Possibile che abbia incontrato incompetenti o sono davvero un caso così difficile?
Scritto da Erika / Pubblicato il
Salve a tutti, sono Erika, 33 anni. E' possibile che due dentisti, mi trattino lo stesso dente, un premolare, per circa 11 volte, otturazione poi devitalizzione e trattamenti continui? E che dopo 15 mesi di tentativi di risolvere un dolorino, trasformato poi in un dolore da pronto soccorso (anche a causa di fitte lancinanti al volto, faccia, gola e orecchio da cui sentivo anche meno) seguito prescrizione di antibiotico e a casa. Mi ritrovo con lo stesso dente che presenta un granuloma ad aver speso un mucchio di soldi e mi ritrovo con un oromaxillofacciale che cambia la diagnosi nel giro di 2 mesi, prima dolore cronico facciale che si riflette sui denti per lui strasani, sinflex e sirdalud 40gg, sto meglio ma il famoso dente non ci molla, fa male ancora e a settembre 2012 l'oromaxillo mi dice che i denti sono da far curare da un dentista, i muscoli non centrano nulla..ma và.. Mi sono sorbita 3 cicli di antibiotico in 15 mesi e sono sempre a punto da capo. Una gnantologa che mi dice che anche se bruxo da un annetto la mia bocca è a posto e vado bene così che dovrei solo masticare di più dalla parte sinistra, quando non mi fa più male il dente signora, le dico, le fitte poi gliele lascio tutte. Possibile che abbia incontrato incompetenti o sono davvero un caso così difficile e ho proprio la faccia della raccontaballe che si inventa sintomi così "strani" a cui basterebbe solo lavorare meno? Perchè non farmi contenta e toglierlo sto premolare? Forse però la formazione finale di un granuloma proprio in quel premolare dà ragione a me a ai dolori che ho sopportato e sto sopportando per tutti questi mesi? eh l'ultimo e quarto dentista che mi ha visitato ha sentenziato che. è qualcosa dei denti che si riflette sui nervi..diagnosi opposta all'oromaxillo facciale..io rido.. tanto ho sempre le pinze nella cassetta degli attrezzi di mio padre!!!! e mentre scrivo al pc mi tocco la guancia destra quando sento la fittarella che si muove lungo la guancia e scivola giù fino al malefico premolare, e mi massaggio la gola che non smette mai di darmi noia, stasera per lo meno l'orecchio non dice nulla... ciao a tutti
Pubblicato il 16-10-2012
Cara Signora Erika, impossibile risponderle correttamente anche perchè non sembra in grado di contenere la sua probabilmente giusta "rabbia" che renderebbe la comprensione di qualsiasi tentativo di risposta, vano! Allora le propongo una cosa che faccio molto raramente in prima persona: "Venga nel mio studio"! Fissi un appuntamento e metterò a sua disposizione tutta la mia perizia e cultura per risolvere Diagnosticare e quindi risolvere terapeuticamente la sua patologia se risolvibile! Ogni altra parola sarebbe "persa al vento" e quindi inutile!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 16-10-2012
Gent.ma sig.ra Erika, comprendo il suo disappunto ma, anche se si è sforzata di dare molte informazioni, non è possibile oltre che scorretto formulare una diagnosi. E' possibile che il suo problema non sia così difficile da risolvere e che i colleghi non abbiano avuto successo solo perché stiano "guardando dalla parte sbagliata. E' necessario visitarla per rispondere alla sua domanda. Auguri Alvise Cappello
Pubblicato il 16-10-2012
Ti e' stata fatta una TAC CBCT estesa alle artic. Temporomandibolari? Mi sembra strano che un problema endodontico ti dia tutti quei problemi. Devi comunque pensare che i dolori orofacciali non sono poca cosa e necessitano a volte un approccio multidisciplinare.
Pubblicato il 16-10-2012
Ti e' stata fatta una TAC CBCT estesa alle artic. Temporomandibolari? Mi sembra strano che un problema endodontico ti dia tutti quei problemi. Devi comunque pensare che i dolori orofacciali non sono poca cosa e necessitano a volte un approccio multidisciplinare.
Pubblicato il 16-10-2012
Salve sig.ra Erika, senza visitarla è davvero molto difficile sapere se e quali diagnosi dei colleghi sono errate. Dal suo racconto emerge, però, che il premolare adesso presenta un granuloma, se quest'ultima diagnosi è corretta (dalla radiografia endorale periapicale si vede un'area più scura attorno all'apice del dente), sicuramente è necessario un ritrattamento endodontico per far sì che il granuloma si riassorba completamente. A questo punto il dolore scomparirà, lei riuscirà a masticare nuovamente dalla parte sx e potrà capire se il dolore è dato dalla masticazione non corretta o altro. Per quanto riguarda il fatto che i colleghi non vogliano toglierle il dente devo dare ragione a loro, se il dente si può curare e salvare non va tolto! Saluti,
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Pubblicato il 16-10-2012
Signora Erika io non capisco tutto questo accanimento! Il dente già trattato più volte ad oggi presenta un granuloma (può essersi trasformato in cisti?). Io non avrei dubbi consiglierei l'avulsione di questo elemento e dopo 3 mesi metterei un impianto vista la sua giovane età. Cordiali saluti
Pubblicato il 16-10-2012
Gentile Erika, capisco il suo comprensibile sfogo ma senza elementi diagnostici non posso aiutarla. Servirebbe una visita odontoiatrica completa sia clinica che con l'ausilio di radiografie. Provi a verificare su questo sito se è presente un Collega nelle sue vicinanze che possa aiutarla. Buona giornata
Pubblicato il 16-10-2012
Poverina. Non è assolutamente normale questo accanimento terapeutico. Due sono le cose che mi sento di dirle: il dente non è stato trattato bene oppure è il suo recupero è impossibile per cui deve toglierlo e pensare ad un impianto. Non è giusto che soffra. Cordiali saluti
Pubblicato il 16-10-2012
Ho letto e riletto la sua storia con un certo raccapriccio, molta comprensione e tanto dispiacere per lei. Ho un collega fidato, vado da lui se ho qualche problema personale..., che lavora a Sassuolo, quindi abbastanza vicino a Modena: si chiama Massimo Bertacchi, lo cerchi, vedrà che le darà dei consigli validi e, se lei lo riterrà opportuno, eseguirà con perizia le prestazioni necessarie.
Pubblicato il 16-10-2012
Se corrisponde alla realta' quello che scrive, il dente dovrebbe avere un granuloma che, nonostante le cure, permane con sintomi. Basterebbe una rx endorale per vedere come e' stato trattato e poi una parte di diagnosi e' fatta. Il ritrattamento e' piu' complesso del trattamento ma non vedo un grosso problema; basta sapere con precisione cosa fare, che sia estrarre che sia salvare.
Pubblicato il 17-10-2012
Sig. Erika, questa è la sua versione, mi piacerebbe confrontarla con quella dei colleghi che hanno operato su di lei, in fondo lei è una simpatica utente di questo sito.
Pubblicato il 17-10-2012
Gent.ma e simpatica Erica, mi permetto di rivolgermi a Lei con l'appellativo di “simpatica” perché essendomi Laureato a Modena molti anni fa (aimé) e frequentato la sua “Gente” conosco bene anche molti aspetti della vostra mentalità e del modo un po' pittoresco di proporvi agli altri. Però al di là di questo rimane una gran confusione in quello che ha raccontato e soprattutto in quello che ha “vissuto”. Premetto ancora che tutto il suo racconto si basa sulla descrizione delle sue incredibili disavventure che non dubito essere vere ma certo sono assai “strane”, inoltre avrebbe dovuto quantomento corredare il suo racconto con una o due radiografie e magari una o due foto della bocca e del/i denti (D.) interessati. Potrà sempre farlo pubblicamente se vuole o se preferisce mandarle privatamente al mio indirizzo e-mail (per una valutazione almeno approssimativa sarò lieto di darle suggerimenti + mirati). Le cose alla fine sono più semplici di quanto creda: 1°) se davvero il D. ha una rarefazione apicale lo si deve ritrattare fino a far scomparire la rarefazione stessa. Cosa più facile da dire meno da realizzare specie se il D. fosse costituito da due radici (situazione spesso misconosciuta dal Dentista che crede di aver ben operato e magari non ha visto un canale!!! (sono cose da non criminalizzare perché capitano a tutti qualche volta nella vita professionale) o se presentasse uno strumento fratturato all' interno o se le radici fossero molto curve o se ecc.ecc.. Se la rarefazione persistesse a lungo (x mesi... dopo il corretto ritrattamento qualora possibile e non associata a dolore) si può prendere in considerazione la apicectomia con otturazione retrograda ovvero un piccolo intervento chirurgico di asportazione di una porzione limitata dell'apice del D. allo scopo di eliminare l' infezione “cronica” ancora presente e della quale la rarefazione è l'espressione radiografica. 2°) La complessa sintomatologia che Lei descrive può (in teoria) effettivamente dipendere da un cosiddetto “granuloma” (trattandosi di una infezione) ma è abbastanza improbabile perché il “granuloma” è l'espressione della trasformazione di una infezione acuta (ascesso) in cronica appunto. La sintomatologia tende a cambiare (specie se si è fatto uso massiccio di antibiotici) e a manifestarsi con forme e sfumature diverse a seconda della “importanza” del granuloma, della carica della noxa patogena che lo sostiene, della reazione dell'organismo ecc...Spesso si ha la sensazione di un D. + lungo, dolente alla percussione, alla masticazione. Ma il dolore spontaneo e così drammatico come quello che Lei descrive potrebbe essere più legato alla non scoperta di un 2° canale ancora vivo e pulpitico con dolore irradiato a molte zone della faccia, magari scatenato da uno stimolo come un cibo caldo o freddo o dalla masticazione. Soluzione: trovare il canale e trattarlo. 3°) Tutte quelle visite da super specialisti (oggi ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche) sono spesso (non tutti per fortuna, ce ne sono di bravissimi e davvero competenti e non mi riferisco ovviamente a quelli da Lei consultati) dei professionisti che cercando una loro “nicchia professionale”, si dedicano a branche poco esplorate per sottrarsi alla mordace concorrenza nelle classiche discipline Odontoiatriche trascurando o addirittura dimenticando (ammesso che l'avessero apprese) le fondamentali nozioni, gli inderogabili insegnamenti di esse comunque necessari anche allo svolgimento delle loro proprie consulenze, alla necessaria pratica ed esperienza prima di formulare diagnosi in una branca di competenza altrui. 4°) se la verifica e la revisione critica della diagnosi con ritrattamento che consiglio presso un BUON DENTISTA (e dopo aver escluso una sindrome da dente fratturato) non portasse a nessun positivo risultato possiamo dedurne che il dente è davvero “sfigato” e va posto a diagnosi differenziale con “nevralgia del Trigemino” che va diagnosticata o esclusa tenendo anche conto della eventuale anamnesi in quel senso (anche se penso sia poco probabile dopo quello che ha riferito). Le pinze del papà non vanno bene. Però quelle sterili del dentista si!!! Le prenda in seria considerazione, in fondo dipende da Lei. Le dò un ultimo consiglio: prima della eventuale estrazione programmi la rigenerazione del sito post-estrattivo allo scopo di preservare l'osso per un successivo impianto. Cordiali saluti Dott. Sandro Lazzeri Castelnuovo di Garfagnana(LU) dottsandrolazzeri@alice.it
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Pubblicato il 17-10-2012
Sig Erica, posti la documentazione radiografica, perchè senza vedere il dente che le stà causando tutti questi problemi, è impossibile, poter rispondere, probabilmente il dente và ritrattato da un esperto endodontista...cordiali saluti
Pubblicato il 17-10-2012
Gent.ma Erika, non le nascondo che mi sono messo a ridere, leggendo il suo sfogo. Purtroppo la ns categoria è piena di luci e ombre. Deve per forza trovare un ottimo dentista dalle sue parti. Auguri dott Fausto Perrone - Catanzaro
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