Menu

Domanda di Endodonzia

Risposte pubblicate: 2

Calcolo intrapulpare nell'incisivo laterale

Scritto da Antonella / Pubblicato il
Buongiorno dottori, sono una donna di 30 anni che a causa di terapie invasive al collo (radioterapia) si ritrova a fare i conti con una salute della bocca più che precaria, aggravata anche dal bruxismo che mi è stato riscontrato solo da pochi mesi dopo essermi rivolta ad un nuovo odontoiatra che sta facendo di tutto per rimettermi in sesto per quel che può. Vengo al punto. Pochi giorni fa mi reco dal dentista perché avvertivo un dolore nevralgico ad un incisivo laterale (lato destro). Il dentista sospettava una infiltrazione nell'11 ma a seguito di una rx endorale nei denti 11 e 12 mi è stato trovato un calcolo intrapulpare nell'incisivo laterale, una formazione di calcio avviluppata alla polpa che era entrata in sofferenza così si è deciso di procedere alla terapia canalare. Oggi, a distanza di pochi giorni, avverto ancora fastidio in tutta l'arcata superiore e mi sta sorgendo il dubbio che altri denti presentino lo stesso problema. Il mio dentista infatti mi ha spiegato che il calcolo è dovuto a eventi traumatici cioè all'atto di digrignare in maniera continuativa i denti. Sono veramente molto afflitta e preoccupata. Vi allego la ortopantomografia che ho fatto prima di sottopormi alla devitalizzazione di quel dente. È possibile da questa lastra capire se anche i denti vicini sono coinvolti da processi simili o hanno la polpa infiammata?
Gentile Antonella, in genere la OPT non fa vedere bene come stanno le cose: meglio le endorali (quelle che fanno tutti i dentisti) che sono molto più.. "nitide". Da questa OPT allegata non riesco a vedere molto. Si vedono però che gli incisivi hanno una notevole abrasione (da bruxismo credo). Però, da quello che si vede, non sembrano esserci patologie evidenti. Con le rx endorali e i test di vitalità, etc, visita ben fatta, si capirà se anche altri elementi sono in sofferenza. Tuttavia tenga ben presente che se sono passati pochi giorni dalla devitalizzazione può essere del tutto normale che i fastidi ancora non siano cessati del tutto!! Quando si devitalizza un dente è prevedibile che prima che passino i fastidi occorrano alcuni gg. Chieda al suo dentista. E veda con lui se può essere di aiuto un ciclo di antibiotici. Che però sarebbe meglio evitare se il fastidio passa in poco tempo..
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Cara Signora Antonella, buongiorno. I calcoli intracanalari o anche intrapulpari non li si vedono certo con una OPT. Occorre una serie di Rx endorali in diverse proiezioni. I calcoli soni di regola asintomatici e sono invece un ostacolo per la terapia canalare. Mah! La terapia canalare è stata fatta! Non si formano certo per il bruxismo ( meglio dire Bruxismi, al plurale). La eventuale sofferenza la si valuta clinicamente e semeiologicamente per stabilire se vi sia o no un danno pulpare o parodontale. Le spiego: Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. Tutto Qui! Nella Visita Clinica si fa una accurata Anamnesi per sapere le caratteristiche del dolore, se pulsante o no, se, continuo o no, da cosa è provocato etc etc etc! In ogni caso un "certo" dolore rientra nella norma se però ha caratteristiche ben precise che si valutano solo anamnesticamente e semeiologicamente!
Ma bisogna saper mettere in pratica la Semeiotica Medica applicata all'Odontoiatria :) e non bisogna mai estrapolare la bocca dal contesto dell'organismo intero perché bisogna avere basi di Clinica Medica non comuni per scoprire per esempio se ci fossero delle Sinalgie ossia dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o addirittura da altre parti dell'organismo!
Inoltre bisogna fare diagnosi differenziale da dolori odontogeni pulpari e Parodontali e Gnatologici ed anche con un sondaggio parodontale e relativa visita Parodontale e Gnatologica. Cari saluti
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)