Ritrattamento canalare non riuscito
Scritto da Stefania / Pubblicato il
Lo scorso maggio sono andata dal mio dentista per un ritrattamento del 36 (eseguito da una collaboratrice). Essendomi stato riscontrato un granuloma e trattandosi di un "dente difficile", mi si diceva, hanno deciso di aspettare qualche mese (Novembre) prima di coprirlo con una ceramica per essere sicuri che non mi desse più fastidio. A gennaio mi esce una fistola, torno da lui, e non mi sa spiegare il motivo per cui vi sia una frattura nella radice, forse un'infezione. Soluzione: rizectomia. Non convinta, mi reco da altri due dentisti, i quali mi hanno spiegato che probabilmente c'é stato qualche "problema" nel ritrattamento o nella valutazione del posizionamento della corona. Soluzione: estrazione dente permanente, innesto osso sintetico e impianto osteointegrato con perno in lega aurea. Ora mi chiedo se questa sia la soluzione migliore e se non avrei potuto risparmiare tempo, denaro e salute evitando tanti antibiotici e antidolorifici se solo il primo dentista fosse stato più attento e professionale?
Pubblicato il 19-02-2009
Ciao Stefania, in linea di massima, da quello che ho potuto capire, il granuloma ti è comparso prima di maggio e che lo stesso non è scomparso a seguito del ritrattamento nel periodo di "attesa". il protocollo è questo: si ritratta il dente sperando sia completamente sondabile e lo si medica fino a scomparsa dei sintomi ( dolore) e dei segni (gonfiore, fistole ecc.). Se non è possibile sondare i canali e la patologia diventa ingravescente allora si passa alla rizectomia nel caso il granuloma interessi solo una delle due radici, l'estrazione, la rigenerazione e l'impianto rappresentano senza dubbio la prima scelta terapeutica ma la rizectomia rappresenta comunque in genere un'alternativa valida. non capisco il perno in lega aurea dove va messo. la possibilità che un ritrattamento canalare non sia risolutivo nei confronti di fenomeni come il granuloma non è remota per motivi strutturali della dentina radicolare e del sistema canalare. ciao
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Pubblicato il 19-02-2009
C'è una domanda che io faccio a Lei... cosa avrebbe detto se il collega le avesse proposto subito di estrarre il dente per mettere l'impianto?
Pubblicato il 19-02-2009
Senza aver visto una radiografia prima e dopo il ritrattamento canalare è molto difficile risponderle. Tuttavia credo che la procedura messa in atto dal collega sia corretta quantomeno dal punto di vista procedurale. Generalmente è corretto trattare endodonticamente denti necrotici poiche oggi disponiamo di materiali e metodi in grado di far rientrare affezioni croniche come granulomi apicali. Da quello che mi scrive però mi sembra improbabile che questo granuloma fosse dovuto a frattura radicolare. La domanda che le pongo però è questa: avrebbe preferito che qualcuno le avesse estratto un molare senza tentare una terapia alternativa? Distinti saluti.
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Pubblicato il 19-02-2009
Cara Stefania, in questi casi per dare un giudizio sarebbe necessaria un documentazione radiografica. Così in linea di massima ti posso dire che se non vi è una frattura radicolare si può sempre provare a fare un ritrattamento per via ortograda, che rappresenta la soluzione meno invasiva che risolve le infezioni periapicali. Saluti
Pubblicato il 19-02-2009
Cara Stefania ... mi scusi...ma perchè "recriminare"... ora? Le cause della patologia che ha avuto possono essere diverse e senza avere una documentazione clinica e radiografica non è possibile "trovarle"...si possono solo fare inutili ipotesi che non le gioverebbero...ora i problemi sono risolti...allora si goda la tranquillità raggiunta ... cosa altro le posso dire? ... avrebbe dovuto all'inizio dei suoi "dubbi"... farsi vedere da un buon Endodonzista (e chirurgo endodontico) e avrebbe risolto i suoi problemi! Ora è inutile ...ripeto...recriminare...posso capire il suo "fastidio interiore" per quello che le è successo... ma ... ora non serve a niente! Stia serena, tranquilla ... i problemi della vita...dato che ha risolto...sono BEN ALTRI!...Cordialmente
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Pubblicato il 19-02-2009
Sig. Stefania, il primo approccio nei suoi confronti è stato conservativo ma con scarsi risultati. Riparli con il primo curante e chieda informazioni dettagliate e una certa garanzia della durata del nuovo lavoro.
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