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Domanda di Fistola

Risposte pubblicate: 3

Da mesi ho dolore all'ultimo molare dell'arcata superiore

Scritto da Alessandro / Pubblicato il
Buongiorno, da mesi ho questo problema, dolore all'ultimo molare dell'arcata superiore a destra, partito con un dolore alla gengiva, in profondità il dente (premendo col sottostante) mi dava la sensazione come di essere insensibile e mi anestetizzava la zona gengivale (solo mentre premevo), sono andato subito dal dentista (ci collaboro come fisioterapista nello stesso studio), faccio la panoramica e i test di vitalità del dente ed è tutto regolare, utilizzo clorwxidina, scivolone, acqua e sale ecc e per un periodo sto meglio, dopo un mese torna il dolore, sono in vacanza per cui sopporto un pò ma col tempo compare un gonfiore in corrispondenza del dente nel palato, torno e mi rifaccio vedere dal dentista, ciclo di antibiotici e poi il dentista decide di aprire e ripulire (era materiale infetto che si era "mangiato" tessuto osseo) e conferma che il dente è sano, passa un mese e sono da capo, nuovo rigonfiamento (era pus come la prima volta), sta volta sento anche il chirurgo maxillo facciale, eseguo nuovamente panoramica e in più TAC, è ancora niente, non si capisce da dove venga l'infezione, il dentista decide di riaprire e ripulire di nuovo ancora più affondo, inietta antibiotico in loco e osso sintetico. Ora dopo circa 40 giorni, non ho ancora ne dolore ne gonfiore, ho ripreso a mangiare anche dal lato destro ma ho di nuovo la sensazione che qualcosa non vada. Oggi vado di nuovo dal dentista (che l'ultima volta mi ha detto che non restava che togliere il dente per pulire ancora meglio perché forse tra le radici non era riuscito ad arrivare) ma qualcuno di Voi ha qualche sconsiglio da darmi? Non ho foto da allegare perché al momento non ho il gonfiore, quella che metto risale al primo. Grazie Alessandro

Caro Signor Alessandro buongiorno. In tutto quanto è stato valutato e fatto, è stata fatta anche e soprattutto un sondaggio parodontale con visita Parodontale? Sono stati valutati i precontatti Gnatologici? Se la risposta fosse no, si deve rivolgere ad un parodontologo anche Gnatologo.

Il Dentista deve fare solo una Visita Clinica e semeiologica completa. Lei ha bisogno due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e root planing e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente che ne falsava la misura in prima seduta! Si completerebbe la visita con valutazioni Gnatologiche, disgnatiche oltre che preprotesiche. Una serie completa di Rx endorali e non una OPT che non serve assolutamente a niente per evidenziare i difetti ossei. Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica.

La parodontite viene codificata dall'American Academy of Periodontology che descrive descrive 4 stadi in relazione alla "Salute Parodontale" e tre categorie in relazione all'andamento e progressione della Parodontite: Per gli Stadi si va dallo Stadio 1 (il meno grave) allo Stadio 4 (il più grave). Per l'andamento e la progressione si va dal Grado A (col minor pericolo di progressione) al Grado C (col maggior pericolo di progressione). I pazienti con parodontite presentano non solo un aumento dell"infiammazione Parodontale ma anche un aumento dell"infiammazione riscontrabile a livello ematico Proteina C reattiva
IN CONCLUSIONE: la parodontite può avere effetti sistemici diretti (tramite la disseminazione dei batteri patogeni) o indiretti tramite il suo contributo all'infiammazione sistemica Proteica C reattiva ad alta sensitività (hsC-rp).

IL concetto importante è che la malattia Parodontale in parole semplici induce una malattia sistemica infiammatoria che si può estendere ad altri organi come il cuore. Per esempio le Coronarie del Cuore che per aumentata la risposta immunitaria (dovuta alla parodontite) per la presenza di alti livelli di anticorpi contro proteine batteriche in particolare della Porphiromonas Gengivalis il cui DNA è stato trovato nell'endotelio durante arterectomie insieme a proteine uguali a quelle batteriche o simili come le Hsp (Heat Shock Proteins) che in un organismo sano hanno la funzione di far ripiegare su se stesse le proteine sintetizzate dai ribosomi cellulari dei vari organi ed apparati per dare la forma globosa normale all'aglomerato proteico (perché se non avesse questa forma si creerebbero patologie) e nell'endotelio coronarico creano patologie disfunzioni e danni tali da innescare una ischemia cardiaca fino all'infarto del miocardio anche per presenza di cellule T- autoaggressive che possono causare una risposta coronarica tanto forte da portare all'Infarto. (Lavori di immunologia clinica di Oldstone e Gruber) and Periodontal infections cause changes in traditional and novel cardiovascular risk factors: results from a randomized controlled clinical trial. Am Heart Journal of Periodontology 2006 151:977-984. già citato sopra.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Si vede ben chiaramente un ascesso in corrispondenza del palato del dente 16-17. Se è vero che non ci sono carie o otturazioni di mezzo, si tratta di una infezione di origine parodontale. Strana a soli 30 anni, ma tutto può essere.. La terapia con innesto osseo è rivolta infatti proprio alla malattia parodontale che comporta perdita di osso di sostegno. Bisogna vedere se avrà successo (non facile) o se il dente si perderà.. In alcuni casi, selezionati, da studiare eventualmente con rx 3D si può eseguire una rizectomia conservativa: il dente a seconda della forma può avere 3 radici ( se il dr. dice di non essere riuscito a pulire bene fra le radici, è così), e potrebbe essere un buon risultato estrarre solo la radice malata se le altre sono forti. Per prolungare la vita di questo elemento di un certo periodo di tempo. Quello che mi viene in mente è che se questo elemento è arrivato a questo punto, bisogna veramente controllare bene tutti gli altri.. Ed anche, come suggerisce argutamente il dr. Petti, valutare occlusione e parafunzioni etc.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Sig. Alessandro, occorre una diagnosi supportata da accertamenti diagnostici, lei non parla di RX o altro che possa confermare o escludere una lesione endoparodontale.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)