Il mio dentista mi ha bucato la corona per liberare le impurità
Scritto da bruno / Pubblicato il
Salve, circa 2 mesi fà sotto un molare sostituito da circa 20 anni da una corona, mi è venuto un ascesso che ha coinvolto anche il molare dietro otturato. Credo che sia il 36 e il 37 per l'esattezza. Il mio dentista mi ha bucato la corona per liberare le impurità, in sintesi mi ha aperto i due denti e devitalizzato il 37. Fatti gli antibiotici per far passare la fase acuta, il mio dentista ha fatto tutte le cure del caso, medicazioni e terapie canalari molto accurate. Il mio problema è che io da due mesi ho questi due denti aperti che mentre mangio tappo con del cotone e pulisco attentamente. Io non ho dolore, il grosso problema è quello che il mio dentista appena tenta di chiudermeli provvisoriamente dopo circa due o tre ore cominciano a farmi male entrambi in maniera insopportabile, con conseguenza riapertura. Ho fatto una radiografia panoramica oltre che locale, e risulta che sotto i due denti c'è sempre qualcosina anche se non in maniera esagerata. In sintesi dopo questo ascesso e tutte le medicazioni e terapie canalari, non riesco a chiudere questi due denti, e questo iter come ripeto va avanti da due mesi. Il mio dentista a questo punto a detto di estrarre i due denti e dopo fare gli impianti. Io non vorrei arrivare a questa soluzione, ma questi denti non vogliono stare chiusi . Che mi suggerite?
Pubblicato il 04-10-2011
Gentile Bruno, dal suo racconto si evince molta confusione in quanto vi è contraddizione fra le terapie canalari fatte molto bene ai suoi molari ed i fastidi lamentati che suggeriscono il suo dentista a voler estrarli e reimpiazzarli con due impianti. Personalmente dopo la terapia canalare ad un dente non lascio mai aperto in quanto la carica batterica aumenta ma chiudo provvisoriamente lasciando cmq nella camera pulpare un ampio spazio che permette ai gas della putrefazione di fuoriuscire e prescrivo una terapia antibioitica specifica a seconda il caso. Cordiali saluti
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Pubblicato il 04-10-2011
Gentile Bruno, solitamente se il o i canali sono stati ben detersi non provocano certo dolore alla chiusura di questi. E' probabile che ci sia qualche canale misconosciuto non trattato che sia responsabile della sintomatologia descritta. Prima di estrarre i denti credo sia il caso di provare a ritrattare i canali. Provi a consultare un buon endodontista, molto spesso un corretto ritrattamento è in grado di risolvere i problemi. Cordialmente
Pubblicato il 04-10-2011
Caro Signor Bruno, il suo Dentista apre due denti in necrosi con osteolisi periapicale (granulomi) e li lascia aperti, a quanto dice lei, perchè appena vengono chiusi ha dolore. Il suo Dentista, mi dispiace dirlo, non agisce da Dentista! E' sicuro che sia un Dentista laureato ed iscritto all'Albo dei Medici e degli Odontoiatri? Basta andare sul sito della FNOMCeO e digitare il nome e la città capoluogo per sapere se è iscritto all'Albo! Deve sapere, e parlo semplificando moltissimo per essere da lei compreso, che i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza, ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine, tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo, ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta" . Una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati, sono pericolosi non solo localmente per i denti, il Parodonto, l'Osso, le gengive, ma anche per l'Organismo intero, dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri e dare infezioni pericolose, fortunatamente molto rare, ma esistono e sono pericolose ripeto! Queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato, soprattutto se è fistolizzato: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista! Le spiego ancora in parole povere per essere compreso cos'è un Granuloma : I granulomi (o le cisti) si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente, ossia i microbi sono nella radice, le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma, curate le radici, il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo, ma i microbi non ci sono più! Se fosse impossibile curare le radici per la via "normale" le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari! Il dolore che ha è dovuto alla formazione di gas del catabolismo dei microbi anaerobi e gram negativi che sono in causa nell'infezione e la cui carica batterica non è stata eliminata con una terapia evidentemente inadeguata. Si faccia curare da un buon Dentista e non faccia estrarre assolutamente i due molari. L'implantologia non è nata per sostituire denti che non si è capaci di curare, denti che sono invece curabilissimi! L'implantologia ha ideali e ragioni d'essere molto più alti e colti! Le lascio una foto con denti cosiddetti incurabili ed invece curati ed in bocca da oltre 25-30 anni per farle capire che i denti si curano, caro signor Bruno!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 04-10-2011
E' un argomento al quale abbiamo risposto più volte. I denti vanno lasciati aperti per il tempo minimo possibile, altrimenti le medicazioni che si introducono vengono rapidamente annullate dalla noxa patogena che alberga in bocca. Consiglio una seduta definitiva in copertura antibiotica, tesa a sterilizzare il più possibile l'endodonto (lo spazio dove una volta c'era il nervo) e la chiusura definitiva dello stesso con cementi appositi. Sarà sicuramente possibile una reazione post operatoria, ma finchè continua a tenere aperti i denti non ne verrà mai a capo. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 04-10-2011
Gentmo Signor Bruno, è difficile capire quale sia la causa del dolore visto che la terapia canalare è stata ben fatta: ma è proprio così? In linea di massima dopo una corretta strumentazione e detersione i canali vanno chiusi,l'altro consiglio è quello di non far estrarre i denti. Cordiali saluti.
Pubblicato il 04-10-2011
Gentile Sig. Bruno, un dente non va mai lasciato aperto perché in questo modo la carica batterica aumenta! Poi vi è una contraddizione nel dire che il suo dentista ha fatto cure canalari molto accurate, se il dente fa male alla chiusura vuol dire che vi sono ancora molti germi che liberano tossine. Se il suo caso è di difficile soluzione, forse risolversi ad un dentista specializzato in endodonzia non sarebbe male. Cordiali saluti
Pubblicato il 04-10-2011
Evidentemente qualche cosa non va, i canali devono essere assolutamente sigillati e non lasciati aperti per evitare continue infiltrazioni di batteri. Anche il buco nella corona del dente deve essere chiuso al più presto ,anche nella stessa seduta in cui è stata eseguita la terapia canalare. Se vuole tenere i suoi denti sarebbe il caso di rivolgersi ad un dentista che si occupi di endodonzia. Guardi sul sito della S.I.E.( Società italiana di endodonzia)e in Toscana troverà un elenco di Professionisti che potrà aiutarla. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 04-10-2011
Cambi dentista
Pubblicato il 04-10-2011
La corretta procedura prevede di ultimare le terapie, quando possibile, in una-due sedute SENZA LASCIARE APERTO IL DENTE FRA UNA E L'ALTRA, salvo rari casi di ascesso acuto drenante attraverso il dente e per massimo 2 giorni. Lasciare aperti i denti 2 mesi non può causare miglioramenti, anzi... la procedura corretta ora prevede di trattare bene i canali, disinfettarli SOTTO DIGA per almeno 30 minuti ed eventualmente sigillarli sotto copertura antibiotica. Se vede il mio articolo "endodonzia" su questo sito potrà chiarirsi sui passaggi necessari.
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Pubblicato il 04-10-2011
Può capitare che si abbiano complicanzioni durante le terapie endodontiche, ma con l'antibiotico e un trattamento endodontico corretto il suo problema doveva sparire. Personalmente non toglierei i denti senza aver consultato almeno un professionista che si dedichi specificatamente all'endodonzia. Privi a parlarne con il suo dentista e a farsene consigliare uno.
Pubblicato il 04-10-2011
Sig. Bruno quando la terapia endodontica fallisce, restano gli impianti.
Pubblicato il 05-10-2011
Caro sig. Bruno, in totale disaccordo con quanto appena detto dal Dr. Ruffoni, quando la terapia fallisce si cambia dentista. E alla svelta, prima che le tolgano i due molari. La invito a consultare il sito della Società Italiana di Endodonzia www.endodonzia.it e di cercare tra i Soci Attivi quello a lei più vicino. Cari saluti e auguri. E dica al suo dentista che si aggiorni su come si fanno le terapie canalari!!! Dr. Arnaldo Castellucci
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