Pulpite di origine traumatica
Scritto da Rita / Pubblicato il
Buongiorno, circa un mese fa mi sono svegliata una mattina consapevole di avere digrignato i denti la notte e mi sono accorta che probabilmente avevo fatto pressione su un premolare e lo smalto non era più regolare. Da allora il dente era a volte più sensibile, ma nulla più. Da qualche giorno ho cominciato a sentire talvolta dolore e come delle pulsazioni nel dente. Questa mattina mi sono recata da un dentista, ha detto che non vede carie (il dente ha comunque già un'otturazione), ha fatto una radiografia e mi ha proposto di togliere il nervo perché è "quasi sicuro" che c'è un focolaio di infezione, che non si vede nella panoramica che ho fatto recentemente, ma che probabilmente il digrignare i denti ha scatenato. Quello che mi lascia perplessa è che il dentista voglia procedere a una devitalizzazione pur non essendo del tutto sicuro che si tratti della strada giusta. Lo so che senza vedere la radiografia è difficile dare un parere, ma non potrebbe trattarsi solo di un'infiammazione dovuta al trauma? Devo chiedere un secondo parere? Grazie per un consiglio. Rita
Pubblicato il 09-09-2009
Cara Sig.ra Rita, la diagnosi del collega è certamente esatta, si tratta di una pulpite di origine traumatica ( dovuta a bruxismo ) assai frequente, come patologia, nelle persone che appunto digrignano i denti. La sintomatologia è chiara; pulsazione dolorosa del dente interessato. Quindi Iperemia ( aumento della sensibilità ) e pulpite ( dolore dovuto all'infezione della polpa in atto ). Spero di esserle stato utile cordiali saluti e buona devitalizzazione.
Pubblicato il 09-09-2009
Sig.ra Rita, molte volte viene scambiata per incertezza una scarsa comunicazione dell'odontoiatra. Nel suo caso se si è rivolta a un dottore, è nata una diagnosi, che forse non è stata ben spiegata, perché sono stati approfonditi i trattamenti. Probabilmente le cure proposte sono indicate.
Pubblicato il 09-09-2009
Cara Signora Rita...sono perplesso anche io ma per altre cose...non è stata fatta una DIAGNOSI...che è semplice...normali...prassi comune...non devo certo essere io a spiegare come si fa una diagnosi in presenza di un dolore ad un dente e ad un Bruxismo = digrignamento notturno. Ci troviamo di fronte a due patologie una i, Bruxismo dovuto probabilmente a precontatti in una malocclusione e il dolore pulsante tipico di una pulpite ...la terapia deve essere fatta solo dopo avere accertato la diagnosi...per il dente: ...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre...il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...per completezza nella prima visita oltre quanto descritto avrebbe dovuto fare ...oltre le prove termiche fatte in studio, anche la percussione assiale e trasversale del dente, una radiografia e la ricerca di tasche parodontali...misurandole col sondino parodontale millimetrato e la ricerca di erosioni dello smalto o di ipersensibilità dentinale ...può e deve fare una diagnosi e pianificare una eventuale terapia...CHIARO? ...Bruxismo significa "digrignare i denti". E' un disordine del controllo neuromuscolare ed occluso-muscolo-articolare (della Articolazione Temporo Mandibolari)e si manifesta soprattutto la notte. In parole povere il Bruxismo è in relazione ad una alterata occlusione (rapporto tra i denti delle due arcate dentarie). Questa alterata occlusione causa "stress" a carico dei tessuti duri del dente (abrasioni e precontatti, ossia punti del dente che toccano prima di altri), del parodonto (riassorbimento osseo, mobilità dentaria, solo come concausa aggravante o scatenante di una Parodontopatia sempre sostenuta da microbi e disordini immunologici e recessioni gengivali), dei muscoli (contratture ossia contrazioni dolorose, specie al Muscolo Pterigoideo, mialgie, ossia dolori muscolari) e dell’articolazione Temporo Mandibolare con la formazione di "rumori", scrosci e click, che sono sintomi di problemi e dislocazioni delle suddette articolazioni. Deve fare una visita accurata da un un Dentista Gnatologo (il Dentista che si occupa dei problemi dell'occlusione ed anche del Bruxismo), che valuterà se incominciare una Diagnosi-terapia con Bite Plane che sono "placche in resina con piani inclinati che impediscono ai denti inferiori di chiudere con quelli superiori per mettere a riposo tutto il sistema neuro muscolare, il parodonto, i denti e soprattutto le Articolazioni Temporo Mandibolari! Per concludere...tutto questo lungo discorso per farle capire che è consigliabile altamente che, ripeto, si faccia vedere da un Dentista Gnatologo (di regola un Parodontologo è anche Gnatologo). ...Le terapie sono varie dai molaggi selettivi ai Bite Plane...alle terapie mio funzionali...insomma deve essere in mani buone non certo di un Dentista che "è quasi sicuro"...questo termine in medicina diagnostica e clinica non esiste!!!! ...Cordialmente ...Gustavo Petti Parodontologo e Gnatologo in Cagliari
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 09-09-2009
Cara sig.ra Rita, se è stato appurato che lei tende a digrignare i denti la notte è certamente possibile, come lei suggerisce, che il problema al premolare sia di origine traumatica causato proprio dal digrignamento. Io le consiglio di fare un bite, cioè un apparecchietto rimovibile in resina trasparente, che protegga i denti durante la notte. Se il disturbo al dente è causato dal digrignamento notturno ed è reversibile non sarà necessaria la devitalizzazione. In caso contrario sarà comunque necessaria, ma eviterà in futuro di avere problemi analoghi sugli altri denti. Le sconsiglio invece terapie come il molaggio selettivo o altre modifiche ai denti se lo scopo è quello di curare il digrignamento. Infatti tutti gli studi internazionali degli ultimi 10-15 anni hanno evidenziato che il digrignamento NON è causato da una malocclusione dentale o da precontatti (cioè contatti più alti) tra i denti. Marcello Melis, Disordini Temporomandibolari e Dolore Orofacciale, Cagliari.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 09-09-2009
Se digrigni i denti leggi Bruxismo: Miti e Verita Bruxismo . Puoi evitarlo
Dentista Lombardia, Bergamo
Vedi la scheda
Dentista Lombardia, Bergamo
Vedi la scheda
Dentista Emilia Romagna, Parma
Vedi la scheda
Dentista Veneto, Verona
Vedi la scheda
Dentista Piemonte, Torino
Vedi la scheda