Da circa sei anni ho effettuato devitalizzazioni e corone per un totale di 12 denti
Scritto da simona / Pubblicato il
Buongiorno, ho qualche dubbio in merito alle cure che attualmente sto ricevendo presso lo studio medico al quale mi sono rivolta (lo stesso di sempre) il fatto: pochi anni da, circa sei, ho effettuato devitalizzazioni e corone per un totale di 12 denti. Da tempo accusavo fastidio gengivale, sanguinamento (e si inizia a vedere il colletto) - mi scuso se non uso termini adeguati e tecnici che non conosco. Dopo vari controlli con tanto di rassicurazioni (...) decido, sotto il consiglio di un chirurgo vertebrale, di eseguire panoramica. Si evincono ben quattro granulomi. Ho iniziato a rifare la devitalizzazione al primo dente. Dolore, gonfiore, pus. Seguono due cicli di antibiotici (rifamicina - che è stato inutile poi vaclam) il canale è stato ripulito, rilavato due volte ma continua ad uscire pus. (è sufficiente togliere l'otturazione e si vede ad occhio nudo) ora il quesito: il dentista mi ha chiuso definitivamente il dente anche se sussiste liquido purulento sostenendo che "andremmo avanti così per mesi" che dal momento in cui pulisce, lava, asciuga deve chiuderlo e il mio sistema immunitario (....) provvede. Io rispondo tra me e me: "MAH". Siccome: A) ho - giustamente - pagato una bella sommetta solo pochi anni fa per "sistemarmi" la bocca come si suol dire; ed ora occorrerà affrontare nuovamente ad una certa spesa B) non posso/voglio imbottirmi di antibiotici, (come invece mi viene consigliato come fossero la soluzione di tutti i mali, ritengo invece siano spesso inutili alla causa ma sicuramente dannosi per il resto del mio organismo, considerando che ho altri tre denti con altrettanti granulomi da risolvere ... ecco... posso essere sicura che la risposta che ho ricevuto sia corretta? Insomma.. è vero che anche se continua ad esserci pus dopo tre sedute (visto che non ho la guancia gonfia come una zampogna) è stato giusto sigillare il mio dente e di seguito rifare la corona? (così dice il protocollo mi ha detto il dentista...) mi scuso per la vena polemica naturalmente volta non a questo interessante e utile portale. Il mal di denti rende nervosi, ahimè. Inoltre sto facendo accertamenti perchè l'otorino sospetta che io soffra di male occlusione dentale ma questa è un'altra storia (alla quale però il dentista che mi ha in cura non da alcuna importanza) Ringrazio e porgo distinti saluti
Pubblicato il 28-03-2014
Cara Signora Simona, buongiorno. Parto dalla fine. Lei dice "l'otorino sospetta che io soffra di male occlusione dentale" e continua "alla quale però il dentista che mi ha in cura non da alcuna importanza". L'Otorino non può capirne niente di Gnatologia. Il Dentista invece sì. E' il Dentista che deve valutare Gnatologicamente articolato ed articolazione delle arcate dentarie! Tralascio il lunghissimo discorso sulle malocclusioni e, tra l'altro, dato che possono essere in relazione con patologie della Postura e quindi della Colonna Vertebrale, come riscontrato dal Chirurgo della colonna vertebrale che bene ha fatto a sospettare una patologia gnatologica discendente o ascendente che sia, ma che ha richiesto una inutile panoramica, tra l'altro non di sua competenza! Più seriamente e Professionalmente avrebbe dovuto inviarla da un Dentista, dal suo Dentista il quale poi avrebbe valutato se richiedere il consulto di un Collega Gnatologo! Gnatologo che collabori anche con un Posturologo esperto in queste patologie ascendenti e discendenti e riesca a capire se una spalla spostata in avanti o un bacino ruotato o un emibacino spostato o un carico non armonioso sui piedi possano essere in relazione, ovviamente in assonanza con il Dentista Gnatologo, con una patologia Gnatologica di cui però si deve occupare L'Odontoiatra Gnatologo! Per quanto riguarda i granulomi e la durata e quantità delle sedute, dipendono dalla situazione clinica presnte. Un dente in Necrosi con Granuloma o Cisti o più in senso lato con Osteolisi Periapicale, possono essere trattati endodonticamente in una sola seduta o in due, tre o quello che il Dentista ritiene opportuno per quella situazione Clinica. Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Non pensi alle "Linee guida"! Detto per inciso non sono "il verbo". Sono appunto una "guida"! Ma dalla "Guida" si può uscire, altrimenti la ricerca Medica, Chirurgica, Odontoiatrica si fermerebbe se non ci fosse il Ricercatore che Crea, che inventa nuovi interventi, ovviamente da presentare alla comunità scientifica internazionale con Pubblicazioni, Congressi, Corsi! Scusi se ho fatto questa piccola "deviazione". Come vede sono uscito dalla "guida"! :))) Cari saluti, parli col suo Dentista apertamente e vedrà che tutto si risolverà!
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Pubblicato il 28-03-2014
Gentile Sig. ra Simona, un dente con problemi endodontici può benissimo essere chiuso in una sola seduta ma, un fattore importante è che non dreni piu. Cioè alla fine della sagomatura e detersione dei canali non deve esserci piu pus o sangue. Altrimenti le probabilità di insuccesso sono molto alte. Se in tre sedute fatto a regola d'arte non vi è nessun segno di miglioramento personalmente mi viene il dubbio che mi è sfuggito qualcosa come frattura della radice o compromissione parodontale. Cordiali saluti
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Pubblicato il 28-03-2014
Sul chirurgo vertebrale che le consiglia una panoramica e sull'Otorino che sospetta una malocclusione dentale, siamo fuori strada. Non tanto lei, quanto i colleghi che prescrivono e consigliano cose che fondamentalmente non conoscono. In entrambi i casi, l'unica cosa giusta che avrebbero dovuto fare sarebbe stata consigliarle un Dentista Gnatologo (a cui, comunque, le conviene rivolgersi per risolvere questi dubbi e, se c'è la patologia articolare, risolverli). Per quanto riguarda le cure endodontiche a cui si riferisce, un dente con infezioni periapicali osteolitiche come appunto i suoi granulomi può essere trattato in diversi modi. Solitamente, proprio a causa dell'impossibilitá iniziale di asciugare i canali (presenza di pus - sangue - essudato) si eseguono una/due medicazioni intermedie (con abbondanti lavaggi e specifiche paste disinfettanti inserite all'interno del canale stesso, che si tende a portare fuori apice per potenziarne l'effetto all'interno del granuloma stesso) e relative otturazioni provvisorie; trascorso un lasso di tempo variabile di circa 15 giorni fra una medicazione e l'altra, quando si riesce a pulire e a trovare un canale finalmente asciutto, si sigilla lo stesso con guttaperca e si esegue l'otturazione definitiva. L'antibiotico per via sistemica, che è quello che sta facendo lei, è utile soltanto nella fase acuta sintomatica (gonfiore, dolorabilitá), e comunque per trattamenti di pochi giorni solitamente. Non è corretto, se così è avvenuto, chiudere definitivamente il dente (ma lei non specifica come e con che materiale....quindi mantengo il beneficio del dubbio) e ri-fare su di esso una corona (ma magari gliel'ha cementata provvisoriamente e ha in programma altre medicazioni canalari il collega). Un'altra domanda gliela faccio io: i granulomi rilevati dalla panoramica perchè sono presenti? Si trattava di denti giá in precedenza trattati endodonticamente oppure no? Comunque arrossamento - fastidio - sanguinamento e recessioni gengivali non sono dovuti a quelli, ma a problemi di tipo protesico: occlusione - adattamento marginale delle capsule.....è opportuno chiarisca con il suo dentista di fiducia.
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Pubblicato il 28-03-2014
Sig. Simona controlli se chi opera su di lei è iscritto all'ordine dei medici, se così fosse, prima di darle delle risposte occorrerebbe anche il parere del collega.
Pubblicato il 28-03-2014
Gentile Simona, legga l'articolo presente su questo portale sotto la voce "endodonzia" e verifichi se le cure che ha ricevuto hanno seguito le procedure spiegate al suo interno. Se non è così è opportuno che lei cerchi specialisti più preparati. A Torino ce ne sono diversi fra i più bravi del mondo, anche in università.
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