Lo scorso aprile sono stato sottoposto ad apicectomia al dente n. 22
Scritto da UMBERTO / Pubblicato il
Buongiorno, lo scorso aprile sono stato sottoposto ad apicectomia al dente n. 22 essendo presente un granuloma all'apice della radice. Pochi giorni fa, a distanza di oltre tre mesi dall'intervento, ho cominciato ad avvertire fastidio esattamente nel punto in cui il granuloma è stato asportato ed oggi si è manifestata una fistola nel medesimo punto. Chiedo cortesemente un'opinione su ciò che potrebbe essersi verificato e possibili azioni che potrebbero essere intraprese dall'odontoiatra per tentare di salvare il dente evitando il ricorso ad un impianto. Preciso che a breve mi recherò dall'odontoiatra per rappresentare l'accaduto e che ad oggi non dispongo di una radiografia post intervento (richiestami decorsi sei mesi dall'intervento). Rappresento altresì che l'intervento è stato effettuato senza l'ausilio del microscopio e l'otturazione retrograda realizzata utilizzando amalgama chirurgica. Ringrazio e porgo i migliori saluti.
Pubblicato il 26-07-2016
Frattura radicolare, sigillo non adeguato (oggi si parla di ortodonzia retrograda e si utilizzato punte soniche e otturazione con mta o superEba), non completa asportazione del tessuto granulomatoso infetto. Queste sono le tre complicanze principali che possono verificarsi, valutabili clinicamente e sopratutto radiograficamente dal collega che la sta seguendo. Chiaramente la probabilità di perdere il dente, in questi casi di recidiva, aumenta ma non è necessariamente tale.
Pubblicato il 26-07-2016
Caro Signor Umberto, buongiorno. Non si è spiegato bene. Non è chiaro se sia stata f atta una Apicectomia, retaggio del passato e di alcuni Chirurghi Maxillo Facciali od Orali che non si "intendono" di Endodonzia e chirurgia endodontica, perché non permette il sigillo apicale, accorcia, indebolendola , la radice del dente e non solo non serve a niente ma è causa di recidive per reinfezioni per mancanza del sigillo apicale che non può essere indiscutibilmente realizzato se l'apice non è preparato in modo particolare (a becco di flauto e ritrattato per via retrograda)o appunto una Retrograda .Non bisogna confondere l'Apicectomia con la Retrograda!!!La Retrograda si fa arrivando chirurgicamente all'apice del dente, aprendo l'apice a becco di flauto, lavorando endodonticamente in zona iustapicale e soprattutto concludendo con un Sigillo dell'apice stesso con MTA od Amalgama d'argento chirurgica e quindi sterile e priva di zinco affinché non sia idroscopica e non una inutile e nociva apicectomia e rimozione del granuloma che molto probabilmente se non certamente, si riformerà! Le spiego : di regola basta ed avanza una buona terapia canalare e rifarla se succedesse quello che è successo a lei. Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le osteolisi periapicali non sono solo batteriche, però, ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Nella Apicectomia, la sola Guttaperca endocanalare non può "sigillare"!!! Cosi è! Le lascio una Retrograda affinché capisca meglio. Cari Saluti
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Pubblicato il 27-07-2016
Sig. Umberto, occorrerebbe conoscere anche l'esito dell'esame istologico della lesione asportata di quello lei lo definisce volgarmente granuloma, perchè le potrei mostrare una Rx sovrapponibile in cui abbiamo tolto un plasmocitoma solitario, chiaramente è un caso raro che ha permesso al povero paziente cure precoci; ma per darle una minima seria risposta, la OPT con foto non sono sufficienti per cui non le resta che attendere la risposta del suo odontoiatra.
Pubblicato il 27-07-2016
il suo dentista avrebbe dovuto fare un ritrattamento endodontico, ora lo deve fare altrimenti si troverà dacapo e alla fine intende estrarle il dente per fare un impianto?
Pubblicato il 27-07-2016
Sig. Umberto, a parte i giusti allarmismi scritti dai colleghi, è verosimile che vi sia una recidiva dovuta ad un errato protocollo operativo. Niente di grave. Si rechi da un endodonzista e vedrà che risolverà il problema.
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