Ascesso con fistola nella gengiva
Scritto da Luca / Pubblicato il
Alcuni anni fa, successivamente ad una devitalizzazione del secondo molare superiore, mi venne un ascesso con fistola nella gengiva. Il dentista non ritenne di dover ritrattare il dente. Per vari anni ho tenuto il dente in quelle condizioni, senza particolari problemi, poi ho deciso di rivolgermi ad altro dentista per cercare di risolvere definitivamente il problema. Tale dentista ha eseguito una nuova detersione e medicazione dei canali. Circa 30 giorni dopo, in sede di una seconda detersione dei canali, stupitosi che la fistola fosse ancora presente ha fatto una radiografia inserendo un cono di guttaperca nella fistola per vederne il percorso. Poi ha proceduto alla seconda detersione e medicazione dei canali, verificando anche che non ve ne fossero di nascosti e ritenendo di intravedere una rima di frattura di una radice. Passati 20 giorni dal suddetto trattamento, la fistola, seppure ridotta, permane ed è “attiva”. Propone quindi la rimozione della radice che pare fratturata e poi la realizzazione di un ponte col molare anteriore (anch'esso devitalizzato). Personalmente preferirei evitare di eliminare la radice per cui mi chiedo: se ci siano altre possibilità per vincere l’infezione, in subordine che rischi ci siano nel tenere il dente così, visto che comunque in tanti anni non mi ha dato grandi problemi.
Pubblicato il 26-03-2013
Gentile Paziente, se la rimozione della radice lesionata è quella mesio-vestibolare o disto-vestibolare (i molari superiori hanno normalmente tre radici) e poi il dente viene "unito" con un corretto manufatto protesico al primo molare, le posso assicurare, per esperienza diretta, che masticherà ancora tanti anni con il suo dente! Lasciare un'infezione in atto, a parte problemi sistemici, le potrebbe comportare un aggravamento del problema tale da compromettere in futuro la possibilità di mantenere il dente in arcata (rischio estrazione). Cordialmente
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Pubblicato il 26-03-2013
Caro Signor Luca, non capisco. Stabilire se la fistola parte dal dente in questione è facile ed imperativo e la terapia canalare la si conclude velocemente in una o due-tre sedute, perchè finchè non si sigilla l'apice, l'infezione e la fistola che ne è la sua manifestazione, non possono "scomparire"! Si faccia curare da un Dentista che conosca e pratichi l'endodonzia! Così come è necessario rilevare se ci sono patologie endoparodontali con tasche parodontali! Solo dopo una diagnosi certa, si può pianificare la terapia che può benissimo essere quella proposta dal suo Dentista. Le faccio vedere delle foto di casi simili! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 26-03-2013
Gentile Sig. Luca, il problema è se la frattura esiste o no e la sua estensione. Una radice fratturata verticalmente non è recuperabile e va estratta al più presto. In questo caso la terapia prospettata è corretta. Cordiali saluti
Pubblicato il 26-03-2013
Sig. Luca, non tutte le endonzie vanno a buon fine in alcuni caso si può perdere anche il dente. La fistola è il drenaggio nel cavo orale di un focolaio batterico, lasciarlo potrebbe dare malattia focale oltre danni non indifferenti all'osso sottostante.
Pubblicato il 26-03-2013
Mi sembra che il collega si stia comportando egregiamente. Consiglio di seguire il percorso da lui indcato. Cordiali saluti.
Pubblicato il 26-03-2013
Se il dente e' rimasto per anni con una fistola che pare sia legata ad una frattura non e' sicuramente una situazione facile da risolvere. Bisogna ritrattare le radici che si mantengono, togliere la radice fratturata. Pero' bisogna anche considerare l'anatomia di questo dente e il rapporto che ha con il parodonto; bisogna considerare a che livello e' la triforcazione per poter avere un margine di chiusura della corona. Se le tessere del mosaico combaciano va bene ma se c'e' n'e' una che non va bene..
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Pubblicato il 27-03-2013
Se c'è la frattura allora bisogna estrarre la radice e, se è possibile, optare per una soluzione protesica come quella propostale. Se la frattura non c'è io insisterei nella devitalizzazione e otturazione dei canali. Cordiali saluti
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