Granuloma apicale ad un molare inferiore
Scritto da lidia / Pubblicato il
Salve sono una donna di 42 anni ed ho un granuloma apicale al terzultimo molare inferiore destro che non mi ha mai causato dolore in quanto "spurga" lateralmente. Il mio dentista mi ha detto che dovremo estrarlo, in quanto c'è pericolo se i batteri migrano, entrando in circolo. La terapia canalare effettuata molto tempo fa non è riuscita ad andare fino in fondo a causa della conformazione di una delle radici che termina con una sorta di "uncino"! Le mie domande sono: 1) è il caso di tentare un'ulteriore "pulizia"?, 2) cosa c'è di concreto nella "terapia ad ultrasuoni" di cui ho letto per la cura di dette patologie? Nel ringraziare, porgo cordiali saluti.
Pubblicato il 13-01-2009
Cara Signora, penso che lei si riferisca al secondo molare inferiore, se fosse il terzo molare sarebbe il dente del giudizio. Da quello che posso comprendere dalla sua spiegazione penso proprio che il suo dentista abbia valutato la situazione e proposto giustamente l'estrazione. Il fatto che il dente non le abbia mai fatto male è una fortuna, il fatto che crei continue infezioni è un'ottima indicazione per l'estrazione. In alcuni casi è indicato il ritrattamento endodontico del dente, "pulizia dei canali", ma ciò deve essere valutato dal dentista. Cordiali saluti
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Pubblicato il 13-01-2009
Gentile Lidia, la complicanza più temibile è che possa esserci un passaggio dei batteri in circolo e che di conseguenza, specie se si abbassano le sue difese immunitarie per un qualsiasi motivo, possano danneggiare organi a distanza. La presenza dell'infezione va combattuta con i mezzi più efficaci e che danno maggiore sicurezza. Attualmente per un caso come il suo è possibile: 1. fare un ritrattamento (cioè "pulire" nuovamente i canali del molare dove si annidano ora i batteri); 2. fare o associare un'apicectomia (sempre con l'intento di eliminare fisicamente i batteri) 3. fare l'estrazione del dente. Nel suo caso concordo con il collega che consiglia quest'ultima soluzione. Riguardo agli ultrasuoni in endodonzia, si usano solo per detergere il canale in bagno di ipoclorito di sodio durante la cura canalare. Non mi risulta che siano realmente efficaci in altri ambiti endodontici. Cordialità.
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Pubblicato il 13-01-2009
Sig.ra Lidia, il suo dentista consiglia l'estrazione per cui deduco che un ritrattamento non dia grandi successi. Gli ultrasuoni sono delle vibrazioni ad alta frequenza, che sono utilizzati sui tessuti duri tipo: smalto, dentina, tartaro ecc... Non conosco quali effetti possono avere su un tessuto molle come il granuloma.
Pubblicato il 13-01-2009
Ritengo sia più indicata l'estrazione del molare. Cordiali saluti
Pubblicato il 14-01-2009
Salve sig.ra Lidia, concordo con i colleghi, credo che nel suo caso la terapia estrattiva sia l'unica, da quanto lei raccontato è presente un tragitto fistoloso che dal focolaio infettivo all'apice del suo molare porta il pus all'esterno, determinando degli ascessi ricorrenti. Da qui le risulta comprensibile come il perpetuarsi di tale condizione patologica non possa che peggiorare la situazione e le assicuro che un vero e proprio ascesso di quella regione anatomica può causare notevoli fastidi e complicanze per cui il "gioco non vale la candela". Si affidi serenamente al collega che la ha in cura perchè le staindicando la scelta giusta. Cordialmente
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Pubblicato il 14-01-2009
Cara Lidia, bisognerebbe ritrattare quel dente fin dove si riesce, se non guarisce si deve fare della chirurgia endodontica, cioè un'apicectmia, la quale consiste nell'andare a tagliara la parte più apicale delle redici, che nel suo caso riguardano la parte "uncinata". Solo se questi 2 tentativi vanno male si può pensare di estrarre l'elemento. Distinti Saluti
Pubblicato il 14-01-2009
Signora Lidia, se il suo curante, che conosce la situazione, le ha consigliato l'estrazione credo che sia il ritrattamento che l'apicectomia non avrebbero successo. Gli ultrasoni in endodonzia hanno un impiego limitato alla detersione dei canali e nessuna implicazione nella cura dei granulomi. Saluti.
Pubblicato il 14-01-2009
Gentile Signora, non avendo materiale radiografico in visione ne avendo la possibilità di visitarla è difficile dirle quale terapia, per me, sia la migliore. Se il collega ha optato per l'estrazione vuol dire che non ha riscontrato altre possibilità più conservative. Spesso con una anatomia radiocolare complessa che non da certezze su un ritrattamento con o senza una apicectomia successiva, è più salutare estrarre il dente in questione. Cordiali saluti.
Pubblicato il 14-01-2009
Cara sig.ra Lidia, per evitare un accanimento terapeutico inutile su un dente le consiglio l'estrazione.
Pubblicato il 14-01-2009
Zerbinati Amedeo Pur essendo convinto che il miglior trattamento di una patologia granulomatosa apicale viene effettuato mediante la revisione dei canali del dente. Cioè detersione del canale radicolare e suo successivo riempimento tridimensionale ,non scarterei il trattamento chirurgico. Indubbiamente l'accesso chirurgico non è semplice a questo livello ma non cosi impossibile. L'estrazione a mio giudizio deve essere sempre l'ultima decisione. Contatti un endodontista che sia anche esperto in chirurgia endodontica. Auguri
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Pubblicato il 16-01-2009
Se un trattamento canalare ha avuto un insuccesso, dovuto alle sue particolarita' anatomiche, credo che l'estrazione sia la terapia giusta in quanto, come le ha spiegato il collega, tenere un focolaio batterico è senz'altro controindicato per la sua salute. Saluti
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