Nell'agosto 2016 ho estratto il dente accanto al ponte
Scritto da vicky / Pubblicato il
Nell'agosto 2016 ho estratto il dente accanto al ponte che ho indicato nella foto che allego, fu un'emergenza, andai dalla collega del mio dentista in ferie, 5 minuti dopo l'estrazione (regolare, ma per il molto sangue usò Ugurol e fibrina) il ponte (risalente a 12 anni fa, ma che non aveva mai dato problemi fino al giorno prima, tranne qualche infiammazione gengivale risolta con una seduta di igiene del dentista) si sollevò di qualche millimetro impedendomi di chiudere bene la bocca, la dottoressa mi disse che era solo un'impressione, invece realmente i denti sbattevano e il problema durò per più di un mese. Quando la situazione tornò alla normalità constatai che non potevo più masticare con il ponte, stringendo i denti mi faceva molto male. Andai dal dentista, che mi fece il ponte, lui mi disse che probabilmente quell'innalzamento era stato dovuto a un edema interno che si era formato con l'estrazione, e solo col tempo il ponte poteva tornare a posto, così fu, ma sfortunatamente non per la masticazione, nonostante da vari controlli radiografici risultasse sempre tutto a posto sotto e sopra al ponte, a tutt'oggi non posso masticarci. Purtroppo a questo problema se ne è aggiunto un altro più pesante da oltre 1 mese, al quale spero potrete darmi una risposta: ogni sera coricandomi a letto, sempre sotto questo benedetto ponte inizia una forte nevralgia che nessun dentista capisce da cosa possa essere scatenata.Tutto il giorno non sento nulla, non ci mastico e non ho nessun dolore, la notte invece, addirittura prima di abbassare la testa sui 2 cuscini, cioè solo mettendomi seduta e stendendo le gambe sul letto, parte la nevralgia che riesco a far passare alzandomi e camminando per casa, facendo qualche pausa seduta sul letto,poi di nuovo in movimento e qualche altro tentativo sul letto, a volte devo prendere un analgesico, dopo circa 2 ore o 3 così, lentamente mi stendo di nuovo e il dolore non ritorna più, posso così dormire il breve resto della notte senza nessun problema e la mattina, normalmente distesa sul letto, anche girandomi destra e sinistra non sento assolutamente nessun dolore!Incredibile! Ho consultato altri 3 dentisti in questo periodo ma nessuno capisce dato che il ponte è stabile, non c'è infezione né infiammazione, tranne sporadiche dolorose sacche di sangue che si formano in alcuni punti delle gengive curate dal dentista con sedute di igiene, detartrasi, e a volte con laser (io a volte prendo anche antinfiammatori naturali per alcuni giorni), l'ultimo dentista al quale avevo chiesto di farmi il dentoscan essendo attrezzato, si è rifiutato in quanto mi ha detto che sicuramente non sarebbe emerso nulla di rilevante, secondo lui anche se il ponte è ancora stabile e la gengiva sana e rosa, l'unica cosa è provare a tagliarlo, però poi andrebbero messi degli impianti; essendo il lavoro piuttosto impegnativo non solo a livello economico, io vorrei rimandare il più possibile, anche perché di giorno non ho dolore e mi piacerebbe scoprire il motivo della nevralgia per magari intervenire in altro modo? C'è da dire che ebbi i primi episodi di questa strana nevralgia notturna anche vari mesi fa, ma con 1-2 trattamenti di igiene profonda sulle gengive intorno al ponte a volte anche con laser, riuscivo a tornare a stare bene per un bel pò, purtroppo negli ultimi tempi interventi del genere sono stati inutili, ormai la nevralgia è fissa ogni notte. Tutto è cominciato dopo l'estrazione dell'ultimo dente nell'estate 2016, una coincidenza? Ringrazio i medici che avranno la pazienza di leggere questo mio lungo scritto e che vorranno darmi una risposta in merito.
Pubblicato il 08-02-2018
Difficile dire qualcosa sinceramente. Ma perchè invece della lastra prima della estrazione, non ci ha inviato la lastra più recente???? Così vediamo la situazione prima dei fatti che le danno disturbo. Si vedono denti in ordine e ponte in buon ordine. E' anche possibile che durante l'estrazione si siano fatti danni al ponte, ma sembra difficile vista la facilità della estraz del dente del giudizio.. Altra idea, è che possa essere un dente della arcata superiore in pulpite. Il dolore talvolta si diffonde da una arcata all'altra dello stesso lato. Tenga inoltre presente che i sintomi sono nettamente di pulpite (un dente che va devitalizzato). Una altra idea è che il ponte (forse durante l'estrazione) si sia decementato parzialmente. In questo caso sarebbe entrato in sofferenza il dente sotto al ponte e essendo la corona del ponta radiopaca la rx non permetterebbe di vedere lo stato del dente sotto la capsula. Hanno provato a rimuovere dolcemente il ponte per verificare se è ancora ben cementato??????? Questa è francamente la prima prova da fare.
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Pubblicato il 08-02-2018
Cara e Gentile signora Vicky, buongiorno. Diciamo che Descrive sintomi propri di una Parodontite o di una Endoparodontite ed anche di una sofferenza pulpare come spiegherò più avanti! Per avere una Diagnosi seria e corretta e quindi una pianificazione Terapeutica Giusta ed Efficace, bisogna fare una Visita Parodontale e Gnatologica e Protesica, insomma completa. Ossia comprendente anche un sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti che ha in bocca, per la ricerca di tasche parodontali per escludere una Parodontite o una Endoparodontite. Veda, io noto, nonostante la inadeguatezza della lastra da Lei postata, una alterazione della morfologia ossea che fa pensare a difetti ossei parodontali e quindi alla presenza anche di tasche parodontali (Parodontite). Ha per esempio un evidente difetto osseo ad una parete, mesialmente al secondo molare (ultimo pilastro della protesi fissa inferiore) e anche distale ad esso con un cratere a due/tre pareti miste e complesse. Il resto della morfologia ossea non si vede ma il sondaggio parodontale lo evidenzierebbe. Le spiego, in presenza di tasche parodontali, si procede così: due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc.Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" " che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite. Si faccia Visitare da un Bravo Parodontologo e Gnatologo che è anche un Dentista Completi, Clinicamente parlando! I particolari non si vedono per l'inadeguatezza della Radiografia! In ogni caso la diagnosi è soprattutto Clinica oltre che confortata da, in questo caso, più Rx endorali con differenti proiezioni! Diaciamo poi che non parlerei di "Edema che abbia sollevato il ponte" ma più probabilmente, almeno come sospetto, che sia stata fatta leva sulla parte distale del pilastro di ponte mesiale (davanti) al dente avulso (estratto) magari per un inappropriato uso di una leva dritta o a virgola, durante l'avulsione del dente del giudizio. Leva fisica che ha "spostato" il pilastro stesso o il punte (scementandolo), alterando così i rapporti gnatologici occlusali di tutto il ponte protesico con l'antagonista (come sospetto diagnostico, in base al Suo racconto, ovviamente da prendere con "cautela, anche se probabile)! Sarebbe bastato fare un controllo gnatologico in protrusiva, lateralità e soprattutto in Massima Retrusione possibile (Relazione Centrica) che disclude gli anteriori e realizza la posizione di massima intercuspidazione col contatto cuspide fossa ( ossia cuspide di un dente con la fossa del dente antagonista e viceversa. In particolare la cuspide palatale con il suo rapporto con la fossa antagonista, mantiene la dimensione verticale della bocca, insieme alle altre cuspidi palatali.) e mantenimento delle Curva di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale e la terza curva di Monsen,le Tre Curve cosiddette di Compensazione!!! A questo punto, visualizzati i precontatti si sarebbe dovuto procedere ad un molaggio selettivo o al rifacimento del ponte protesico a seconda della situazione clinica, ovviamente procedendo anche alla eventuale terapia chirurgica Ossea Parodontale, resettiva (osteotomia osteoplastica), ricostruttiva (innesti ossei) e Rigenerativa Parodontale Profonda (GBR, ossia, Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata), a seconda della Diagnosi e configurazione dei difetti ossei ed anche della diagnosi su sofferenze pulpari presenti come iperemie attive o passive o sindromi radicolari della polpa e anche di Sinalgie, ossia dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano! Tutto qui: le serve solo un bravo Parodontologo e Riabilitatore Orale (Protesi, Conservativa, endodonzia, Gnatologia, Parodontologia, in una unica Figura professionale (rara al giorno d'oggi) :(! Ma anche (: perchè è tutta normalissima routine odontoiatrica, nelle "mani giuste"! Le lascio una Foto che le mostra in alto una chirurga ossea ricostruttiva ed in basso una chirurgia ossea Rigenerativa, presa dalla mia casistica Clinica Parodontale personale! Stia su col morale, può curarsi, anche se tutto fosse stato reso più in "salita" per l'inutile e nocivo passar del tempo, senza Terapia!, io sto parlando solo in senso lato per completezza dato che Lei chiede ed io devo rispondere con scienza e coscienza :)!
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Pubblicato il 08-02-2018
Gentile Sig.ra Vicky, francamente dal suo racconto mi viene il sospetto che il ponte si sia parzialmente decementato (spiegherebbe il rialzo) e con il tempo il molare sia andato in pulpite. Servirebbe una lastra più recente anche per valutare il parodonto che già nella lastra prima dell'estrazione dava segni di sofferenza. Cordiali saluti
Pubblicato il 09-02-2018
Sig. Vicky, la RX che mostra non è indicata per il problema che descrive, occorrono altri accertamenti diagnostici. Il ponte dopo tutti questi anni andrà rivisto. Il terzo molare tolto con molta probabilità era in occlusione e la sua mancanza provoca un instabilità occlusale.
Pubblicato il 12-02-2018
1: puo' esserci una parziale decementazione del ponte .2: il molare pilastro di ponte potrebbe essere in situazioni endoparodontali compromesse e necessiterebbe di trattamento endodontico cioe' devitalizzazione3:a nn credo che l'avulsione possa aver determinato tale situazione in quanto il terzo molare nn ero in situazione tale da richiedere un intervento troppo complicato
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