Trattamento canalare incompleto?
Scritto da Marco / Pubblicato il
Salve, all'inizio di Dicembre mi sono rivolto al mio dentista per un dolore ad un molare che circa 10 anni fa era stato "piombato". Dopo aver rimosso l'amalgama e aver fatto delle lastre, dalle quali non aveva notato alcun problema, ha deciso di devitalizzare il dente. Dopo la devitalizzazione (senza nemmeno abbassare il livello del dente) me lo ha chiuso temporaneamente. Nei giorni successivi il dolore è aumentato (non riuscivo a masticare e forte dolore alla percussione). Sono tornato da lui e me lo ha aperto, lasciandomelo cosi durante le feste di Natale. Durante il periodo natalizio sono andato dal mio dentista storico nella mia regione d'origine, che dopo avermelo livellato ha inserito della pasta iodoformica e me lo ha temporaneamente chiuso. Dopo due giorni il dolore era passato e potevo anche masticarci. Purtroppo però questa otturazione temporanea all'inizio di gennaio è andata via e sono tornati i dolori. Sono ritornato dal dentista che aveva operato la devitalizzazione, il quale dopo alcune prove e lastre mi ha detto che uno dei canali era talmente stretto e impervio che non poteva intervenire con gli strumenti. Senza alcuna anestesia ha fatto delle prove su quel canale che mi hanno fatto letteralmente saltare dalla sedia. Mi ha dato un antibiotico e antinfiammatori, ma il dolore non passa. Mi ha anche detto che non sa cosa possa essere, al massimo una pulpite e che se continua l'unica cosa da fare è estrarre il dente. Secondo voi di cosa può trattarsi? Io ho come la sensazione che il trattamento canalare non sia stato completato, ma penso che lui non lo ammettera mai. Grazie
Pubblicato il 28-01-2009
Prima di estrarre il dente credo sia doveroso rivolgersi ad un dentista esperto e con esperienza in terapie canalari.
Pubblicato il 28-01-2009
La cosa è semplice si deve effettuare una buone terapia canalare. Cerca un endodontista nella tua zona.
Pubblicato il 28-01-2009
Caro Marco, siamo sempre alle solite! Se dà un'occhiata alla rubrica "domande e risposte" su questo portale, si accorgerà che un'alta percentuale di richieste verte sull'argomento del Suo problema. Ormai la disciplina che si chiama Endodonzia (devitalizzazioni, ritrattamenti, apicectomie ecc) si è evoluta non poco e proprio grazie ad essa, oggi molti denti che "PRIMA" erano inesorabilmente devoluti all'estrazione, vengono salvati, restituendo forma e funzione con una alta predicibilità di risultati. Molti di Noi dentisti ci siamo, per così dire, specializzati, attuando severi protocolli chirurgici validati dalla Comunità Internazionale, cercando di produrre risultati clinici "in poche sedute" senza causare un surpluss di sofferenze e sintomi dolorosi al paziente. Forse sarebbe meglio che Lei si informi sulle esperienze del Suo curante e senta il parere di un Dentista che pratichi queste terapie quotidianamente. Cordialità
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Pubblicato il 28-01-2009
Buonasera! Lasciare aperto il dente non è una soluzione perchè anche se i sintomi diminuiscono temporaneamente si crea un circolo vizioso per cui i batteri continuano ad entrare dentro i canali. Il fatto che dopo la medicazione con antibiotico il dolore fosse passato fa pensare al fatto che il responsabile del dolore sia solamente il dente trattato e non ci siano infiammazioni della polpa di altri denti. Credo quindi che sia molto probabile che ci sia un canale nel quale è rimasto un nervo, forse quello che il collega ha detto essere troppo stretto, o che ci sia un canale accessorio che contiua a generare dolore. Io non toglierei assolutamente il dente ma andrei da uno specialista in endodonzia ( la branca dell'odontoiatria che si occupa di cure canalari) e cercherei di aprire quel canale. Oggi con gli ultrasuoni si riescono ad aprire canali anche strettissimi. Saluti
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Pubblicato il 28-01-2009
Sig. Marco, la sua è una domanda ricorrente negli ultimi tempi...il consiglio è scontato faccia di tutto per salvare il dente in quanto, se ho ben capito, la precedente terapia endodontica ha trascurato la detersione di un canale; si affidi ad un collega con "esperienza endodontica". Saluti.
Pubblicato il 28-01-2009
Gent.le Marco, anche con lei come in altre occasioni sono lapidario: se le cose stanno effettivamente come da lei descritto, cambi dentista e si rivolga a chi è competente in campo endodontico. Saluti
Pubblicato il 28-01-2009
Egregio, concordo con i colleghi vada da un dentista "specialista" in endodonzia. Cordiali saluti.
Pubblicato il 28-01-2009
Sig. Marco, perché non ha seguito le indicazioni del primo dentista? Un odontoiatra difficilmente risponde "che non sa cosa possa essere, al massimo una pulpite" forse lei non ha recepito bene le sue risposte. Provi a parlare con il suo odontoiatra, facendosi chiarire il suo caso, poi insieme valutate un’eventuale revisione del trattamento canalare.
Pubblicato il 29-01-2009
Sig. Marco buongiorno. Siamo alle solite..sembra che eseguire una terapia endodontica corretta sia impossibile... moltissime sono infatti i dubbi e le domande che voi pazienti inserite su queste problematiche. Un dente che deve essere devitalizzato, oggi è quasi impossibile, con le tecniche e gli strumenti che abbiamo a disposizione che possa creeare tutte queste complicanze che vengono riferite. Riassumendo: 1) Un dente pulpitico, cioè con una carie che è arrivata in profondità ad irritare la polpa dentale, di solito, si apre e si devitalizza completamente in un unica seduta ( per un molare di 1 ora 1/2 o al massimo 2 ore), o se per caso il paziente arriva in urgenza e non si ha il tempo per eseguire la terapia completa, si apre e si esegue un apulpectomia della polpa camerale per togliere il dolore e si rimanda il paziente, per eseguire la terapia completa dopo pochi giorni. 2) Si deve sempre seguire una rx per valutare la confornazione dei canali 3) Con gli strumenti odierni al nikel titanio e i manipoli a torque control e i rilevatori apicali elettronici, ben difficilmente non si riescono a trattare e pulire tutti i canali, anche quelli più complessi 4) Un dente che viene devitalizzato, chiuso e poi riaperto e lasciato aperto non fa altro che instaurare un circolo vizioso dove i batteri presenti nel cavo orale, infettano i canali e diventa molto difficile poi riuscire a terminare con successo il trattamento. 5) Le paste jodoformiche, le paste devitalizzanti etc, non sono più dei presidi che andrebbero utilizzati nelle terapie endodontiche. Le chiusure dei canali devono essere eseguite con guttapecha calda e la tecnica ci ha dato strumentazioni per la condensazione a caldo della stessa con chiusura tridimensionale . Concludendo, il consiglio è di rivolgersi ad un bravo collega, e di informarsi prima di come esegue una terapia endodontica e con quale tecnica ( veda sopra ). Cordialmente
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Pubblicato il 29-01-2009
Cosa significa livellare il dente? significa forse abbassarlo perchè sembra che tocchi troppo? mi faccia sapere
Pubblicato il 30-01-2009
Prima cosa: ha usato la diga di gomma? Cioè una barriera di lattice o silicone che isoli il/i denti dal resto della bocca? Da quanto mi dice, comunque...cerchi un Professionista più preparato, è il consiglio migliore che Le possa dare. Cordialità
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