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Domanda di Endodonzia

Risposte pubblicate: 3

Si può verificare in qualche modo non invasivo se ho una cisti o un granuloma?

Scritto da Paola / Pubblicato il
Salve a tutti! Il 10 febbraio mi sono recata dal dentista per fare una visita di controllo. Dato che uno dei due incisivi inferiori si muoveva un poco e il colore nella parte interna era un po' più scuro degli altri, il dentista ha deciso di farmi una radiografia, e non sono state buone notizie. Infatti, dalla radiografia si vede una macchia nera attorno la radice dell'incisivo sinistro abbastanza estesa, non si sa se é un granuloma o una cisti. Il dentista mi ha detto che probabilmente a causa di un trauma vecchio il dente è andato in necrosi e pian piano si è formata il granuloma o la cisti. Si può verificare in qualche modo non invasivo se ho una cisti o un granuloma? Il giorno dopo questa scoperta per provare ad arginare il problema mi sono sottoposta alla devitalizzazione dei due incisivi inferiori, sperando che questo granuloma o cisti si riassorba. Durante le devitalizzazioni non ho avuto problemi, né dolori grazie a 3 dosi di anestesia. E' normale che il dentista non mi abbia suggerito di prendere degli antibiotici per evitare la formazione di infezioni? Infatti, Il dolore vero e proprio è sorto la sera dopo. Durante il giorno ho cercato di placare inizialmente i dolori ma nessun antidolorifico faceva effetto solo con il ketodol alla sera sono riuscita a fermare questi dolori che nel frattempo sono diventati una vera tortura. La sera stessa ho decido di iniziare il ciclo di antibiotici (che sto ancora prendendo). Il giorno seguente, il dente necrotico inizia a spurgare da solo dalla parte posteriore della gengiva. Allora il dentista mi dice di riandare in studio per farmi controllare, e decide di riaprire il dente necrotico che spurgava per rimedicarlo. Ovviamente, non ero per niente contenta perché in preda ancora ai dolori, ma mi sono fidata. Ho fatto bene? Nonostante la rimedicazione, il dente ha continuato a spurgare pus per un paio di giorni, sempre con dolore e soprattutto mento e labbro inferiore gonfi. Ho detto al dentista che avrei continuato col ciclo dell'antibiotico almeno fino a quando tutti i dolori non fossero spariti ma non superando i 6 giorni, e lui mi ha detto di non prenderlo per più di 3. Cosa ne pensate? Io mi sono spaventata tra il dolore e il pus che usciva dalla gengiva con la poca pressione che facevo sul mento. E' solo da oggi che ho un mento normale e l'unico fastidio che ho è alle ghiandole salivari vicine al frenulo inferiore, tra il labbro e la gengiva esteriore. Quindi, nel pomeriggio contatto il dentista aggiornandolo e mi dice che sono tutti ottimi segni di guarigione, e che giorno 27 vuole riaprirmi i denti per rimedicarli. E' davvero necessario? Questa sarebbe la 3 volta che mi riapre il dente necrotico, e la seconda per l'altro incisivo. Spero mi possiate rispondere e dare dei consigli utili perché sono terrorizzata dal sottopormi ad un'altra seduta per paura che ritorni il dolore e il pus. Grazie in anticipo.

Cara Signora Paola, buongiorno. Si tranquillizzi una osteolisi periapicale, che sia dovuta ad una Cisti o ad un Granuloma è di normalissima routine in Odontoiatria. Questa sua smania di differenziare la Cisti dal Granuloma non ha senso perchè la terapia è la stessa ( a meno che la Cisti non fosse enorme. Ma non lo è). Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le osteolisi periapicali non sono solo batteriche, però, ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Bisogna poi fare un sondaggio parodontale per valutare la presenza o no di tasche parodontali. Come vede una Visita Odontoiatrica Seria è molto meno Semplice di Quanto si possa Pensare o Immaginare ed ancor più la terapia!!! Essendo di natura infettiva da necrosi endodontica, ricca di batteri gram negativi anaerobi, è indispensabile prescrivere antibiotici adeguati ed a dosi piene e visto che ha gemizio di pus, per molti giorni ( da prima della terapia a dopo terapia per periodi anche di 15 o più giorni a seconda dell'antibiotico però! Il gemizio di pus c'è perchè il dente è stato chiuso con materiali inidonei. Mi spiego:

personalmente faccio in una seduta o se non possibile in più sedute usando come chiusura nelle sedute intermedie una sorta di membrana simil osmotica che fa uscire il gas e non fa entrare i microbi! Ma questa è alta Odontoiatria. se si lascia il dente in necrosi chiuso con medicazione non similosmotica, come spiegato, o peggio chiuso definitivamente evidentemente in una situazione clinica che non avrebbe dovuto prevedere la chiusura in prima seduta, la pressione che si forma nel dente chiuso, senza sfogo, per il catabolismo del batteri per lo più anaerobi gram negativi implicati nell'infezione, è talmente gravosa ed intensa da scatenare dolori insopportabili e/o ascesso con gemizio di pus o formazioni di fistole! Evidentemente è mancata la Diagnosi oltre che la Terapia Corretta! Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo che va sondato parodontalmente in ogni caso, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti.
Lei è semplicemente da curare :) e non certo con una estrazione ed un impianto, mi raccomando. Cari saluti

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Paola, molto spesso è necessario effettuare più di qualche medicazione del dente in caso di necrosi perciò le consiglio di affidarsi tranquillamente alle cure del suo dentista che conosce il suo problema e sa come curarlo. Si tranquillizzi e abbia fiducia. Purtroppo quello che ha avuto è una complicanza che si può verificare in questi casi. Ma tutto si risolverà pia n piano. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Sig. Paola, il suo Odontoiatra sta tentando di salvare il dente, se le cose non andranno a buon fine toglierà il dente. La diagnosi certa della neoformazione presente alla RX è solo istologica.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)