Quanto tempo ci vuole per abituarsi a portare un espansore palatale?
Scritto da Sergio / Pubblicato il
Salve, ho 25 anni ed ho un morso aperto. Fino ad oggi non avevo mai fatto nulla al riguardo, anche perchè non ho mai avuto alcun problema: esteticamente non si nota e non ho problemi di masticazioni o di altra sorta. Durante una visita dentistica però mi è stato consigliato dal dentista di mettere un apparecchietto fisso interno di espansione (non sono pratico nella terminologia, ma è un apparecchietto messo nel palato superiore e che preme sull'arcata dentale superiore). Mi è stato detto che portando un anno quest''apparecchio e poi per 6 mesi un altro esterno dovrei risolvere il problema. Ho acconsentito e l'ho messo, pensando che se è interno (non si vede) e se non mi da problemi si può provare. Effettivamente non si vede, però quest'apparecchio mi da problemi nel parlare e nel mangiare. Mi è stato detto che sarà solo per i primi giorni, ma sono già passati 4 giorni e non miglioro tanto e non credo possa andare tanto meglio in futuro (la lingua è troppo ostacolata da quest'apparecchio). Sinceramente a 25 non mi sento di intraprendere 2 anni di questi sacrifici. Sono ad un passo dalla laurea in Giurisprudenza e tra tesi e altro avere problemi nel parlare mi preoccupa molto. Se fosse per me lo toglierei subito. Ma mi è stato detto che in futuro potrei avere problemi alla schiena? E' vero? E poi è vero che questo trattamento propostomi risolverà il problema? Scusate per la lunga email, ma ho molti dubbi. Grazie anticipatamente per le vostre risposte.
Pubblicato il 16-11-2008
Ci vuole pazienza per abituarsi a qualcosa di nuovo nella cavità orale. La lingua trova occupati degli spazi cui era solita sistemarsi e nei movimenti sbatte contro ostacoli nuovi Puoi accelerare i tempi di assuefazione leggendo molto ad alta voce. Riguardo al risultato, se la terapia è progettata ed eseguita bene, dovrebbe essere risolutiva (magari con un pò di contenzione notturna a fine trattamento).
Pubblicato il 16-11-2008
Salve, sinceramente mi è difficile darle previsioni concrete sulla durata e sul risultato eventuale della terapia che ha iniziato, perché dovrei visitarla. Le posso però assicurare che una malocclusione, quale essa sia, può (sottolineo il condizionale) dare nel tempo squilibri posturali delle vertebre cervicali che possono determinare adattamenti di compenso anche alle dorsali e lombari, predisponendo così alla sindrome disfunzionale posturale. Questa situazione può manifestarsi con dolori e disfunzioni sia cranio cervicali che dorso lombari. Lei ora è molto giovane ma...il tempo passa, quindi le consiglio di sopportare e terminare la terapia. Cordialmente
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Pubblicato il 16-11-2008
Dipende dalla gravità del morso aperto. E' vero per la mia esperienza che i morsi aperti vanno incontro più facilmente a problemi dell'articolazione temporomandibolare. In ogni caso ogni organo che non lavora al massimo della sua efficienza è più vulnerabile. L'approccio ortodontico più veloce e stabile se condotto da mani esperte è quello della filosofia del prof Sato. in Italia siamo in pochi al momento a praticarla, ma se ti interessa conosco un dentista di Agrigento. La terapia che sta intraprendendo è comunque corretta perchè allargando il palato la lingua ha modo di avere più spazio e quindi è più facile poi rieducarla. Bisogna solo controllare se il morso aperto è di natura funzionale o anche scheletrico.
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Pubblicato il 16-11-2008
Caro paziente, vorrei fare un pò di chiarezza: Morso aperto ,significa una lingua disfunzionale e di conseguenza una deglutizione scorretta con tutte le conseguenze che ciò comporta nel tempo. In ogni caso la rieducazione della funzione alterata deve precedere o al limite essere contemporanea ad una corretta ortodonzia, onde evitare spiacevoli recidive dopo anni ed anni di apparecchi vari...Cerchi uno specialista che si occupi di Terapia Miofunzionale, ne trarrà sicuramente beneficio!
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Pubblicato il 16-11-2008
Sig. Sergio, lei probabilmente doveva essere curato in fase di crescita. Il suo odontoiatra sicuramente le avrà spiegato tutti i problemi che implica una cura ortodontica in età adulta. In letteratura ritroviamo che le malocclusioni possono dare problemi posturali, ma non è una regola fissa. Sono passati solo quattro giorni, prima di prendere la decisione di rimuovere l'apparecchiatura, le consiglio di pazientare ancora qualche giorno.
Pubblicato il 16-11-2008
Egregio Paziente, il morso aperto, come tutte le malocclusione. è una situazione patologica. Pur non attribuendomi il titolo di depositario della unica terapia, praticata in compagnia di pochi eletti, mi permetto solo di soffermarmi sulla definizione precedente. E' uno stato patologico e come tale va curato. Il fatto che lei non accusi disturbi particolari è solo la conseguenza dell'adattamento del suo organismo alla situazione patologica che, non essendo incompatibile con la vita, viene aggirata dal suo corpo. La sua masticazione non è fisiologica, i suoi muscoli sono sottoposti a stress, la colonna andrà incontro a deviazioni di adattamento e magari a 50 anni si troverà un paio di ernie che saranno attribuite all'età... Come curarlo dipende dalla conoscenza di chi opera. Si affidi dunque al suo dentista: è l'unico, tra di noi, a potere agire per il meglio. Cordialmente.
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Pubblicato il 17-11-2008
La risposta del Dr. Messina è assolutamente da me condivisa. Mi permetto di aggiungere che alla età di 25 anni è molto difficile correggere l'open che ha alla base con tutta probabilità una disfunzione della deglutizione, ma non impossibile. Il disgiuntore del palato serve per il morso incorciato o cross. L'open scheletrico si corregge solo con le apparecchiature funzionali (MOBILI!) che alla sua età sono critiche da portare. Rimangono sempre dentro il cassetto o in bella vista sul comodino.. E tutto rimane come prima, specie se non si abbinano giornalieri esercizi logopedici miofunzionali. Insomma una impresa quasi disperata cui bisogan essere estremamente motivati. Io sono riuscito in età adulta solo in pochi casi. Ed erano ragazze. Molto più motivate dei maschi. P.S. tenga presente che l'ortodonzia è la branca della medicina ove più regna la babele delle scuole. Quasi come fra Guelfi e Ghibellini. Se lei prende 10 ginecologi, 9 fanno il cesareo allo stesso identico modo. Se prende 10 ortodontisti, troverà una decina di idee opposte.. E, se mi posso permettere, solo alcune di queste sono esatte!
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Pubblicato il 17-11-2008
Sig. Sergio, è vero che a 25 anni è un pò difficile gestire la situazione, ma non molli proprio adesso che ha avuto il coraggio di iniziare, vedrà che con un pò di pazienza e qualche anno di sacrifici, avrà un buon risultato.
Pubblicato il 17-11-2008
In caso di deglutizione atipica, presente nel morso aperto, il trattamento ortodontico dovrebbe essere preceduto o accompagnato da terapia miofunzionale, il rischio di recidive o di insuccesso è dietro l'angolo. Le consiglio di non rimandare ulteriormente il trattamento. In bocca al lupo per la tesi. Saluti.
Pubblicato il 19-11-2008
Caro sig. Sergio, devo dire che i Suoi dubbi sono assolutamente legittimi. Per brevità Le dico che nella stragrande maggioranza dei casi non vi è alcuna garanzia di ottenere un risultato e, quanto anche fosse, un risultato stabile. Mi associo al consiglio della dott.ssa Casadei che Le consiglia di intraprendere una eventuale terapia secondo la filosofia del professore Sadao Sato che a mio parere è molto appropriata per problematiche di questo genere . Le consiglio, però, di abbandonare l'idea di un impegno irrilevante in quanto tempi e sacrifici sono impegnativi.
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