Dopo sette giorni dal trattamento è aumentato il dolore e il gonfiore come in un ascesso
Scritto da Donatella / Pubblicato il
Buongiorno Lunedì della scorsa settimana ho fatto un ritrattamento a un canino devitalizzato probabilmente non correttamente qualche anno fa e sul quale si era formato un granuloma. Per alcuni giorni ho avuto un leggero gonfiore e un po di fastidio. Il dentista mi ha fatto dopo 4 giorni una radiografia di controllo dalla quale è risultato che il dente adesso è correttamente devitalizzato e dalla quale si vede all'apice dello stesso ancora la presenza di un'area circolare infetta (immagino il granuloma) Dopo sette giorni dal trattamento è aumentato il dolore e il gonfiore come in un ascesso. Mi è stato prescritto Zimox 1000 mg 2 volte al giorno. La scelta di questo antibiotico anzichè Augmentin è stata determinata dal fatto che mal sopporto gli antibiotici a largo spettro, che mi disturbano in maniera eccessiva l'intestino. Dopo 2 giorni di zimox nulla è migliorato anzi il dolore è sempre più insopportabile, anche di notte e il gonfiore anzichè regredire aumenta leggermente. Ovviamente ho abbinato dei fermenti lattici potenti per contenere la diarrea e qualche compressa di Efferalgal peraltro quasi del tutto inefficacia a ridurre il dolore. Il dentista ritiene che in questa fase non c'è altro da fare che aspettare qualche giorno. Cosa ne pensa e cosa mi consiglia? Grazie Donatella
Pubblicato il 21-12-2011
Cara Signora Donatella, cosa vuole che le dica. Il trattamento o ritrattamento di un dente in necrosi con osteolisi periapicale come il suo è differente da quello di un dente in pulpite! Non so cosa abbia fatto il suo Dentista! Non conosco l'entità della sua osteolisi periapicale e del suo stato flogistico ma, personalmente, prescrivo antibiotici adatti già da almeno due o tre giorni prima di iniziare la terapia endocanalare! Dico adatti perchè lo Zimox non è certo adatto. L'osso periapicale è difficilmente raggiungibile dagli antibiotici e solo pochi possono farlo. Solo il suo Dentista, conoscendo la sua situazione clinica può dirle tutto ed agire. In ogni caso, stia tranquilla perchè la zona di osteolisi si riassorbe in molte settimane o mesi, fino a 12-24 e il dolore dopo due soli giorni può essere anche normale, sebbene nella mia esperienza è veramente raro che ci sia. L'antibiotico che ha preso evidentemente, tra l'altro, non è adatto per quel tipo di pool di microbi alla base dell'infezione e della acidità, sono microbi Anaerobi (che vivono senza ossigeno) e Gram negativi (i più cattivi9 e meno raggiungibili) ed occorrono, in particolare per raggiungere l'osso del massiccio facciale, poco vascolarizzato e quindi poco raggiungibile, degli antibiotici ben precisi che io conosco ma che non posso prescriverle per via Web, ovviamente non conoscendo la sia anamnesi clinica locale e sistemica soprattutto! Per la terapia si procede, o meglio io procedo così: Si procede in prima seduta, dopo copertura adeguata con l'antibiotico giusto, alla strumentazione accurata con lavaggi, sotto diga ovviamente, di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi dolore. Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione e si vede se c'è pus, nel qual caso si programmano altre vedute. Si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile ed infine in terza seduta si chiude il dente. Esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia, ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente, io mi comporto così da 34 anni, con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 21-12-2011
Sig. Donatella, i due antibiotici hanno lo stesso principio attivo, per cui la scelta per evitare complicanze è indifferente. Questa categoria di antibiotici ha una MIC di 12 ore, cioè allo scadere della 12 ora, occorre una nuova somministrazione altrimenti non viene mantenuta la minima concentrazione inibente necessaria, per cui se non si rispettano le tempistiche si consiglia la somministrazione ogni 8 ore. Le consiglio di ricontattare al più presto il collega, che sicuramente cercherà di rimediare alla complicanza, facendole passare delle buone feste di Natale.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 21-12-2011
Gentile sig.ra Donatella, la situazione che descrive pare simile o corrispondente a quella di un cosiddetto "ascesso fenice"; si tratta della riacutizzazione di una lesione periapicale cronica (il suo granuloma) che si presenta talvolta al termine del ritrattamento su elementi necrotici. Se il suo dentista ha effettuato la terapia canalare con tutte le precauzioni dovute (diga di gomma) e ha escluso radiograficamente eventuali complicazioni (es. la presenza di un doppio canale), non rimane effettivamente che effettuare un ciclo di terapia antibiotica, al termine del quale il problema dovrebbe risolversi. Cambierei l'antibiotico perchè mi pare che nel suo caso lo Zimox si stia dimostrando inefficace, sull'Efferalgan temo che non le possa giovare molto perchè il dolore è principalmente dovuto alla compressione dei tessuti da parte della raccolta ascessuale, quindi si risolverà non appena la terapia antibiotica darà effetto. Se alle rx di controllo nei prossimi mesi dovesse persistere un'area di lesione osteolitica e/o della sintomatologia residua si potrà valutare un'apicectomia. Le faccio i miei migliori auguri.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 21-12-2011
Andare a ritrattare un dente con una lesione periapicale sovente genera un post operatorio non esente da sintomatologia. Ritengo però che il suo medico abbia a disposizione numerosi presidi medici per poter alleviare la sintomatologia che descrive. Solo lui può prescriverli. Gliene parli e si troverà la soluzione per passare bene le festività di Natale. Cordiali saluti.
Pubblicato il 21-12-2011
Gentile Sig.ra Donatella, purtroppo quello che descrive è una complicanza che può insorgere dopo un ritrattamento di un dente infetto. La radiografia serve solo a d accertare che la nuova cura sia corretta visto che l'area di osteolisi (in radiografia si evidenzia un riassorbimento osseo, non l'infezione) si risolve in alcuni mesi. In questi casi preferisco aumentare il dosaggio degli antibiotici, eventualmente passando ad una somministrazione intramuscolare. Provi a ricontattare il suo dentista che conosce meglio di noi il suo caso. Cordiali saluti
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 21-12-2011
Gentile Donatella, se il suo fastidio è insopportabile chieda al suo odontoiatra di anticipare l'appuntamento che conosce i mezzi per alleviarglielo. Cordiali saluti e buone feste
Pubblicato il 21-12-2011
Gentma Sigra Donatella, questo tipo di complicanza può capitare quando si ritratta un dente per una terapia canalare incongrua o un dente necrotico. Con qualche giorno di pazienza e con l'aggiustamento della terapia il problema è destinato a risolversi. Cordiali saluti.
Pubblicato il 21-12-2011
Cara signora Donatella, il canino e' un dente molto particolare perche' ha una anatomia canalare sui generis; a volte ci sono due canali ma spesso ne ha uno di forma ovale e molto grande che fa a pugni con i nostri strumenti che sono rotondi di sezione. Quando un canino decide di dare problemi e' veramente antipatico. Quindi c'e' un problema di sagomatura ma anche di chiusura del canale. Nella mia, purtroppo lunga, vita professionale ho dovuto ritrattare molti canini ,anche fatti da me, proprio perche' nel grande canale ci possono essere degli n fratti che si sterilizzano con difficoltà. Se succede a me una cosa del genere lo riapro senza aspettare perche' so che,anche se passa il dolore, il granuloma rimane. A onor di cronaca, il mio maestro prof.Lavagnoli, dava degli antistaminici perche' aveva il sospetto che ci fossero reazioni di ipersensibilita' allergica ai batteri residui.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 21-12-2011
Lei è cattolica? preghi e il dolore le passera' piu' in fretta, caso contrario sia PAZIENTE e il dolore le passera'...
Pubblicato il 21-12-2011
Vada dal suo dentista e ne parli con lui
Pubblicato il 21-12-2011
Gentile Donatella, il problema è che la flora presente nel granuloma è poco debellabile con lo Zimox, anche a dosi imponenti, a volte conviene scegliere il male minore, cioè un antibiotico che copra tutto e che purtroppo permetta qualcosa nell'intestino, voglio dire che è meglio stare sicuri che non. Per quanto riguarda il trattamento canalare, è meglio a mio avviso trattare un dente simile con farmaci opportuni prima di chiudere il canale, perché dopo bisogna fare il ritrattamento del ritrattamento, come mi pare in questo caso. Attenzione quindi alle malattie focali, cordiali saluti e auguri
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 21-12-2011
Gentile sig.ra Donatella, più che il dolore, che nel suo caso ci sta anche, ciò che personalmente mi preoccupa è il gonfiore insorto, non conoscendo il suo caso non mi resta che esortarla a rivedere prima del previsto il suo dentista che si adopererà per risolvere il tutto in breve tempo permettendole così di passare un sereno Natale che di cuore le auguro. Buongiorno
Pubblicato il 21-12-2011
Dopo la risposta del dottor Petti le consiglio di andare a Cagliari nel suo studio. Cordialmete saluto Gustavo
Pubblicato il 22-12-2011
Gentile Donatella, il ritrattamento di un elemento dentario può comportare un post operatorio complesso. Il ricorso all'antibiotico è corretto, ma Zimox e Augmentin hanno lo stesso principio attivo, e comunque, considerando gli effetti fin'ora ottenuti, passerei a qualcosa di più forte. Anche la terapia con l'efferalgan da lei condotta non mi sembra ottimale. L'antidolorifico è anche antinfiammatorio, per cui andrebbe preso con costanza, almeno due volte al giorno, non solo al bisogno, e anche in questo caso opterei per un farmaco un pò più forte. Non si scoraggi, il dolore passerà...buone feste!
CONTINUA A LEGGERE
Dentista Lombardia, Bergamo
Vedi la scheda
Dentista Puglia, Bari
Vedi la scheda
Dentista Lombardia, Monza e Brianza
Vedi la scheda
Dentista Veneto, Venezia
Vedi la scheda
Dentista Toscana, Pistoia
Vedi la scheda