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Domanda di Endodonzia

Risposte pubblicate: 16

La devitalizzazione può essere rieseguita anche dopo averla già fatta precedentemente?

Scritto da Gaetano / Pubblicato il
Salve, circa 5 anni fa, mi hanno trattato 5 denti con devitalizzazione, perno e ricostruzione degli stessi. Dopo avere eseguito una visita odontoiatrica mi hanno detto di rifare le seguenti procedure per recuperare i 5 denti: devitalizzazione, ritrattamento canalare/pluricanalare, perno, corona provvisoria e corona in lega ceramica. Quello che mi chiedo è se la devitalizzazione può essere rieseguita anche dopo averla già  fatta precedentemente e cosa cambia con il ritrattamento e perchè li devono fare entrambi? Grazie Mille
Caro Gaetano,il ritrattamento di un dente già devitalizzato in precedenza a volte si rende necessario quando il primo non è andato a buon fine. Non conoscendo il suo caso non posso esprimermi sulle scelte a lei proposte. Appare comunque strano che tutti i denti precedentemente trattati abbiano dei problemi così seri da rendere necessario un ritrattamento. Se così fosse ritengo che sia stato particolarmente sfortunato. Nel ritrattamento si cerca di porre un sigillo apicale cioè di chiudere perfettamente in maniera tridimensionale il canale radicolare per evitare contaminazioni batteriche dall'endodonto al periodonto. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Caro Signor Gaetano.... le radici precedentemente trattate possono essere ritrattate anzi devono essere ritrattate se intorno agli apici di queste radici ci sono zone di osteolisi (leggi granulomi) o se le Terapie canalari sono corte e deve essere fatto su esse un lavoro definitivo protesico....LE SPIEGO::....:....Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza...ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine.... ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! .....................Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci…) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!..... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente....questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!..........Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata.... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice.... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente…ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile…ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma (che è molto probabile che lei abbia...o possiamo chiamarla più genericamente area di osteolisi periapicale, espressione dell'infezione) è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca…appunto in una cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno.... le lascio una foto di un caso di frattura, con sfondamento del pavimento della camera pulpare e difetti ossei complessi e misti a più pareti con gravi problemi parodontali ed endodontici......CURATO ed in bocca da 30 anni!!!.... legga tra le mie pubblicazioni cliccando il nome: Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente...........:.......Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Se sono tutti da ritrattare, evidentemente, chi li ha "devitalizzati" non ha fatto il lavoro secondo "arte e coscienza" o forse semplicemente forse perchè NON SAPEVA FARLO. Si assicuri solamente che il suo nuovo dentista sia veramente un ODONTOIATRA

Scritto da Dott. Alberto Ricciardi
Trebisacce (CS)
Torino (TO)

Salve Gaetano, il dente che ha subito un trattamento canalare, può reinfettarsi in seguito ad otturazioni incongrue o carie a partenza da un' altra zona del dente stesso. questo determina una migrazione dei batteri che ripopolano la radice del dente con le conseguenze note. Spesso in questi casi non si ha dolore! però il processo infettivo determina comunque una osteolisi e quindi il danno biologico. Questo meccanismo è generico e non è per forza il suo caso...non conoscendo nulla della sua situazione dentale. Cordialmente, Gianluigi Renda
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Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Il ritrattamento di un dente già trattato con terapia canalare è di uso abbastanza comune. Ovviamente non si parla di nuova "devitalizzazione" per un dente già devitalizzato, ma di "ritrattamento canalare". Si rende necessario quando il primo trattamento abbia comportato, anche a distanza di tempo, conseguenze negative (dolore, infezione, granuloma apicale, ascesso, ecc.)

Scritto da Prof. Giuliano Falcolini
Roma (RM)

I denti devitalizzati, purtroppo, possono reinfettarsi nuovamente ed in questo caso è previsto il ritrattamento. Non abbiamo a disposizione le sue radiografie endorali per esprimere un parere completo. Sembra strano che tutti e 5 siano da sottoporre a nuova cura canalare. O è particolarmente sfortunato o il suo vecchio dentista era particolarmente maldestro. Le devitalizzazioni/ritrattamenti vanno eseguiti con scrupolo e minuziosità, appuri che chi la ha in cura attualmente sia in grado di eseguire un'endodonzia a regola d'arte grazie all'ausilio di strumenti corretti come la diga, files in nichel-titanio, rivelatore apicale e micromotore endodontico dedicato. Cordialmente
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Scritto da Dott. Livio Germano
Verbania (VB)

Gentile signore, non avendo molti dati a disposizione non e' opportuno darle dei giudizi Sulla opportunita' o meno delle terapie prescrittele dal suo curante, rispondo pero' alla sua domanda Della fattibilita' o meno del ritrattamento endodontico dicendole Che certamente e' fattibile e risulta indispensabile nel Caso di lesioni periradicolari sintomatiche e non, e anche in tutti I casi di perdita del sigillo coronale o di terapie incongrue, cordialita' .

Scritto da Dott. Francesco Sforza
Carovigno (BR)

Gentile Signor Gaetano, mi sembra un ottimo piano di trattamento. Credo che il suo Odontoiatra abbia le competenze adeguate per trattare il suo caso. Si, il ritrattamento è una procedura che si fa normalmente, si fidi. Buon pomeriggio Giancarlo Dettori

Scritto da Dott. Giancarlo Dettori
Sassari (SS)

Evidentemente i cinque denti devitalizzati cinque anni fa non hanno un buon sigillo apicale, o comunque i canali non risultano ben curati e ben sigillati con materiale radiopaco, per cui è necessario un ritrattamento canalare. Il termine "devitalizzazione" è improprio, perchè indica che il dente non è più vitale, senza specificare se la polpa è necrotica, se è stata rimossa e sostituita con un materiale medicamentoso o inerte, o se è stata strumentata in modo grossolano, diventando così un focolaio d'infezione. Oggi si preferisce utilizzare il termine di "terapia canalare" o "terapia endodontica". Nel suo caso, il Dentista che l'ha visitata le propone di ripetere le cure canalari ai cinque denti, perchè questi risultano evidentemente mal curati in passato. Radiografie alla mano, si faccia descrivere i difetti delle precedenti devitalizzazioni e poi si affidi con fiducia per ritrattare e ricostruire questi denti che altrimenti potrebbe perdere. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Da quello che ci racconta lei, sembra che ci sia una bella dosa di sfortuna..! Infatti se un dente è ben devitalizzato, non crea problemi per tantissimo tempo, direi quasi.. per sempre. Invece evidentemente queste devitalizzazioni fatte 5 anni fa non sono riuscite bene e ci devono essere delle complicazioni, tipo granulomi, cioè infezioni più o meno croniche che vanno risolte. E visto che ci sono perni e capsule, queste vanno rimosse e rifatte per accedere al canale e ritrattare il dente, cioè ripetere la procedura di pulizia e sigillo dei canali, nel tentativo di eliminare queste infezioni. Ma questo il dentista dovrebbe averglielo spiegato bene, no?? Se vuole ulteriori lumi da noi, provi a fotografare o scannerizzare bene la radiografia e mandarcela qui..
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Sig. Gaetano, devitalizzare significa togliere la vita, per cui un dente devitalizzato può essere solo ritrattato endodonticamente.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Probabilmente la visita odontoiatrica è stata accompagnata da rx endorali che hanno evidenziato pregresse terapie endodontiche incongrue,per questo motivo le è stato proposto il ritrattamento con conseguente riabilitazione protesica per scongiurare che questi denti possano fratturarsi.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Caro Sig. Gaetano, le confermo quello che i miei colleghi le hanno già detto. Il ritrattamento non solo si può fare, ma si deve fare quando la precedente terapia endodontica non ha avuto buon esito, e questo o perché non era stata eseguita correttamente fino dall'inizio, o perché i canali si sono reinfattati per carie secondaria o restauro incongruo. Si consoli sapendo che il 90 % dei pazienti che vedo giornalmente al mio studio mi vengono inviati dai colleghi affinché io esegua il ritrattamnento. Non avendo visto le sue radiografie è impossibile stabilire perché i suoi 5 denti necessitano del ritrattamento. Si affidi al suo dentista ma si informi che venga usata la "DIGA DI GOMMA", il localizzatore apicale per controllare la lunghezza dei suoi canali e che questi vengano ben otturati con guttaperca, meglio se riscaldata e compattata verticalmente. Questo per assicurare che i suoi canali vengano completamente e tridimensionalmente sigillati. Non si spaventi poi se il collega le farà qualche radiografia. Questo per accertarsi di lavorare in maniera precisa. Cari saluti. Dr. Arnaldo Castellucci
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Scritto da Prof. Arnaldo Castellucci
Firenze (FI)

Gentile sig Gaetano, probabilmente lei deve ritrattare i denti endodonticamente. Generalmente, l'insieme di manovre che costituiscono il ritrattamento non è troppo dissimile dalle manovre che costituiscono la devitalizzazione, pertanto il fatto che due terapie diverse possano essere chiamate allo stesso modo costituisce un peccato veniale. Nel suo caso però lei parla di perni, e il ritrattamento deve necessariamente prevedere la rimozione degli stessi. Ciò costituisce una parte delicata e purtroppo non prevedibile al 100 %, ed è spesso causa di contenziosi. Si faccia spiegare bene dal suo odontoiatra come intende procedere e i relativi rischi. Cortesi saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Ritrattamento indica reintervenire in un dente già trattato precedentemente e si pratica in alcune situazioni che si possono dalla radiografia o se i sigilli non sono tali o se bisogna procedere con un definitivo e fare dei perni. Saluti

Scritto da Dott. Sandro Compagni
Latina (LT)

Caro Gaetano, la Sua domanda è chiara (e pertinente rispetto alla Sua premessa maggiore). Per risponderLe in generale non posso che riformulare quanto già illustratole dai Colleghi precedenti: #1- Viene largamente (seppur a mio avviso impropriamente) utilizzato il termine "devitalizzare" un dente per far capire con parole semplici al paziente che l'endodonto [=interno del dente] "vergine" [=mai trattato prima] deve essere privato del suo contenuto (polpa viva o necrotica[=morta] o mista) per varie ragioni (dolore e/o carie penetranti e/o necrosi pulpare e/o infezioni, ecc.) e riempito con un materiale in grado di creare un sigillo (il più possibile stabile nel tempo) sul confine tra il sistema canalare e i tessuti peri-radicolari [=che circondano la radice del dente]; vista la variabilità di condizioni da cui si parte a "devitalizzare" un dente, tra cui spesso polpe prive di vitalità, sarebbe più corretto parlare di "terapia (o trattamento) canalare o endodontico" [ma è evidente che il Suo Dentista ha utilizzato questo termine a scopo divulgativo; magari come sinonimo (ipotizzo) per spiegarLe cosa è necessario fare]. #2- Si utilizza il termine "ritrattamento canalare" o "ritrattamento endodontico" (per inciso: "ritrattamento" è un termine corretto anche dal punto di vista clinico) per titolare la terapia di un endodonto già trattato in precedenza e che richiede un re-intervento per mancato raggiungimento di un completo riempimento e/o per assenza di un efficace sigillo di confine con i tessuti attorno alla radice; situazione clinica che magari è già esitata, o che esitera con elevata probabilità, in complicanze quali: dolore e/o re-infezione, ecc. Ergo, per tornare al caso di specie, ora comprende anche Lei quanto fondamentale sia il poter visionare una rx di tutti gli elementi in questione per rispondere chiaramente alla Sua domanda. Personalmente se ho un dubbio io ritratto per il bene del mio paziente, specie nei casi di denti gravemente compromessi, specie quando il paziente si deve esporre ai costi delle riabilitazioni protesiche fisse. Con l'augurio di una soddisfacente riabilitazione biologica, estetica e funzionale; Antonio Scala, Brescia.
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Scritto da Dott. Antonio Scala
Brescia (BS)