioni tali tutti i giorni. Il problema successivo è come evitare che il dente devitalizzato non subisca fratture a volte insanabili e sarà necessario ricoprire e proteggere il dente con una corona in ceramica. Credo che comunque queste informazioni avrebbe già dovute averle dal suo dentista che le avrebbe dovuto spiegare bene tutti i passaggi in modo da non avere dubbi che la spingano a chiedere spiegazioni ad altri. La comunicazione col paziente è fondamentale. Cordialmente
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Pubblicato il 30-06-2017
La frattura sembra profonda. Solo una corona può ridare probabilmente colore e forma e salute adeguate. Quanto alle radici riassorbite, senza una rx non posso dire molto di più
Pubblicato il 30-06-2017
Caro Signor Francesco, buongiorno. Sono molto in "imbarazzo" perché, dal momento in cui Domanda ed io Rispondo, Diventa sia pur Temporaneamente mio "Paziente" e devo essere quindi Sincero e Professionale nella mia Risposta. In queste situazioni, almeno da quanto vedo dalle foto ed in particolare dall'ultima a sinistra, non è stata praticato un allungamento della corona Clinica del Dente fratturato o con carie estendentesi in ogni caso sotto gengiva palatalmente! Le spiego: l'allungamento della corona clinica (la parte del dente che emerge dalla gengiva) si fa con un banale interventino di chirurgia parodontale (una gengivectomia) dato che la carie si estende sottogengiva. Questo è importante per "portare fuori" tutta la parte distrutta del dente e far si che l'attacco gengivale connettivale ed epiteliale avvenga sul dente e non su una struttura artificiale, otturazione o corona protesica che fosse perché non si potrebbe "attaccare" con gravi problemi parodontali per formazione di una tasca parodontale e relativo difetto osseo. Se Lei Guarda la Gengiva vedrà che palatalmente, ha un aspetto lucido perché infiammato. Come vede affrontare il suo "problema" è meno semplicistico di quanto apparirebbe ad una superficiale e frettolosa valutazione! L'aspetto oggettivo della gengiva sana ha un aspetto a buccia d'arancio. L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poiché in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il primo sintomo di gengivite. Ovviamente questo danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia "da solo", il parodonto e la sua patologia "da solo", ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c'è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro. Per rispondere alla sua domanda sulla possibilità che si fratturi il dente, personalmente non avrei fatto una ricostruzione con due perni che da quanto descrive dovrebbero essere due perni Dentatus avvitati nei canali del primo premolare superiore. Questo dente, di per se stesso, è forse il dente più debole di tutta l'arcata e sarebbe stato più indicato, dopo allungamento della corona clinica platalmente, mesialmente e distalmente, e dopo la terapia canalare, che fosse stato riabilitato con un perno-moncone in fibra e con corona in materiale idoneo alla situazione clinica! Le consiglio di farsi visitare da un Parodontologo dalla indubbia notorietà che pratichi ora la Gengivectomia per asllungare la corona clinica affinché non si formi ola tasca parodontale iatrogena ( a causa del medico) o, se già formata e quindi sondabile con sondino parodontale, pianifichi la eventuale terapia parodontale chirurgica conservativa o chirurgica ossea se vi fosse già un difetto osseo (ritengo che non ci sia ancora, visto l'aspetto gengivale e che sia più che sufficiente la Gengivectomia per esporre tutta la parte di ricostruzione artificiale ed ottenere così un attacco epiteliale sano e fisiologico al dente! L'imbarazzo nasce dal fatto che non è mia abitudine "discutere" pubblicamente le scelte terapeutiche di un Collega ma, come le ho spiegato io ho il dovere di risponderle al meglio, visto che ha fatto la domanda! Non spetta a me "proteggere" la "cattiva odontoiatria" perché una odontoiatria che non rispetti e non prenda in considerazione la salute parodontale non è una odontoiatria di qualità, non solo ma causa patologia parodontale e questo non posso certo tenerlo nascosto!!! Stesso discorso vale per la ricostruzione ( e non aver fatto un perno moncone) di un premolare così "debole"! Spero che capisca e che capiscano i Colleghi! Guardi la Gengiva della prima foto e quella della terzafoto e capirà quanto ho scritto. Le lascio un Poster dove viene spiegato con foto e disegni fatti fa me e mia Figlia Claudia (Odontoiatra) su cosa sia una Gengivite e su come si formi una tasca parodontale. Cari saluti
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Pubblicato il 30-06-2017
Mi sembra strano che il collega non le abbia quanto meno prospettato la possibilità di una corona protesica completa e di un eventuale allungamento di corona clinica (opportuno entro i limiti a livello palatale). Forse non vi siete capiti. In ogni caso con questa strada ha optato per la soluzione più rapida ed economica per lei, che può tranquillamente essere modificata anche ora: lei torna dal suo dentista, specifica le sue richieste, e credo che sarà ben contento di correggere o con i provvisori e tecnica bopt o con chirurgia mucogengivale i margini gengivali e ricoprirle il dente con una corona protesica.
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