Mi è comparso un ascesso non dolente.
Scritto da Federico / Pubblicato il
Salve, ho un dente rotto (il 41) che è stato devitalizzato 11 anni fa in seguito ad un granuloma in evoluzione cistica. Non ho più avuto problemi fino alla settimana scorsa, quando è comparso un ascesso non dolente. Mi sono recato da due viversi dentisti e volevo un terzo parere sulla mia situazione. Ho eseguito una radiografia 3D da cui si evince che ho di nuovo un infezione sotto quel dente che peraltro sta per arrivare ai due incisivi adiacenti. Appurato il fatto che il dente ormai va tolto, vorrei avere un parere sul da farsi. Il primo dentista vorrebbe ridurre a tre moncherini i restanti incisivi inferiori per poi mettere un ponte, ma sinceramente rovinare tre denti buoni non mi vede così entusiasta. Il secondo invece vorrebbe, dopo aver sentito il parere di un ortodonzista o stringere i tre incisivi rimanenti oppure allargare il palato per un futuro impianto. Avendo 31 anni vorrei la cosa meno invasiva possibile e sinceramente non vorrei restare con un buco in attesa che un eventuale apparecchio crei lo spazio per l'impianto.
Pubblicato il 30-06-2015
Caro Signor Federico, buongiorno. Da quel che vedo ci sono problemi di osteolisi periapicale e periradicolare e di deiscenza ossea (apparente almeno perché la 3D può essere infedele! Occorre quindi una visita Clinica e semplici e comuni Rx endorali. Si abusa della cone beam 3D di regola ed è male! In questo caso non serviva! Il paziente deve essere esposto alle radiazioni solo quando necessarie. A mio avviso i denti in causa sono curabilissimi con terapia endodontica e solo dopo valutazione Clinica che comprende anche l'osteolisi e la sua natura e lo sottolineo (parli col suo Dentista) valutando anche la mobilità dei denti ed eventuali tasche parodontali, con terapia parodontale rigenerativa ossea se ci fosse deiscenza confermata clinicamente ed eventualmente mucogengivale se ci fossero fenestrazioni o recessioni che comunque dal modello in gesso sembrerebbero non esserci ma che solo la Clinica può stabilire con certezza portando ad una diagnosi corretta! Quindi a parte l'affollamento e la disgnazia che andrebbero valutate con un esame cefalometrico, Ortodontico e Gnatologico, non vedo il problema! Incominciamo con lo "sfatare" la "Leggenda Metropolitana" che un Dente si "rovini" con una preparazione Protesica e relativa corona protesica definitiva ed adeguata. Mi crea veramente "fastidio" sentir dire questo! Non esiste Impianto che possa eguagliare la qualità di madre natura, ossia la qualità di un dente naturale e la Protesi Fissa è su un dente naturale e soprattutto non è osteointegrato e senza parodonto ma il dente naturale ha il parodonto e l'attacco epiteliale e connettivale al dente che lo protegge dalle parodontiti tanto vero che in implantologia, per così dire ed usare un linguaggio improprio ma comprensibile, se un Dente naturale arriva ad ammalarsi di Parodontite per la formazione della tasca parodontale per il distacco epiteliale e connettivale al dente, figuriamoci cosa succede in certe situazioni con un impianto in cui la gengiva non si attacca, perché struttura artificiale. Se il dente naturale ha la Parodontite, la Parodontite dell'impianto è la Perimplantite per così dire, anche se impropriamente ma solo per farmi capire! :)Il discorso protesico poi è molto più complesso di quanto pensi, ma molto efficace se fatto da un Protesista Parodontologo Gnatologo molto esperto. Il materiale protesico si sceglie in base alle funzioni che deve avere. Sappia solo che ci sono Leghe Auree a basso contenuto d'oro e altre ad alto contenuto d'oro! Ce ne sono altre a bassissimo contenuto ed altre ad altissimo contenuto! Dipende da cosa si vuole avere come risultato protesico!Poi preciso questo: Un Dente Preparato Protesicamente non si "rovina" affatto, se tutto viene eseguito a "Regola d'Arte". Legga la mia risposta data al Signor priamo il 25-06-2015 sulle Protesi, per non ripetermi e tediare tutti. In breve diciamo che i casi sono tre: o si curano i denti come ho spiegato e come personalmente sarei portato a fare io, o si creano chirurgicamente le condizioni ossee, mucogengivali e di spazi con correzione dell'affollamento e della disgnazia, condizioni idonee a ricevere un impianto o si realizza una protesi fissa con elementi di ponte portati da due o più pilastri ai suoi estremi. Regola Ingegneristica-Protesica stabilisce che al massimo ci devono essere tanti pilastri quanti sono gli elementi di ponte. Lei inizia precisando "Mi sono recato da due viversi dentisti"! Perché mai? Non è bene per Lei questo modo di agire. La prego di riflettere e domandarsi perché? Primo perché, questo, è avvenuto solo perché non ha pagato la Visita. Ed allora incominciamo da questo. Diffidi di chi non fa pagare la Visita! La Visita Gratis propende a far pensare che il Dentista sia "mediocre". Non esiste qualità a costi bassi! Come in un centro low cost, a basso costo dove fanno la visita gratis, la panoramica gratis etcetcetc! Ma purtroppo come accade anche da molti Dentisti Privati che non capiscono che La visita Odontoiatrica, ripeto , è un atto medico essenziale e "carico della cultura del medico e non può non essere fatta "pagare" con un giusto Onorario! Quindi se vuole un consiglio, scelga solo chi inizi una terapia o proponga o pianifichi una terapia, qualsiasi essa sia, solo dopo una adeguata visita Odontoiatrica completa e "colta"! Una visita Odontoiatrica è un atto medico importante e colto che richiede almeno un'oretta oltre un'altra mezzoretta per informare il paziente (consenso informato). Questo comportamento (della visita Gratis "che purtroppo è figlio di questi nostri tempi malsani e di questa nostra Società decadente" deve cessare! Io faccio il possibile. Una Visita Odontoiatrica è la massima espressione Culturale e di conoscenza Medico-Odontoiatrica e, se fatta come si deve , impegna il Cervello del Dentista per un'ora circa più una mezzora per le informazioni doverose di "consenso informato"! Legga come faccio io una Visita leggendo sul mio Profilo "VISITA PARODONTALE", ma vale come visita Odontoiatrica generale, perché la visita che si fa nel mio studio, a prescindere dal motivo per cui è venuto il paziente, è questa! E stia certo che tutte le patologie "saltano fuori"! Vada dal Dentista, scelto per Fiducia e Stima e non in base a visite gratis e preventivi apparentemente convenienti! Segua la "Vox Populi" o cerchi su questo portale in "Trova Dentista " in Home page digitando la città e leggendo i curricula. Poi digiti il nome del Dentista su un motore di ricerca e se il Professionista è uno studioso, troverà curriculum, foto di interventi, corsi, congressi, pubblicazioni. Saprebbe così che sta recandosi da un Dentista colto e che fa cultura, il ché è già un buon inizio! Guardi che è normale routine odontoiatrica. Non vedo problemi. Certo bisogna "lavorarci un po' con impegno ed intelligenza prendendosi veramente cura di Lei Paziente che merita tutte le "attenzioni". Questo significa curare, per me! Cari Saluti
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Pubblicato il 30-06-2015
I colleghi che l'hanno visitata le hanno proposto tre strade diverse, ognuna relativamente sensata (relativamente lo dico in quanto vedo solo un modello inferiore non montato in articolatore con l'antagonista, non vedo radiografie endorali né ho valutazioni occlusali - parodontali etc etc). Manca l'opzione Maryland (ponte adesivo) e poi ci sono praticamente tutte. Scherzi a parte, in linea generale eviterei la protesizzazione dei tre incisivi adiacenti al fine di sostituire questo elemento dentario ormai compromesso irrimediabilmente (sembra sia presente un esteso riassorbimento radicolare), ma valuterei un approccio ortodontico o espansivo (con conseguente terapia implantare, piuttosto complessa però vista la necessità di rigenerazione ossea e tissutale) o riduttivo (al fine di chiudere lo spazio, se attuabile).
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Pubblicato il 30-06-2015
Si faccia eseguire una apicectomia da un bravo dentista e faccia rigenerare il tessuto periradicolare con sostanza biorigenerativa. Non perda la fiducia ci sono dei bravi dentisti ancora, questa mi sembra la soluzione scientifica
Pubblicato il 30-06-2015
Gentile Sig. Federico, sicuramente il dente va tolto. La patologia infettiva ha causato perdita di osso, pertanto per mettere un impianto bisogna ricostruirlo. Chiudere gli spazi può essere una soluzione, ma bisogna fare uno studio del caso per sapere se è fattibile. Una terapia veloce e senza costi biologici è quella di fare un Maryland bridges, cioè una protesi fissa incollata. Cordiali saluti
Pubblicato il 30-06-2015
Sono d'accordo con il collega Malavasi. Prima di intraprendere protesizzazioni complicate valuterei la possibilità di recuperare il 41 con una apicectomia ed eventuale ri-devitalizzazione retrograda. Seguirà poi una ricostruzione in composito con perno. Minore spesa e minore danno.
Pubblicato il 30-06-2015
Caro Signor Federico, il cono di chiusura della guttaperca parrebbe dalla analisi della Cone Beam oltre apice. Questo può essere legato alla manovra di chiusura endodontica effettuata 11 anni fa, oppure, nel caso il dente avesse subito un trauma, ad un riassorbimento progressivo dall' apice della radice. Vedendola così le strade terapeutiche sono molteplici, come già illustrato dai colleghi, però in primis proverei l' apicectomia che consente di conservare l' elemento eliminando la sua lesione. Certo l' elemento si accorcerebbe pericolosamente e potrebbe essere più suscettibile di trauma occlusale vista la sua posizione fuori arcata, ma eviterebbe interventi più radicali e costosi da demandare in un secondo momento al fallimento eventuale della terapia chirurgica.
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Pubblicato il 30-06-2015
Difficile dare un parere con un quadro parziale ma se esiste un sondaggio fino alla lesione il dente va estratto.
Comunque anche se da togliere con il buco se mette l'apparecchio non ci starà mai potendo inserire nell'apparecchio stesso un dente provvisorio.
Eviterei ponti eventualmente impianto e rigenerazione se lo spazio lo consente.
Cordiali saluti
Comunque anche se da togliere con il buco se mette l'apparecchio non ci starà mai potendo inserire nell'apparecchio stesso un dente provvisorio.
Eviterei ponti eventualmente impianto e rigenerazione se lo spazio lo consente.
Cordiali saluti
Pubblicato il 01-07-2015
Sig. Federico, aveva le idee poco chiare, ma qui trova ancor più confusione; visto che ritengo sensate tutte le risposte di colleghi, le consiglio di ritornare dall'odontoiatra che le ha ispirato più fiducia, se lo identifica scelga quello che non le ha fatto la visita gratuita.
Pubblicato il 01-07-2015
Egr. Sig. Federico, inizierei a fare le cose semplici, e cioè rifarei è la cura canalare, controllando con una semplice radiografia endorale a distanza di tre mesi se la lesione ossea è in via di guarigione, e poi ricostruirei la corona del dente con materiale estetico. Cordiali saluti
Dentista Lombardia, Brescia
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