Si potrebbe prima provare ad eliminare la fistola in un modo più semplice?
Scritto da lisa / Pubblicato il
Il mio dentista ha notato una bollicina bianca sulla parte esterna della gengiva in corrispondenza di un dente devitalizzato, ed è uscito un pochino di pus: dopo aver fatto una lastra panoramica, ha diagnosticato una fistola forse dovuta alla presenza di batteri sulla radice del dente (il dente era stato aperto per ricostruirlo inserendo un perno). L'unica soluzione che mi ha proposto consiste nell'aprire il dente, togliere il perno, pulire i canali, mettere una medicazione lasciandola agire per circa un mese, infine richiudere il dente con un nuovo perno. Mi chiedo e vi chiedo se si potrebbe prima provare ad eliminare la fistola in un modo più semplice (senza riaprire il dente) e magari in tempi più brevi. Grazie, Lisa
Pubblicato il 21-02-2013
Una soluzione più semplice ed in tempi brevi c'è: estrarre il dente..!! Scherzi a parte, la terapia proposta mi sembra del tutto corretta ed inevitabile: come altro pensa si possa risolvere??
Pubblicato il 21-02-2013
Sig. Lisa, la RX panoramica non è l'indagine diagnostica più appropriata, andrebbe eseguita una fistolografia endorale, per cui controlli se chi opera su di lei, è iscritto all'ordine dei medici. Dopo accurata diagnosi, vista la presenza del perno è valutabile un eventuale accesso retrogrado.
Pubblicato il 21-02-2013
Buongiorno Lisa, dopo aver visualizzato e diagnosticato che la fistola proviene da quel dente, se questo non è già stato devitalizzato, è necessario farlo o se fosse stato già devitalizzato ritrattarlo. Questo è l'unico modo per far guarire l'infezione che si è creata. Cordiali saluti. D.ssa Marica Berti (Viareggio)
Pubblicato il 21-02-2013
Sig.ra Lisa, io ho risolto diverse fistole utilizzando il laser a diodi, inserendolo nel "tunnel" fistoloso, senza anestesia, in una seduta di 5 minuti a settimana, per 3 - 4 sedute; associando dei lavaggi. Questo per i casi come il suo dove ho perno e corona. Devo dire, però, che non risolve tutte le situazioni con fistola. E' altresì vero che questo è il trattamento meno cruento. L'alternativa è il trattamento per via retrograda (apicectomia), oppure, come propone il collega, rimuovere il perno, e ritrattare i canalari. Ovviamente ogni trattamento ha i suoi pro e contro da valutare, caso per caso.
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Pubblicato il 21-02-2013
Cara Signora Lisa, purtroppo la fistola è l'espressione di una infezione che è stata diagnosticata che origini dalle radici del dente e bisogna fare un ritrattamento come il suo Dentista ha proposto. Magari sono perplesso su una diagnosi con OPT e non clinica e con Rx endorale e perplesso anche sul mese di azione del medicamento, ma ognuno ha i suoi "sistemi". In ogni caso la "via" è quella! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 21-02-2013
Gentile Lisa, la proposta fattaLe e' corretta..lei non specifica però se il dente in questione e' nell'arcata superiore o inferiore. Se fosse inferiore la soluzione ideale e' ritrattare il dente come le ha proposto il suo dentista in quanto l'apicectomia inferiore può risultare più complessa. Se il dente e' superiore l'apicectomia potrebbe essere risolutiva senza intaccare il lavoro svolto in precedenza. Ma per darle certezze servirebbe vedere una lastra...cordialità. Dr Luca Baucia
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Pubblicato il 21-02-2013
Pensare di far guarire la fistola "dall'esterno" significa chiudere casa con i ladri dentro. I ladri in questo caso sarebbero i batteri presenti all'interno della radice, che possono venire eliminati SOLO ED ESCLUSIVAMENTE con il trattamento che le hanno proposto. Nemmeno l'apicectomia (asportazione della punta della radice) può eliminarli del tutto. - . . . . . . . . . . . . . La radiografia panoramica, pur se non è l'esame più indicato, spesso è sufficiente per la diagnosi. Se vi è l'evidenza diagnostica, E' COMPETAMENTE INUTILE effettuare altre radiografie. La fistolografia (radiografia endorale con inserito un cono di guttaperca per vedere dove origina la fistola) si esegue in caso di dubbio diagnostico. Superflua se la diagnosi è già evidente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Totalmente corretto il piano di trattamento propostole dal suo dentista, che ha evitato altre terapie fantasiose senza alcun supporto né razionale né scientifico.
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Pubblicato il 21-02-2013
Il sistema propostole è proprio il più semplice, oltre ad essere anche il più corretto e il meno traumatico. Le alternative possibili sono tutte chirurgiche (apicectomia e otturazione retrograda, rizectomia, estrazione con reimpianto o con impianto...) Ne vale la pena?
Pubblicato il 21-02-2013
Unica soluzione predicibile purtroppo, sempre se si riesca a fare un corretto ritrattamento canalare. Saluti
Pubblicato il 21-02-2013
Non vi è altro modo di provare a guarire la fistola, e sottolineo provare a guarire. Se fosse una perforazione o una frattura la guarigione è impossibile e le toccherà estrarre il dente. Cordiali saluti.
Pubblicato il 21-02-2013
Gentile signora, quando leggo commenti come quello del collega Formentelli mi rassereno e soprattutto mi convinco che sia la deontologia quanto la preparazione non siano morte! Tornando al suo caso, sono convinto che solo il suo curante puo avere la conoscenza del suo stato, che l'opt, se fatta con macchinari moderni in molti casi è assolutamente chiarificatrice, in tal caso fare ulteriori rx è inutile e dannoso! La terapia proposta è la più complessa e lunga, però è anche la piu conservativa, e, anche in caso di fallimento non preclude alcuna terapia alternativa proposta. Si fidi e non dia importanza al tempo. Saluti Dott Stefano Petricone
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Pubblicato il 21-02-2013
Gentile paziente il trattamento proposto è il più corretto, l'importante è rieseguire un ritrattamento canalare corretto, magari da un endodontista, per evitare di perdere il dente. Cordiali saluti
Pubblicato il 22-02-2013
Buon giorno Signora Lisa, una infezione in tempi brevi ed in modo semplice, è auspicabile ma non possibile, come anche nel Suo caso. La terapia proposta dal collega risulta idonea, non certa, perchè di certo non esiste nulla in medicina in quanto non è una scienza esatta. Cordialmente
Pubblicato il 25-02-2013
È necessario eseguire quello che le ha detto il suo dentista. Alessio Battistini
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