Il dente è da devitalizzare o basta un'otturazione?
Scritto da Valeria / Pubblicato il
Buongiorno, premetto che la storia è lunga quindi vi prego di essere pazienti. Circa un mese e mezzo fa, dopo aver fatto una corsa, mi è comparsa una pallina dolente sul palato, nella zona anteriore sinistra vicina ai molari anteriori. Sono andata da un dentista vicino a casa che mi ha drenato la fistola, ha effettuato una lastrina e una panoramica, poi ha aperto il molare che secondo lui era origine dell'infezione. Una volta aperto ha però detto che, pur essendoci una carie, la situazione non gli sembrava tale da poter scatenare un ascesso di quel tipo, l'ha medicato provvisoriamente, richiuso e mi ha prescritto un antibiotico, dicendomi che "ero un caso da studiare". Un po' perplessa, mi sono recata da un altro dentista che purtroppo è solo dentista ospedaliero, di cui mi fido molto, il quale mi ha consigliato di effettuare una cone beam. Dalla cone beam non è emerso proprio nulla, nel frattempo è tutto rientrato, quindi questo secondo dentista ha ipotizzato l'infezione di una ghiandola salivare e mi ha detto di non fare nulla se non si ripresenta. Naturalmente però devo sistemare la situazione provvisoria al morale al quale è anche saltata la protezione. Oggi ho richiamato nel primo studio, per prendere appuntamento per quella che pensavo essere un'otturazione, ma la segretaria mi ha detto che mi è stata iniziata una cura canalare e che questo è ciò che si dovràproseguire. Io ho manifestato le mie perplessità, il dente non è devitalizzato e nessuno mi ha detto che era stata iniziata una cura canalare (prima della quale peraltro avrei gradito un preventivo). Ora la mia domanda è la seguente: come posso capire se il dente è effettivamente da devitalizzare o se basta un'otturazione? E' chiaro che io non mi fido molto di questo dentista, ma ho fatto lì lastra e panoramica e mi scoccia rifarle da un'altra parte, quindi se il suo operato è secondo voi più o meno nella norma proseguirei con lui (non mi piace che non mi venga spiegato quello che viene fatto ma potrei passarci sopra); se invece vi sembra che abbia agito in modo poco scrupoloso, preferirei cambiare dentista. Forse è una domanda cui è impossibile dare una risposta ma qualsiasi informazione o indicazione è utile. Grazie e buon lavoro
Pubblicato il 29-07-2016
Gentile Valeria, purtroppo come potremmo aiutarla non sapendo nulla del suo caso clinico e a distanza via web? Una diagnosi si basa su di una visita ACCURATA con test di vitalità, sondaggio gengivale ed RX endorale con centratore. Se queste manovre sono effettuate ed in maniera corretta sicuramente si giunge ad una diagnosi certa necessaria per una corretta terapia. Anche nel suo caso con una visita, ripeto, molto accurata si sarebbe scoperta la causa del suo ascesso e quale dente responsabile oppure se trattasi di ascesso di natura diversa cioè non dentale. Come si è agito nel suo caso (basandosi esclusivamente sul suo racconto) appare ovvio che si è proceduto in maniera troppo disinvolta e superficiale visto che si è proceduto per tentativi e non sulla base di una diagnosi certa. Quello che è certo è che ora una volta iniziata la devitalizzazione questa deve essere assolutamente portata a termine in maniera corretta. Ma quello che mi appare molto difficile da capire è per quale motivo si è affidata alle cure di un professionista di cui lei non nutre alcuna fiducia. Mi pare una grave leggerezza da parte sua ed oggi ne paga le conseguenze. Bisogna affidarsi a chi è capace e soprattutto a chi si ha piena fiducia ed ascoltare e seguire attentamente le indicazioni visto che lei non ha alcuna competenza in materia.Le consiglio di cercarsi un dentista capace e scrupoloso che le dirà sicuramente come risolvere il suo caso clinico con diagnosi giusta e senza procedere per tentativi lasciando stare le cliniche e centri low cost che promettono miracoli a costi ridicoli. La qualità cela studio e preparazione ed uso di materiali di prima scelta costosi che non si conciliano affatto con tariffe stracciate. Sicuramente troverà un valido professionista e lei vicino anche cercando su questo sito alla home page. Cordiali saluti
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Pubblicato il 29-07-2016
Cara Signora Valeria, Buongiorno. "Povera Odontoiatria, una Professione così Colta ed appassionante, Ridotta proprio male"! E' stata esposta a tante Radiazioni inutili, sarebbe bastata ed avanzata una semplicissima e normalissima Rx endorale! Dire "ero un caso da studiare" è semplicemente "Ridicolo"! Non si inizia mai una Terapia se prima non è stata fatta la Diagnosi! Non si inizia mai una Terapia senza avere informato il paziente ed avere ottenuto il suo consenso. Si parla infatti di "Consenso informato"! Ormai il dente è stato aperto e la terapia canalare iniziata, a quel che ho capito e quindi non si può fare , ora una diagnosi corretta e purtroppo bisogna terminare la terapia endodontica al più presto. La si sarebbe dovuta fare prima, la Diagnosi. Le spiego: La Sofferenza Pulpare che provoca il "fastidio doloroso" o l'ascesso, va valutata clinicamente e con Rx Endorale (la panoramica non serve a niente), con stimoli termici con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata. Per valutare il Parodonto basta fare un sondaggio Parodontale con un sondino parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti (senza limitarsi a quello in causa apparente) se vi fossero misure superiori a 4 mm (fino ad un massimo di 14 mm, ci sarebbero delle tasche Parodontali , sintomo di una Parodontite DNDD. Per le patologie Endoparodontali, esse sono un sovrapporsi o un "misto" delle due descritte!E' stato fatto un Sondaggio Parodontale non solo di questi denti ma di tutti i denti? Scommetto di no! Lei Ha Bisogno di una Visita Parodontale che è costituita da due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche (sei misure in sei punti di ogni dente di tutta la bocca) che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc. La invito a leggere tra le mie pubblicazioni e Articoli nel mio profilo in Dentisti-Italia, La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!'LA PIORREA.....QUESTA SCONOSCIUTA!' e "VISITA PARODONTALE" ! Ok? ! Una visita Odontoiatrica è un atto medico importante e colto che richiede almeno un'oretta oltre un'altra mezzoretta per informare il paziente (consenso informato). Una Visita Odontoiatrica è la massima espressione Culturale e di conoscenza Medico-Odontoiatrica e, se fatta come si deve , impegna il Cervello del Dentista per un'ora circa più una mezzora per le informazioni doverose di "consenso informato"! Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" " che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Cari Saluti
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Pubblicato il 29-07-2016
Sig.Valeria alla base di tutto c'era una carie che andava curata, probabilmente la carie interessava l'endodonto per cui è corretto il trattamento canalare. Se il dente è stato trattato senza anestesia è confermata la necrosi pulpare e le cure pienamente corrette.
Pubblicato il 29-07-2016
ILL.MA SIG.RA è difficile darle indicazioni terapeutiche, non si può avere una chiara visione clinica, rx endorale, prova di vitalità, le chiarisca con il dentista cui si è rivolta: ONESTAMENTE NON E' STATA TRATTATA CON IL PRINCIPIO DI SCIENZA E COSCIENZA, prima di ogni trattamento deve essere informata ed istruita
Pubblicato il 29-07-2016
Sig.ra Valeria Buongiorno come le ha già spiegato molto dettagliatamente il Dott Petti il dente va curato. Ma quello che scrive " non mi fido" è veramente grave qundi vada da un dentista con il quale instaura un rapporto di fiducia altrimenti quel dente non guarirà mai avrà sempre il dubbio che non sia stato curato bene
Pubblicato il 29-07-2016
Probabilmente il dente necessita di una terapia canalare, da quello che dice, ma il dentista che la segue e di cui non si fida, ha tutti gli strumenti diagnostici necessari per fare diagnosi prcisa a riguardo e relativa terapia. O, se nin si fida di lui, un altro, ma il concetto è semore quello.
Pubblicato il 29-07-2016
Gentile Sig.ra, è un po' difficile entrare nel merito perché il suo riferito è un po' da interpretare....sicuramente il Collega ha avuto più elementi e fatto più azioni (di quelli che Lei in buona fede riferisce ma che può non accorgersi) per affrontare quella che viene considerata una "urgenza odontoiatrica" per la quale si deve attuare tutto quanto è possibile ad evitare complicazioni (a volte anche gravi) previo sempre il Suo consenso informato anche se implicito nella Sua richiesta (presumo) di cura urgente. La giusta diagnosi è scontata prima di ogni cura, anche se a volte possono concorrere alcune situazioni che, pur non essendo causa diretta dell'evento, possono richiedere una azione comunque necessaria di intervento urgente. A conferma del riferito confuso: il "drenaggio della fistola" , "l'apertura del molare" e la successiva conferma telefonica che "era già iniziata la terapia canalare" per un Addetto ai lavori vuol dire che il Collega ha ritenuto urgente di drenare l'ascesso, molto probabilmente per via esterna, ha prima riconosciuto (tramite rx e test idonei) una carie penetrante sul molare contiguo ed ha proceduto correttamente all'apertura della zona endodontica del dente iniziando una terapia canalare necessaria ma che forse non ha trovato una corrispondenza necrotica con drenaggio di pus all'interno del canale, (da qui le perplessità ingenuamente espresse). Giustamente le ha prescritto poi una terapia antibiotica. Azzarderei che il Collega abbia fatto una diagnosi affrettata di ascesso endodontico per carie penetrante in fase endodontica necrotica che poi ha corretto con quella di ascesso parodontale di natura da determinare (non ci sono elementi se da tasche o da puntura/impattamento di residui di cibo (come spine o simili) concomitante a carie penetrante iniziale (in fase non dolente) del molare contiguo. Perplessità sulla Cone beam e sulla "non terapia" del Collega ospedaliero..... Deve ringraziare il Collega che è intervenuto disinnescandole la "bomba" del forte dolore che avrebbe sicuramente avuto senza il Suo operato, oltre che agire a mio avviso, comunque con Scienza e Coscienza senza farLe una lezione su un intero trattato di Patologia e Clinica Medica Odontoiatrica ma facendo quanto necessario per l'urgenza e riservandosi di approfondimenti nella seduta successiva. La terapia effettuata (secondo quanto posso interpretare) è stata comunque idonea , tempestiva e coerente alla diagnosi anche se modificata in corso d'opera o post con la riserva di ulteriori indagini e terapie. Ammettere i propri dubbi è dettato molto spesso da una Sana Onesta ricerca di quanto può essere veramente di giovamento al Paziente (atteggiamento oggigiorno sempre più raro fra gli Addetti ai lavori), sicuramente esprimerli al Paziente, se non necessario, è segno di una forte "ingenuità professionale" perchè lo carica di ansia inutilmente e fa perdere fiducia .... Cordiali Saluti.
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Pubblicato il 30-07-2016
Come vede, cara Valeria le risposte ricevute non sono tutte univoche. Né potrebbero esserlo senza la prova clinica materiale del suo dente. Mi lascia dubbioso il modo di fare del dentista nel suo approccio diagnostico, più che nel suo operato, poiché prima di tutto doveva fare la diagnosi e poi informarla ricevendo consenso esplicito. Per il suo dente, poiché è iniziata una cura canalare, occorre terminarla al più presto. Però chieda prima i dovuti chiarimenti ed esprima le sue legittime perplessità al dentista. Poi deciderà se proseguire o interrompere. Saluti.
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Pubblicato il 30-07-2016
Buonasera a tutti,il motivo per il quale la nostra professione spesso viene ridicolizzata, dipende dal modo in cui, spesso, si additano i colleghi senza conoscerli e principalmente non conoscendo il paziente con il quale si ha da fare. Cara Signora Valeria se il collega ha reputato opportuno procedere secondo una direzione, probabilmente avra' le proprie ragioni, per cui il consiglio e' parlare e farsi spiegare direttamente dall'operatore e non dalla segretaria e continuare la procedura terapeutica per risolvere il problema e cosi certamente sara'! Ma, consideri Gentile Signora che girando girando Le verranno dubbi sempre piu' grossi e diffidenza verso tutti e quello che ha asserito e' una calunnia pesante verso il collega, come se ci fosse un raggiro nei suoi confronti con imbrogli terapeutici per arrivare a non so cosa e tutto questo deontologicamente non e' molto carino, anzi,e' assolutamente inaccettabile! Mi sarebbe piaciuto interloquire insieme al collega per capire meglio il tutto, anche se son convinto che le cose non stiano esattamente come sono state esposte e le spiego anche il motivo: motivazione unica e plausibile, e' perche' stiamo parlando di odontoiatria di base che saprebbe risolvere chiunque, anche l'ultimo odontoiatra presente sulla terra e non penso che ad un professionista una canalizzazione in meno o in piu' possa cambiare le sorti economiche della propria vita e poi sono sicuro che girando altri tre o quattro studi, trovera' la persona giusta che sappia risolvere il suo problema in maniera giusta ed onesta. Gentile Signora, Le auguro una buona serata.
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