Dente devitalizzato, mal curato ed estratto, ma ancora dolorante
Scritto da Sissi / Pubblicato il
Salve a tutti. Sono una ragazza di 25 anni... e credo di non aver mai sofferto con i denti come in questo periodo! ho devitalizzato 2 anni fa un molare sx inferiore ed il mio dentista mi ha successivamente applicato una capsula. Dopo 2 anni il dente ha iniziato improvvisamente a fare male... me lo ha riaperto svariate volte in modo da capire da cosa potesse derivare tale dolore, facendo una radiografia (con gli aghetti infilate nei canali) si notava che due aghetti andavano nella direzione giusta... il terzo aghetto si infilava a cavallo tra due canali. Ho iniziato a prendere antibiotici augmentin.. clavulin.. bacampicillina fino ad arrivare alle punture di fidato da 1Gr. ho avuto per circa 2 mesi il dente aperto perché come mi metteva la copertura... ero costretta a toglierla da sola perche il dolore era troppo! Ora... a distanza di 2 mesi.. anche un po di più (dopo aver avuto un fortissimo ascesso) il dente mi è stato tolto nonostante fosse ancora infiammato!! l'ortopanoramica non riscontrava cisti o altro ma poi... quando mi è stato estratto il dente il mio dentista ha eliminato l'infezione (era una pialletta grande come una lenticchia) sotto la radice del dente! sono passati 2 gg dall'estrazione e ancora devo ricorrere al toradol per alleviare il dolore, tra l'altro non mi hanno messo i punti in modo da far spurgare il sangue ma il dolore che sento sotto... sembra lo stesso di quando avevo l'ascesso! la mia domanda è: è possibile che dopo un'estrazione dentale tali problemi possano non risolversi? Ho paura che nonostante l'estrazione il problema sotto persista!! Vi ringrazio anticipatamente
Pubblicato il 16-07-2009
Sissi buongiorno, il problema base di tutti i suoi problemi è che durante la prima devitalizzazione si è creata una ''falsa strada con gli aghetti''. Questo ha provocato un passaggio di batteri tra radice del dente e osso con conseguente ascesso e, col tempo granuloma. Il dolore post estrattivo in questi casi è molto comune proprio per la presenza di tanti batteri. abbia pazienza! tutto questo lo dico solo sulla base della sua sintomatologia, ma credo di non essere lontano dal vero. Se dovesse avere bisogno non esiti a contattarmi. Auguroni
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Pubblicato il 16-07-2009
Sig.ra Sissi, come giustamente riferisce il collega Cinti, deve avere pazienza, è stata eliminata la causa e ora bisogna attendere la guarigione. Se il dolore si protrae oltre la settimana senza alcuna diminuzione della sintomatologia, è consigliato un controllo dal suo dentista.
Pubblicato il 16-07-2009
Cara Signora Sissi .la sua patologia è stata affrontatra molto superficialmente perché non si procede a tentativi non si lascia aperto un dente per due mesi ma si fa una diagnosi e lo si cura!!!! ..Inoltre lo strumento che ha visto tra due radici è probabile abbia causato una perforazione della stessa o del pavimento della camera pulpare .se chiude il dente il gas dei microbi anaerobi gram negativi, i più cattivi, comprimendo le terminazioni nervose dentinali, scatenano un dolore insopportabile e allora allora la soluzione è bagaglio culturale terapeutico e clinico di qualsiasi dentista ecco la spiegazione: Le lascio poi una foto esplicativa 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico f.i.m. 1 Gr. in fiale intra muscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per via web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì...la seconda un Giovedì/Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari..se ci fossero.. e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana osmotica per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi dolore! E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana osmotica... 4-infine in terza seduta si chiude il dente... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana osmotica affinchè non avesse dolore...! Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di impedimenti insormontabili nella radice (raro...ma possibile)...si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice ...senza fare una apicectomia..come molti purtroppo ancora fanno... con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: Ecco tutto ...Cordialmente e sua disposizione ...Gustavo Petti Parodontologo in Cagliari, Riabilitazione orale completa in casi clinici complessi.
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Pubblicato il 16-07-2009
Signora Sissi, il problema si risolverà presto in quanto è stata rimossa la causa...non abbiamo visione diretta del caso e di indagini rx per dirle se poteva finire diversamente...
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