Ascesso dentale e cure
Scritto da Simone / Pubblicato il
Mia moglie ha un ascesso decisamente vistoso. Due settimane or sono era quasi nelle medesime condizioni. Ha assunto antibiotici per qualche giorno (amoxicillina, 10mg ogni 12h) ma l'ascesso non si sgonfiava. Allora è andata dal dentista che le ha praticato un foro nel dente malato (già otturato) di modo che l'ascesso si sfogasse. Così è stato. Ma ora, proprio mentre stava per tornare dal dentista per farsi curare, l'ascesso è tornato più grosso di prima, accompagnato da un po' di febbre (38°). Olte ad una cura a base di antibiotici leggermente più intensa di prima (amoxicillina 10mg ogni 8h), da più parti le è stato consigliato di riscaldare l'ascesso fino a farlo "scoppiare". Lei lo sta facendo ma io sono un po' perplesso della cosa in quanto non dovrebbe essere il freddo lo strumento corretto per combattere il gonfiore? Sta comunque facendo la cosa giusta o piuttosto una errore? Ringraziando dei consigli che mi vorrete dare, porgo cordiali saluti
Pubblicato il 28-10-2008
Carissimo, ritengo che sia arrivato il momento di estrarre quel dente. Cmq è difficile dirlo con esattezza non avendo una rx e il quadro clinico de visu... Credo cmq che il collega stia facendo la cosa giusta e credo anche che in assenza di ulteriori miglioramenti la strada sia quella di una rapida estrazione-- Non faccia fare a sua moglie altre manovre sulla lesione, per carità, ma ritorni dal dentista e risolva rapidamente! (- antibiotici +azione!) Cordialmente
Pubblicato il 28-10-2008
Caro Simone, l'ascesso di cui parla è un evento piuttosto frequente nella nostra pratica clinica. La cura principale è una corretta terapia canalare per salvare il dente "infetto", magari supportato da una terapia antibiotica generale, come appunto nel caso di Sua moglie: male che vada (speriamo di no) è consigliata l'estrazione. Bene ha fatto il Collega che ha aperto il dente per dar sfogo ai canali, ma dopo poco tempo bisognava intervenire per scongiurare la formazione del "tappo" che ha riportato alle condizioni di partenza il dente. Il consiglio è, appunto, recarsi il più presto da Suo dentista e chiudere definitivamente i canali infetti. Ci faccia sapere. Cordialità.
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Pubblicato il 28-10-2008
Sig. Simone, il curante della Signora ha correttamente drenato l'ascesso ma deve seguire terapia canalare...quello che si dice online manca sempre di esame clinico e spesso di rx, il ghiaccio è, più che utile, indispensabile, a mio parere, subito dopo un atto chirurgico per esempio un'estrazione in quanto limita gli eventuali: gonfiore, dolore, sanguinamento... il caldo è vero aiuta a far "maturare" l'ascesso ma il fai da te, come già detto, va circoscritto. Saluti.
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Pubblicato il 28-10-2008
Sig. Simone attenzioni meglio il problema di sua moglie; Non si fidi del solo antibiotico, specie in presenza di recidiva. Occorre immediatamente un intervento da parte del suo dentista come consigliato da altri colleghi. Inoltre attenzione alla localizzazione dell'ascesso: se a provocarlo è stato un dente dell'arcata inferiore, qualora dovesse fistolizzare sotto il pavimento linguale, si corrono rischi notevoli. Cordiali Saluti
Pubblicato il 28-10-2008
Penso che tu, nell'indicare il dosaggio, intenda 1 grammo ogni 12 ore o ogni 8 ore, e non 10 mg.(nel caso fossero effettivamente 10mg devi assolutamente alzare la dose perchè insufficente). L'applicazione del freddo serve a prevenire la formazione di edema (gonfiore) che in genere si ha dopo estrazioni complesse o d'interventi chirurgici, tale gonfiore è reattivo al trauma chirurgico e non di origine infettiva. L'applicazione del caldo su un ascesso (quindi di chiara origine infettiva) puo' favorire la sua maturazione-colliquazione e il conseguente drenaggio. Prendi comunque in considerazione un'eventuale estrazione, se l'ascesso non risponde alla terapia antibiotica è inutile insistere correndo rischi maggiori. In bocca la lupo,
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Pubblicato il 28-10-2008
Sig. Simone, i colleghi sopra Le hanno dato consigli giusti, ma mi chiedo, è mai possibile che nel 2008 dobbiamo ancora dare risposte su ascessi? da quanto tempo sua moglie, sicuramente giovanissima, si trascina una carie cosi avanzata? la prevenzione dove è andata a finire? eppure Voi abitate nel Nord Italia non in una sperduta area dove i dentisti si vedono col binocolo e non tiratemi giù la storia che costiamo molto. Cordiali Saluti
Pubblicato il 28-10-2008
Non bisognava lasciar passare tempo tra il drenaggio e la terapia canalare. Vada immediatamente dal suo dentista per cercare di salvere il dente di sua moglie effettuando al più presto una Tc accompagnata da una terapia con antibiotico.
Pubblicato il 28-10-2008
A parte le indispensabili cure eseguite in modo celere, è consigliabile cambiare antibiotico, l'amoxicillina da sola può non essere sufficiente: molti batteri sono resistenti a questo antibiotico.
Pubblicato il 28-10-2008
Gent.mo Sig. Simone, dopo aver aperto il dente e aver lasciato drenare il pus addirittura dai canali, bisognava in breve tempo eseguire la terapia canalare appropriata. Avendo aspettato, si è riformata una chiusura apicale della raccolta purulenta e l'ascesso si è riformato. Torni subito dal collega, si faccia eseguire una rx e fare una valutazioine sulla possibilità di mantenimento del dente in bocca...potrebbe essere compromesso e allora bisognerebbe far seguire, dopo copertura antibiotica, la sua estrazione.. Cordiali saluti
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Pubblicato il 28-10-2008
Senza radiografia è impossibile dare pareri, comunque il fai da te in questi casi è sempre da evitare. Il dente va rimedicato con continuità e la decisione di salvarlo o toglierlo dipende solo da un colloquio approfondito fra sua moglie ed il dentista che l'ha in cura e che può valutare cosa stia realmente accadendo. Per email ancora non riusciamo a curare i denti.
Pubblicato il 28-10-2008
Mi sembra di capire gentile Signore che il collega abbia un pò troppo rapidamente applicato un principio terapeutico importantissimo: il drenaggio. Questo però va fatto bene! Bisogna alesare bene i canali di un dente con polpa necrotica se si sonda con accuratezza i canali attraverso di essi può defluire il pus presente agli apici (se questo è colliquato). L'antibiotico va preso come da posologia corretta: 2gr al dì per os (acido clavulanico+amoxicillina) oppure penicillina o cefalosporina per iniezione (cosa che consiglio). Nella peggiore delle ipotesi c'è da prendere in considerazione l'estrazione del dente...ma io ritengo con un buon margine di sicurezza di consigliare una :1) buona cura canalare 2) una terapia antibiotica per via parenterale con FANS per os 3) tenere aperto il dente dopo devitalizzaz. per qualche giorno. Cordialita' e mi faccia sapere come starà Sua moglie fra una settimana
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Pubblicato il 29-10-2008
Sig. Simone, ritorni dall'odontoiatra che ha aperto il dente e segua i suoi suggerimenti. Quello che è consigliato da più parti non è giudicabile senza aver visionato il caso.
Pubblicato il 29-10-2008
Porti sua moglie dal suo dentista o da un altro di sua fiduacia senza rimedi "fai da te" e metta fine a questo increscioso episodio. Ricordi la migliore prevenzione è la visita semestrale dal suo dentista. Cordialità
Pubblicato il 29-10-2008
Simone scusa, in 10 anni che faccio chirurgia ospedaliera non ha mai sentito una idiozia come quella che ti hanno detto, di mettere il caldo sopra un ascesso. Ti spiego il casino che succede!!!! Il calore aumenta la vascolarizzazione, quindi il tuo ascesso si ingrandisce a dismisura scoppiando, è vero, ma devi pregare che si apra nella bocca e non sulla faccia. Perchè se l'ascesso buca la pelle, si forma una fistola, che se non viene trattata chirurgicamente, lascia sul viso una permanente cicatrice da retrazione. Per cui dopo devi anche fare una plastica. E poi, non ti hanno informato che quando si aggredisce un ascesso con antibiotici, questo in seconda giornata di terapia si gonfia sempre? (documentazione disponibile). Vabbè te lo dico io. Quando un ascesso in ogni caso diventa imponente, non è sufficiente aprire il dente. Bisogna incidere assolutamente la mucosa UBI PUS, IBI VACUA! e i vecchi proverbi medici hanno sempre ragione. Cioè se vuoi scongiurare ogni pericolo, se c'è del pus LO DEVI TOGLIERE. Comunque non volevo preoccuparti, è che mi faccio sempre prendere dalla passione che ho per la chirurgia. Vedrai che con la terapia antibiotica andrà sempre meglio. Dopodichè il tuo Dentista sarà in grado di valutare il da farsi. Cordiali saluti
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